Pio Abiusi, per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità, in una nota mette a confronto la gestione dei rifiuti nelle città di Potenza e Matera. Di seguito la nota integrale.
Pio Abiusi: “Il brutto anatroccolo è diventato un cigno”.
Era il 2012 quando si diceva: l’Acta chi l’ha se la tiene! Dapprima si cercò di spalmarla a livello regionale insieme ai rifiuti poi a livello provinciale ma neppure a livello comprensoriale si riuscì a farlo, era merce invendibile! Nel 2015 con molte perplessità e facendo gli scongiuri il bravo sindaco Dario De Luca con la dirigenza Acta iniziò una operazione che sembrava impossibile. Bisognava ridurre il costo di gestione della raccolta dei rifiuti ed incrementare la percentuale di raccolta differenziata. Non c’era nessuno disposto a scommettere ed oggi invece la scommessa è vinta e l’Acta ha raggiunto gli obbiettivi prefissati. A Potenza la raccolta differenziata ha raggiunto il 62,88%, dato 2018, che è superiore alla media provinciale attestata al 58,78% ma non è tutto. il costo della TARI è pari a € 121 a famiglia per il 2019 e si è ridotto del 13,7% rispetto al 2018. Potenza è il capoluogo più economico di Italia. Di contro Matera con la sua raccolta differenziata pari al 19,85%, ha avuto un bassissimo incremento di RD, un ritmo impercettibile, di circa 2 punti l’anno ed essa è di gran lunga inferiore alla media provinciale che è al 40,33%. Il costo della TARI di Matera si attesta a 320 € a famiglia, più 19,1% rispetto al 2018 ed era già aumentata rispetto al 2017 del 13,5% quando il costo era già di € 237. Oggi il costo per famiglia della Tari a Matera è superiore a quello della media nazionale che è di 300€ ed è rimasta sostanzialmente inalterata negli ultimi anni. Per l’amministrazione comunale di Matera la gestione dei rifiuti e forse non solo è stato un quinquennio buttato al vento. Il servizio è stato caratterizzato da 14 proroghe con ordinanze contingibili ed urgenti a partire dal 1° Gennaio 2016 ed anche il costo della TARI è stato caratterizzato da un costante aumento.
Era Maggio 2016 quando la Regione Basilicata mise a disposizione di alcuni comuni del sub-ambito 1: Matera, Ferrandina, Irsina, Tricarico la somma di 5,6 Meuro per la realizzazione di un progetto che avrebbe dovuto permettere di avviare entro il 30 giugno 2017 il servizio di raccolta differenziata a livello comprensoriale e per quella data ci sarebbe dovuta essere la rendicontazione delle spese. Per Potenza il risultato ottenuto è stato estremamente positivo sia sotto l’aspetto del costo che della percentuale di recupero del rifiuto, a Matera la situazione è stata semplicemente disastrosa. Fortunatamente la Regione Basilicata ha commissariato la bonifica della discarica di “ La Martella” che adesso sta procedendo con la regolarità prefissata.
Anche l’attuale amministrazione regionale ha posto attenzione alle criticità di Matera e l’assessore Rosa dapprima con sua nota del 26 Luglio scorso chiese al Sindaco di Matera di relazionare, con la dovuta urgenza, sullo stato dell’arte; la cosa “puntualmente” non è accaduta e poi il 6 settembre scorso chiese “una verifica tecnico-giuridica per il commissariamento della gestione associata del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani per il sub ambito 1” e convocò una riunione presso l’assessorato, l’allegra brigata dei sindaci avendo una agenda fittissima di impegni da tempo programmati ed indifferibili fu nella impossibilità a partecipare alla riunione. Oggi la raccolta differenziata e partita! I rifiuti di Matera con codice CER 20 03 01 “Rifiuti urbani non differenziati” vengono inviati ad impianto di trattamento meccanico fuori provincia. Vedremo i futuri sviluppi di una situazione che appare paradossale.