La Segretaria Regionale FIALS, Luciana Bellitti, si ritiene soddisfatta delle dichiarazioni dell’assessore alla Salute e Politiche sociali della Regione Basilicata, dr. Rocco Leone, finalmente “Le aziende sanitarie della Basilicata potranno effettuare 1.049 assunzioni entro il 2021 eliminando il precariato e avviando finalmente la stagione dei concorsi pubblici, in modo da consentire a tanti giovani medici, infermieri, oss, tecnici di radiologia, tecnici di laboratorio, ostetriche e personale amministrativo di fare la propria parte per rilanciare il comparto”.
L’assessore accoglie positivamente il reclutamento del personale mediante l’istituto della mobilità, tesi più volte sollecitata dalla delegazione Fials nel corso delle diverse riunioni tenutesi in Regione, che garantisce ai lucani che lavorano altrove il 15% dei posti disponibili; A tal proposito si ritiene necessario aumentare la percentuale a garanzia di tale opportunità.
La Regione Basilicata con grande senso di responsabilità ha avviato una fase di programmazione, più volte sollecitata dalla FIALS, per superare il precariato di tanti professionisti che in questi anni si sono spesi nella sanità pubblica, di quelli che da tempo attendono la pubblicazione dei concorsi per immettersi nel mondo del lavoro, e dei lucani che lavorano altrove e che attendono con ansia il ritorno nella terra d’origine per ricongiungersi con le proprie famiglie.
Attraverso i Piani triennali di fabbisogno del personale presentati dalle aziende sanitarie della Regione Basilicata, nel triennio l’Asm ha pianificato l’assunzione di 330 unità lavorative, l’Asp di 296, l’Irccs Crob di 106 e l’Aor San Carlo di 317.
La Fials, adesso, chiede alle Aziende Sanitarie e alla Regione di attivare celermente le procedure concorsuali e di stabilizzazione al fine di dare dignità e riconoscimenti ai lavoratori che con il loro impegno hanno permesso si mantenessero non solo gli standard qualitativi ma anche l’ottenimento di importanti risultati; e ancora, per dare speranza a tutti i giovani lucani disoccupati che meritano risposte concrete e un futuro dignitoso, ma anche per garantire a tutti i cittadini una costante erogazione dei servizi sanitari e il rispetto dei livelli essenziali di assistenza