C’è grande attesa in tutta Italia per la prima uscita del film “Tolo Tolo”, la nuova produzione cinematografica che arriva a distanza di 4 anni dal precedente “Quo vado” con il protagonista Checco Zalone interpretato dal pugliese Luca Medici, originario di Capurso, in provincia di Matera. Per la prima volta Luca Medici si presenta al pubblico anche nel ruolo di regista, visto che nei film precedenti aveva di fianco come sceneggiatore oltre che come regista Gennaro Nunziante. Per questo nuovo film “Tolo Tolo”, scritto insieme al regista Paolo Virzì, Luca Medici si ritrova sia dietro che davanti alla macchina da presa con il personaggio ormai leggendario di Checco Zalone.
Un film sicuramente impegnativo girato in Italia, da Roma a Bari per poi dare l’ultimo ciak a Trieste e all’estero, prima a Malta e poi in Marocco e Kenia.
A Matera il film “Tolo Tolo” si potrà seguire al cinema Guerrieri, in piazza Vittorio Veneto scegliendo uno dei seguenti orari: 16.30 – 18.30 – 20.30 – 22.20. E’ una sfida contro se stesso quella di Luca Medici, alias Checco Zalone per quanto riguarda il record di incassi al box office.
L’attore dopo i successi di Cado dalle nubi (2009), Che bella giornata (2011) E Sole a catinelle (2013), Quo vado? (2016), con cui ha complessivamente incassato in Italia circa 170 milioni di euro, torna nelle sale il primo gennaio del 2020 con la sua ultima fatica dal titolo Tolo Tolo.
La sinossi del film
Spinazzola, cuore delle Murge pugliesi. Checco rifiuta il reddito di cittadinanza e apre un sushi restaurant ma, dopo l’entusiasmo iniziale, fallisce miseramente e decide di fuggire dai creditori e dal fisco “là dove è possibile continuare a sognare”: ovvero in Africa, dove si improvvisa cameriere per un resort esclusivo. Lì incontra Oumar, cameriere con il sogno di diventare regista e la passione per quell’Italia conosciuta attraverso il cinema di Pasolini. Improvvisamente in Africa scoppia la guerra e i due sono costretti a emigrare, anche se Checco non punta all’Italia ma ad uno di quei Paesi europei in cui le tasse e la burocrazia sono meno pressanti che nel Bel Paese. A loro si uniranno la bella Idjaba e il piccolo Doudou (“come il cane di Berlusconi”). Riusciranno i nostri eroi (l’espressione non è usata a caso) a portare a termine il “grande viaggio da clandestini”?
Checco Zalone, al secolo Luca Medici, questa volta non è solo interprete e coautore della sceneggiatura (insieme a Paolo Virzì, abbandonato il sodalizio con Gennaro Nunziante) ma anche regista, e si vede, perché la sua direzione è pirotecnica e schizzata come la sua vis comica, sempre pronta ad aprire mille finestre all’interno di un discorso continuamente interrotto.
Nel copione si vede poco la mano di Virzì, fagocitata dalla bulimia narrativa di Checco, e la prima parte del film ne risente, meno fluida e coerente di quanto gioverebbe alla storia, soffocata da quella incessante voce fuori campo che va a sostituirsi allo sviluppo narrativo visibile. Ma a mano a mano che la storia prende ritmo e quota, acquistando la velocità crescente della farsa, si comincia a ridere davvero.
In Tolo Tolo (che significa “solo solo”) ce n’è per tutti: politici incapaci dalle vertiginose carriere, migranti innamorati delle griffe (di pessima resa qualitativa), nostalgici mussoliniani (perché “il fascismo ce l’abbiamo tutti dentro, pronto a riemergere, come la candida”) e buonisti favorevoli alla “contaminazione” etnica. Nella sua rappresentazione a tutto tondo dell’italiano medio e dei suoi difetti ricorrenti, Checco fugge da un Paese “che ci perseguita”, invitando l’immediata identificazione del pubblico. Lo stesso pubblico sarà poi messo di fronte alle proprie meschinità e ipocrisie, ai suoi pregiudizi ed egoismi, nonché alla banalità di certi slogan populisti e all’inettitudine della politica.
Nell’apoteosi finale Zalone affonda il colpo con una canzonetta da Zecchino d’oro che toglie ogni dubbio sulla sua posizione morale. Ma fino a quel momento si mantiene in equilibrio (da par suo) sul crinale della correttezza politica, non con qualunquismo cerchiobottista ma con la determinazione scientifica a menare fendenti a destra e a manca, colpendo a 360°.
Di seguito il trailer del film “Tolo Tolo” e il videoclip della colonna sonora “Immigrato”, in cui Checco Zalone fa il verso a Celentano
Nella foto il cinema Guerrieri con la locandina del film “Tolo Tolo” con Checco Zalone (foto www.SassiLive.it)