Dopo la necessaria interruzione determinata dalle festività natalizie e di inizio anno, a partire da lunedi 13 gennaio riparte LO screening sulla retinopatia diabetica, grazie alla disponibilità della Direzione ASP (Azienda Sanitaria del Potentino, secondo la seguente programmazione:
Comune di Barile 13 e 14 gennaio 2020;
Comune di Rapolla 20 e 21 gennaio 2020;
Comune di Ripacandida 27 e 28 gennaio 2020;
dalle ore 9,00 alle ore 13,30 nelle piazze antistanti gli Uffici sanitari del posto, d’intesa con le rispettive Civiche Amministrazioni, laddove stazionerà l’apposito Camper reso disponibile dall’ASP entro il quale l’ortottista preposta effettuerà la visita.
Una iniziativa , fortemente sollecitata dalle Associazioni di Volontariato impegnate sul versante della patologia diabetica (ALAD FAND ) e degli ipovedenti (ACIIL), tanto da aver sottoscritto un apposito protocollo di intesa proprio per evidenziare l’importanza della prevenzione, specie verso una delle principali e più pericolose complicanze sottese al diabete malcurato.
La principale causa della retinopatia diabetica è rappresentata dalla presenza di un diabete mal controllato che, nel tempo, porta allo sviluppo di alterazioni dei piccoli vasi sanguigni, fino a creare veri e propri sfiancamenti (detti microaneurismi) e la trasudazione della parte liquida del sangue in prossimità della regione maculare- il centro della retina – che a sua volta, può provocare la maculopatia diabetica ( edema maculare).
La retinopatia diabetica, in genere, si manifesta entro 5 – 10 anni dall’inizio della malattia e può compromettere in modo grave la funzione visiva.
Da qui questo programma di prevenzione inteso a sottoporre a screening la maggior parte della popolazione diabetica lucana , facendo convergere i dati in un unico data base, inteso ad ottenere i dati di prevalenza della complicanza , ma anche a promuovere la cultura stessa delle persone affette da diabete verso il pericolo sempre in agguato della terribile complicanza , non solo onerose per i costi che sottende,compresi ovviamente quelli sociali, ma anche e principalmente per l’abbattimento della qualità di vita cui vanno incontro quanti ne vengono colpiti.
La popolazione interessata è rappresentata da oltre 40 mila persone di età superiore ai 45 anni, che afferiscono in gran parte ai Centri Diabetologici, ma in parte, soprattutto per le aree interne , fanno riferimento prevalentemente ai Medici di Medicina Generale per circa il 50% del totale, anche per questo si sollecita l’intervento dei Medici di Famiglia del posto a fare opera di sensibilizzazione ed a dirottare le Persone affette da diabete a sottoporsi al controllo.
Gen 09