Secondo indiscrezioni sarà la cantante americana Beyoncé a girare il videoclip per la colonna sonora di “No time to die”, il film con James Bond che uscirà nelle sale cinematografiche in tutto il mondo nella seconda settimana di aprile 2020. Saltata la trattativa con la cantante catalana Rosalia Argentina la Eon production, la società di produzione cinematografica diretta da Barbara Broccoli, ha scelto di puntare sulle stelle del firmamento della musica mondiale per la produzione del videoclip che sarà girato tra i Sassi e il centro storico di Matera e lungo la costa jonica lucana. Il compositore della colonna sonora è il tedesco Hans Florian Zimmer, anche impegnato nel ruolo di produttore discografico e tastierista tedesco, alla guida del dipartimento musicale dello studio cinematografico DreamWorks. Hans Florian Zimmer è stato preferito a Dan Romer, produttore musicale, cantautore e compositore con base a Los Angeles.
Per effettuare un sopralluogo nelle location interessate dalle riprese del videoclip è già arrivato in Italia l’artista Jay-Z, marito di Beyoncé e già diventato popolare in tutto il mondo prima per le sue produzioni musicali da rapper e poi come imprenditore, produttore discografico e procuratore sportivo statunitense. Nella prossima settimana Beyoncé raggiungerà Jay-Z in Italia per le scene del videoclip che sarà girato nei Sassi di Matera e lungo la costa jonica lucana.
Ricordiamo che le riprese del film “No time to die” con James Bond sono state girate tra settembre e ottobre 2019 nei Sassi e nel centro storico di Matera, a Riva dei Ginepri, Marina di Pisticci, Maratea e Sapri, nella vicina Gravina in Puglia, ed in altri quattro Paesi: Jamaica, Norvegia, Scozia e Inghilterra.
Il trailer del film “No time to die”, on line dal 15 dicembre scorso, svela alcune delle scene registrate nei Sassi di Matera, in piazza Duomo e in piazza Vittorio Veneto.
La coppia “stellare” Beyoncé-Jaz-y non è passata inosservata ovviamente alla cerimonia di premiazione della 77ª edizione dei premi Golden Globe che si è svolta lo scorso 5 gennaio al Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills in California, trasmessa in diretta dalla rete statunitense NBC. A condurre la cerimonia è stato, per la quinta volta, l’attore e comico Ricky Gervai.
Beyoncé e Jaz-y dopo aver “saltato” il red carpet preferendogli un photoshoot privato a casa loro, Beyoncé e Jay-Z sono arrivati a una delle serate più importanti dell’anno con due bottiglie di champagne. Il rapper possiede dal 2014 il marchio Armand de Brignac e la coppia ha preferito bere il proprio champagne piuttosto che quello offerto dagli organizzatori dei Golden Globe.
Michele Capolupo
BIOGRAFIA DI BEYONCE’
Beyoncé Giselle Knowles-Carter è nata a Houston il 4 settembre 1981. E’ una cantautrice, ballerina, attrice e imprenditrice statunitense.
È vincitrice di 23 Grammy Awards (19 dei quali da solista), ed è seconda per numero di vittorie solo ad Alison Krauss tra le artiste di sesso femminile. Comincia la sua carriera come membro fondatore del girl group Destiny’s Child, famoso e pluripremiato trio R&B, e nel 2003 ottiene grande successo da solista pubblicando, durante una pausa del gruppo, il suo primo album Dangerously in Love. Dopo lo scioglimento del gruppo, nel 2006 pubblica il suo secondo album, B’Day, uscito alla posizione numero 1 della Billboard 200.
Nel 2008 esce il suo terzo album, I Am… Sasha Fierce e nel 2011, dopo alcuni mesi di pausa per via della sua gravidanza, anche il suo quarto album, intitolato 4. Nel 2013 esce a sorpresa il quinto album omonimo, che raggiunge la prima posizione della Billboard 200, mentre il 23 aprile 2016 esce nuovamente a sorpresa il suo sesto album Lemonade, promosso dal singolo Formation, debuttando al primo posto della classifica Billboard.
In tutto il mondo Beyoncé ha venduto circa 60 milioni tra album e singoli con le Destiny’s Child e 118 da solista. La rivista musicale statunitense Billboard l’ha eletta Artista Femminile del Decennio 2000-2010, mentre il quotidiano inglese The Guardian l’ha eletta Artista del Decennio.
Secondo la rivista americana Forbes, con un patrimonio stimato in 107,5 milioni di dollari USA Beyoncé ed il marito Jay-Z sono risultati essere la coppia più pagata del 2017, oltre ad essere la 6ª più ricca al mondo, con 450 milioni di dollari guadagnati nell’anno precedente.
Oltre alla sua carriera musicale, Beyoncé è attrice e stilista: la sua recitazione nel film Dreamgirls le ha regalato 2 nomination ai Golden Globe; nel 2005 ha creato la sua linea di moda, la House of Deréon e nel 2010 anche una sua linea di profumi. Nel 2016 ha creato la linea sportiva d’abbigliamento Ivy Park, dedicata alla figlia.
Biografia
Figlia di Mathew Knowles, un manager discografico afro-americano di grande successo, e Tina Knowles, stilista di discendenza creola, la sorella maggiore di Solange Knowles, cantautrice e attrice; ha frequentato la St. Mary’s Elementary School in Texas, dove si iscrisse a danza classica, balletto e jazz. Proprio in uno di questi lavori scolastici fu scoperta la sua dote canora.
Beyoncé cominciò a interessarsi al canto partecipando anche ad alcune gare della scuola e all’età di sette anni partecipò a un talent show con il brano Imagine di John Lennon, che vinse e fu accolta sul palco con una standing ovation. Successivamente Beyoncé cominciò ad apparire sul giornale locale lo Houston Chronicle, per una nomination al The Sammy, una consegna di premi del luogo.
Nell’autunno 1990, si iscrisse alla Parker Elementary School di Houston, specializzata nell’insegnamento musicale, dove entrò a far parte del coro. Frequentò anche la High School for the Performing and Visual Arts e più tardi andò alla Alief Elsik High School sempre a Houston. Divenne la cantante solista nel coro della sua chiesa, la St. John’s United Methodist Church anche se vi rimase solo per due anni, occupata nel progredire nella sua carriera.
All’età di otto anni incontrò a un’audizione per un gruppo musicale LaTavia Roberson con cui, insieme anche alla cugina di Beyoncé Kelly Rowland trasferitasi in casa Knowles per problemi familiari,crearono un gruppo musicale chiamato Girl’s Tyme che contava sei componenti. Con Beyoncé e Kelly Rowland il gruppo cominciò a far parlare di sé e attirò in città Arne Frager, una produttrice R&B della West Coast, che decise di portare il gruppo nel suo studio, The Plant Recording Studios, in California del Nord, con il progretto di farle partecipare al talent show Star Search,[35] il più grande talent show nazionale di quel tempo. Le ragazze parteciparono ma persero a causa della canzone ritenuta non così buona, come ammise la stessa Beyoncé.
Per guidare il gruppo, il padre di Beyoncé lasciò il lavoro nel 1995; la pressione di questa nuova vita portò i genitori di Beyoncé a separarsi. Matthew Knowles decise di rifondare il gruppo e lo ridusse a sole 4 componenti[26]: Beyoncé, Kelly Rowland, LaTavia Roberson e LeToya Luckett. Provando nel salone di Tina e nel loro giardino, il gruppo continuava ad aprire i concerti di altri gruppi R&B stabili; Tina, per contribuire alla causa, creava i vestiti alle ragazze e continuò a farlo anche durante tutta l’era delle Destiny’s Child.
Le Destiny’s Child in Tour
Nel 1993, il gruppo viene rinnovato: tre elementi lasciano la band e Beyoncé, Kelly Rowland, LaTavia Roberson e la nuova arrivata, LeToya Luckett, continuano la loro attività esibendosi presso varie manifestazioni canore. Nel 1995 il gruppo ottiene un contratto discografico con l’Elektra Records, che però viene rescisso qualche mese dopo senza la pubblicazione di nessun album.
Prendendo ispirazione da un passaggio del Libro di Isaia,[33] il gruppo cambiò nome in Destiny’s Child nel 1996.[29] Insieme, cominciarono a esibirsi in eventi locali e solo 4 anni dopo firmarono il loro primo contratto con la Columbia Records, nel 1997. Nello stesso anno registrarono il loro singolo di esordio per la medesima casa di produzione, Killing Time, che divenne la colonna sonora del film del 1997 Men in Black.[33][37] L’anno seguente, le Destiny’s Child pubblicarono il loro omonimo album di esordio,[36] dal quale fu estratta la loro prima hit No, No, No. L’album segnò la definitiva entrata del gruppo nell’industria musicale, raccogliendo moderate entrate monetarie e dando al gruppo tre Soul Train Lady of Soul Awards.[33] L’anno seguente il gruppo pubblicò il suo secondo album The Writing’s on the Wall (1999) dal quale furono estratte molte tracce, tra cui il loro primo singolo numero 1 in classific Jumpin’ Jumpin’ e Say My Name, che divenne il loro singolo più famoso di quel tempo e permise loro di vincere due premi ai Grammy Awards 2001.[33] The Writing’s on the Wall vendette più di sette milioni di copie,[36] divenendo l’album con il quale riuscirono a sfondare.[39][40]
La stella delle Destiny’s Child sulla Walk of Fame, Hollywood
Sulla scia dei loro successi, il gruppo ebbe i suoi primi problemi legali interni, tra le cantanti fondatrici del gruppo Beyoncé e Kelly Rowland e le due cantanti Luckett e Roberson a seguito della fuoriuscita dal gruppo di queste ultime. Il tutto cominciò quando le due cantanti Michelle Williams e Farrah Franklin apparvero nel video di Say My Name implicando automaticamente che Luckett e Roberson erano state sostituite. Dopo pochi mesi però anche Farrah Franklin uscì dal gruppo,[36] che dal quel momento divenne un trio. La nuova formazione incise subito un altro singolo, Independent Women Part I per il film del 2000 Charlie’s Angels.
Il terzo album del gruppo Survivor portò le cantanti all’apice del successo, esordendo alla numero 1 della Billboard 200 con 663.000 unità vendute nel corso della prima settimana, che in pochi giorni salirono a 10 milioni in tutto il mondo, di cui 4 milioni solo negli Stati Uniti, e il disco raggiunse la vetta delle classifiche di vari paesi. Dopo il loro album di Natale 8 Days of Christmas, pubblicato sempre nel 2001, le cantanti annunciarono un periodo di riposo per concentrarsi sulle loro carriere da soliste.
Nel 2001, mentre con le Destiny’s Child completava Survivor, Beyoncé entrò nel mondo cinematografico partecipando come attrice protagonista al film televisivo di MTV, Carmen: A Hip Hopera. L’anno seguente, recitò insieme com Mike Myers nella commedia Austin Powers in Goldmember nel ruolo di Foxxy Cleopatra. Il film sbancò al botteghino con più di 73,1 milioni di dollari nel suo primo weekend e un incasso di 213 milioni totali solo negli Stati Uniti. Beyoncé registrò allora il suo primo singolo da solista, Work It Out come colonna sonora del film.
Nel dicembre 2006 Beyoncé ammise che nel 2000 era caduta in una depressione durata due anni, a causa della lotta legale tra il padre Matthew Knowles e le ex compagne di band, i molteplici attacchi della stampa e i media in generale e la fine della storia di sette anni con il suo fidanzato. In un’intervista disse che non parlò della sua depressione perché le Destiny’s Child avevano appena vinto il loro primo Grammy ed ebbe timore di non essere presa sul serio.
Nel 2000 Beyoncé strinse un accordo con la Columbia Records per tre album da solista. Già durante gli ultimi anni con le Destiny’s Child, la cantante aveva cominciato a fare apparizioni da solista: fece un duetto con Marc Nelson, della stessa casa discografica, con la canzone After All Is Said and Done come colonna sonora del film 1999 The Best Man, partecipò al singolo del 2000 I Got That della rapper Amil e duettò con Jay-Z nel singolo ’03 Bonnie & Clyde. Inoltre, con il cantante Luther Vandross registrò un remake del duetto Roberta Flack-Donny Hathaway The Closer I Get to You. La loro versione vinse un Grammy Award per la Miglior Performance R&B di un Duetto o un Gruppo e il singolo di Vandross Dance with my Father, registrato anch’esso con Beyoncé, vinse un Grammy come Miglior Performance maschile R&B.
Beyoncé diede inizio alla sua carriera da solista con l’album di esordio Dangerously in Love nel giugno 2003.[52] L’album esordì alla posizione numero 1 della Billboard 200, vendendo 317.000 copie solo nella prima settimana[41] e arrivò a circa 5 milioni di copie in tutti gli Stati Uniti. Due dei singoli estratti dall’album arrivarono al primo posto in classifica: Crazy in Love con Jay-Z restò alla prima posizione della Billboard Hot 100 per 8 settimane consecutive. Il singolo e l’album si posizionarono ai primi posti delle classifiche di tutto il mondo, soprattutto nel Regno Unito; il secondo singolo, Baby Boy con Sean Paul, divenne una delle più grandi hit del 2003, restando per 9 settimane nella Billboard Hot 100.
Beyoncé solo con il primo album vinse 5 premi ai Grammy Awards 2004, divenendo la cantante con più vittorie in una sola serata al pari di Lauryn Hill (1999), Alicia Keys (2002), Norah Jones (2003) e Amy Winehouse (2008). Nel 2004 vinse anche un BRIT Award come Artista femminile solista Internazionale.
Il 29 novembre 2003, a Città del Capo, partecipò al concerto 46664 Nelson Mandela AIDS Day Concert duettando con artisti come Anastacia e Bono. Sempre nel 2003 affiancò l’attore Cuba Gooding Jr. nella commedia romantica The Fighting Temptations, discreto successo al botteghino, per la quale registrò varie colonne sonore, tra cui Fighting Temptation e una reinterpretazione della famosa Fever.
Le Destiny’s Child eseguono Say My Name durante il loro ultimo concerto del Destiny Fulfilled… And Lovin’ It Tour
Nel 2004 Beyoncé già stava progettando il seguito di Dangerously in Love, ma non ne trovò il tempo a causa dei suoi vari impegni, come le registrazioni con le Destiny’s Child per il loro ultimo album.
Nel novembre 2004, dopo aver messo in pausa il suo secondo album da solista per concentrarsi sulle Destiny’s Child, fu pubblicato l’ultimo album del gruppo Destiny Fulfilled. L’album raggiunse la posizione n. 2 della Billboard 200 e produsse vari singoli tra i quali Lose My Breath e Soldier. In supporto all’album, le cantanti s’imbarcarono da aprile a settembre 2005 per il tour mondiale Destiny Fulfilled… And Lovin’ It e fu a Barcellona che annunciarono lo scioglimento del gruppo, una volta terminato il tour in Nord America. Nell’ottobre 2005, il gruppo pubblicò poi #1’s, una raccolta delle loro più grandi hit e delle canzoni più famose del gruppo e 3 nuovi singoli, tra cui Stand Up for Love. Nel marzo 2006, le Destiny’s Child furono onorate con una stella della Hollywood Walk of Fame e riconosciute come il “Gruppo femminile con più vendite mondiali di tutti i tempi”.
Nello stesso anno, Beyoncé prese parte al film Dreamgirls, adattamento cinematografico dell’omonimo musical di Broadway (1981), incentrato sul gruppo musicale del 1960 The Supremes. Affiancata da Jamie Foxx, Eddie Murphy e Jennifer Hudson, Beyoncé prese il ruolo di Deena Jones, ispirato alla figura della cantante Diana Ross. Per il film, la cantante registrò anche uno dei suoi brani più apprezzati, Listen che le valse due nomination ai Golden Globe: Migliore Attrice per il film e Miglior Canzone Originale per “Listen”.
Nel 2006 partecipò al film La Pantera Rosa nella parte di Xania, una pop-star internazionale il film fu distribuito il 10 febbraio 2006 ed esordì al numero 1 del box office, guadagnando più di 21,7 milioni di dollari nella sua prima settimana. Come colonna sonora del film, Beyoncé registrò il brano Check on It con Slim Thug.
Ispirata dal suo ruolo nel film Dreamgirls, riguardo il quale affermò a MTV News: “Quando il film è stato completato, avevo così tante cose represse, così tante emozioni, così tante idee”, Beyoncé tornò a registrare con i precedenti collaboratori negli Studios Sony Music a New York e il nuovo album fu pronto in tre settimane.
B’Day fu distribuito in tutto il mondo il 4 settembre 2006 (il giorno seguente negli Stati Uniti) in coincidenza con il 25º compleanno della cantante. Esordì al primo posto nella Billboard 100 vendendo più di 541.000 copie durante la prima settimana. L’album produsse vari singoli, come Déjà vu con Jay-Z e Irreplaceable, singolo rimasto alla posizione numero 1 della Billboard Hot 100 per 10 settimane consecutive. Il 3 aprile 2007 fu pubblicato B’Day in versione deluxe con 5 nuove tracce tra cui le versione spagnole di Irreplaceable (Irremplazable) e Listen (Oye) e nello stesso mese partì un nuovo tour chiamato The Beyoncé Experience, che visitò più di 90 città in tutto il mondo. L’intero tour fu racchiuso nell’album live The Beyoncé Experience Live. Ai quarantanovesimi Grammy Awards del 2007, B’Day fece guadagnare a Beyoncé il premio per “Miglior Album R&B Contemporaneo” permettendo alla cantante di entrare nella storia degli American Music Awards per essere stata la prima donna a vincere il premio di “Artista Internazionale”.
Il 18 novembre 2008, Beyoncé pubblicò il suo terzo album studio I Am… Sasha Fierce. La cantante spiegò subito che Sasha Fierce non era nient’altro che il nome della sua alter ego, che prendeva forma quando lei stessa saliva sul palco e dava vita alle sue esecuzioni.
L’uscita dell’album fu preceduto dai due singoli If I Were a Boy e Single Ladies (Put a Ring on It). Mentre il primo singolo, If I Were a Boy raggiunse il primo posto nelle classifiche di molti paesi, molti dei quali europei, il secondo singolo Single Ladies (Put a Ring on It) entrò nella Billboard Hot 100 raggiungendo in poco tempo il primo posto e rimanendovi per 4 settimane non consecutive, dando a Beyoncé il suo quinto singolo al primo posto della classifica; divenne inoltre il singolo più venduto della cantante negli Stati Uniti d’America, con una vendita pari a oltre 5.000.000 download digitali, sino a ottobre 2012. Il terzo estratto dell’album, Diva ottenne un discreto successo, mentre il quarto, Halo, riuscì ad arrivare al 5º posto della Hot 100[90]; Halo divenne inoltre il 12º singolo di Beyoncé a entrare nella top 10 della Billboard Hot 100. Beyoncé divenne l’artista femminile con più top ten nella Hot 100 dell’intero decennio e l’artista femminile con più settimane alla posizione numero 1 del decennio, con 36 settimane totali alla posizione più alta.
Il 18 gennaio 2009 fu invitata a cantare a una cerimonia, tenutasi al Lincoln Memorial, in onore del neo-eletto presidente degli Stati Uniti Barack Obama e la moglie Michelle, esibendosi nella canzone At Last di Etta James.[92] Nel dicembre dello stesso anno, partecipò al film-musical Cadillac Records, nel quale interpreta la famosissima cantante blues Etta James, ricevendo molte lodi dalla critica.
Nel 2009 partecipò anche agli MTV Video Music Awards dove ritirò tre premi, tra cui quello per il “Miglior Video dell’Anno”. In supporto all’album, Beyoncé si imbarcò anche in un nuovo tour, I Am… Tour che, preso il via nella primavera del 2009, portò la cantante a girare tutto il mondo. Nel frattempo altri singoli vennero estratti da I Am… Sasha Fierce, come Ego (poi anche remixata con la partecipazione di Kanye West), Sweet Dreams e Broken-Hearted Girl, contenuto nell’edizione “Platinum” del disco, uscita nel 2009, che contiene anche altri pezzi e un DVD contenente tutti i video dei singoli estratti dall’album. Nello stesso anno venne pubblicata una nuova edizione deluxe del disco, contenente due inediti, Poison e Video Phone (in duetto con Lady Gaga); sempre con Lady Gaga duettò per un’altra canzone, pubblicata con l’album di quest’ultima The Fame Monster: Telephone, il cui video fu pubblicato nel marzo 2010.
Svariati prestigiosi premi le furono assegnati[94] e a inizio 2010 l’album e i suoi singoli furono nominati per 10 Grammy Award. La più importante rivista musicale statunitense Billboard elesse Beyoncé “Artista Femminile del Decennio” (2000-2010),[13][14] così come il quotidiano britannico The Guardian.[15] Crazy in Love fu scelta come “Canzone del Decennio” dalla rivista New Musical Express. mentre nell’ottobre 2009, sempre Billboard, onorò la cantante con il premio “Miglior Donna dell’Anno”.
Nel maggio 2010, pubblicò un nuovo singolo Why Don’t You Love Me con la regia della stessa cantante e dove compaiono persino i 16 Grammy Awards[da solista o con il gruppo?] vinti durante tutta la sua carriera. Nel mese di giugno, la rivista Forbes classificò Beyoncé al terzo posto, nella lista delle “Musiciste con più guadagni” con $83 milioni guadagnati nelle 93 tappe dell’I Am… Tour e i vari contratti con L’Oréal, Nintendo e la sua linea di moda House of Deréon.[99] In ottobre la inserisce alla posizione numero 9 delle “Donne più potenti al Mondo”.
Beyoncé mise fine alla “Sasha Fierce Era” con un’intervista alla rivista Allure in cui affermò: “Sasha Fierce è finita, l’ho uccisa. Non ho più bisogno di Sasha Fierce, perché sono cresciuta e ora sono in grado di fondere le due, insieme.”[101] Subito dopo le riprese di Cadillac Records, Beyoncé prese parte anche al thriller Obsessed, accanto a Idris Elba e Ali Larter, con la quale vinse anche un MTV Movie Award nel 2010, per il miglior combattimento.
A gennaio 2010, in un’intervista per il quotidiano USA Today Beyoncé affermò di volersi prendere una pausa dalla musica per tutto il 2010:
«È proprio arrivato il momento di prendermi una pausa, per ricaricare le batterie. Mi piacerebbe prendermi 6 mesi ed evitare di andare in studio di registrazione. Ho solo bisogno di vivere la vita e di trovare nuovamente l’ispirazione.
Il 21 aprile 2011, venne reso pubblico il primo singolo Run the World (Girls),[104] estratto dal nuovo album 4. Nei mesi di aprile e maggio, Beyoncé s’impegnò in alcune campagne benefiche: la prima con la first lady americana Michelle Obama in una campagna, creata da quest’ultima, chiamata Let’s Move, impegnata nella battaglia contro l’obesità infantile, per la quale registrò la canzone Move Your Body, adattamento del singolo Get Me Bodied.[106] Un’altra cover del brano God Bless the USA (Lee Greenwood, 1984), invece, venne resa pubblica il 5 maggio, con lo scopo di raccogliere fondi da donare alle vedove degli agenti di polizia di New York e al Children’s Benefit Funds.
Il 19 maggio 2011, durante il programma American Idol, sul sito ufficiale di Beyoncé venne lanciato il video di Run the World (Girls);nel video sono evidenti i richiami al sound indie presenti nel nuovo album 4. L’album fu pubblicato in due versioni con la deluxe contenente 3 canzoni aggiuntive, 3 remix di Run the World (Girls) e una versione speciale del video di quest’ultimo.[110] In attesa della pubblicazione dell’album, il 25 maggio 2011 venne pubblicato, come singolo promozionale, il brano 1+1. Il 1º giugno 2011, il secondo singolo Best Thing I Never Had, cominciò a circolare in radio. Durante la cerimonia dei Billboard Awards 2011, tenutasi a Las Vegas, Beyoncé si esibì per la prima volta con il singolo Run the World (Girls) dal vivo, ricevendo anche il prestigioso “Millennium Award” per il suo contributo alla musica e all’industria discografica durante i suoi 15 anni di carriera.
Con la pubblicazione del nuovo album, avvenuta il 24 giugno 2011, Beyoncé cominciò la promozione della sua 4 Era con varie apparizioni in programmi televisivi, partecipazioni a vari festival, tra cui il Glastonbury Festival in Inghilterra,[116] il “T in the Park” in Scozia e l’Oxegen Festival in Irlanda e un documentario trasmesso da MTV in cui la cantante mostra le fasi di creazione del nuovo album, Beyoncé: Year of 4. In occasione della Festa dell’Indipendenza degli Stati Uniti, cantò in uno dei miniconcerti organizzati a New York, dove si esibì proprio prima dei trenta minuti di fuochi d’artificio con i brani God Bless the USA e Best Thing I Never Had.
Nel mese di agosto Beyoncé diede vita a un mini-tour, 4 Intimate Nights with Beyoncé, 4 concerti al Roseland Ballroom, New York, il 14, 16, 18, 19 agosto. Subito dopo l’apertura delle vendite, i biglietti per la prima serata terminarono in 22 secondi. Il 19 agosto, alla fine dell’ultimo show, Beyoncé anticipò che da quelle serate sarebbe nato un nuovo album live, 4 Live at Roseland, uscito il 21 novembre, esclusivamente per Walmart.
Il 24 agosto 2011, ci fu la première del singolo promozionale 1+1 sul canale televisivo E! News. Il 30 agosto fu inviata alle radio Party (con André 3000) identificata poi come quarto singolo estratto. Ad affiancare il brano fu il terzo singolo Countdown, pubblicato il 4 ottobre 2011, di cui è stato girato il video il 6 ottobre.[126] Il 28 agosto Beyoncé tornò sul palco degli MTV Video Music Awards dove vinse nella categoria “Best Choreography” con Run the World (Girls) e dove si esibì con Love on Top, di cui uscì anche un video. Pochi giorni dopo, il 20 settembre, il brano esordì alla posizione 20 della Billboard Hot 100, divenendo il suo secondo miglior esordio, dopo Ring the Alarm nel 2006.
Il 29 novembre uscì la deluxe edition Live at Roseland: Elements of 4, con 2 DVD contenenti il concerto, un documentario, 20 pagine di booklet e una Video Anthology con 7 video estratti da 4 (quelli già pubblicati più un video di Dance for You, brano della deluxe edition di 4). Nel frattempo l’album cominciò a raccogliere molte nomination: dai Grammy Awards (Best Rap/Sung Collaboration con “Party”) ai Centri Soul Train Awards 2011 (in quattro categorie con 4, Best Thing I Never Had e Run the World (Girls)) agli NRJ Music Awards 2012. Il 4 dicembre 2011 sulla tv britannica ITV andò in onda lo speciale A Night with Beyoncé, durante il quale la cantante si esibì con vecchi e nuovi successi e dove rispose ad alcune domande poste dai fan.
Il 12 gennaio 2012 Beyoncé ha ricevuto una nomination come Best International Female Solo Artist per i BRIT Awards,[133] mentre il 19 gennaio riceve ben 4 nomination agli NAACP Image Awards come Outstanding Female Artist e con i brani I Was Here, Best Thing I Never Had e l’album 4. Il 31 gennaio 2012 il brano Countdown riceve una nomination come Miglior Video agli NME Awards 2012.
Il 16 febbraio 2012 il produttore e cantate Ryan Tedder confermò la notizia che Beyoncé fosse già al lavoro su 2 nuovi album: “La conversazione riguardo al nuovo album semplicemente è partita da sola e ci sono due progetti in ballo”.
Riguardo 4 invece, dopo svariati mesi di silenzio, principalmente dovuto alla gravidanza e al parto, Beyoncé si esibì nella sua prima esibizione post-parto durante il weekend del Memorial Day, per la presentazione del nuovo “Revel Atlantic City” ad Atlantic City, New Jersey, il 25, 26 e 27 maggio. Il 21 marzo, dopo giorni di indiscrezioni, venne ufficializzata anche la pubblicazione del nuovo singolo estratto da 4, I Care, scelto per essere inserito nel circuito radiofonico italiano dal 23 marzo 2012.
Il 7 maggio 2012, dopo anche la pubblicazione del singolo End of Time, viene ufficializzata l’aggiunta di una quarta data per i concerti al “Revel Atlantic City”, il 28 maggio. Inoltre, a pochi giorni dall’elezione di “donna più bella al mondo nel 2012” da parte della rivista People, la cantant venne inserita in altre liste, come la lista stilata da “Vogue UK”, de “le 100 donne più ispiratrici”, alla posizione 6, l’annuale lista “What is Sexy” di “Victoria’s Secret”, nella quale appare come la mamma più sexy del 2012[143] e l’annuale lista di Forbes delle “mamme più potenti al mondo”, alla posizione 14. Il 19 agosto fu pubblicato il video di I Was Here per sostenere la campagna del World Humanitarian Day.
Il 4 dicembre 2012, il produttore The-Dream in un’intervista, disse che Beyoncé aveva passato l’intera estate a registrare canzoni per il quinto album e che probabilmente sarebbero stati pubblicati dei pezzi anche prima dell’evento del Super Bowl. In occasione del capodanno del 2012, la cantante si esibì al Wynn di Las Vegas, eseguendo i suoi grandi successi per una platea di sole 700 persone.
In occasione dell’intervista concessa a GQ per il mese di febbraio 2013, con l’elezione a donna più sexy del XXI secolo, Beyoncé affermò di aver lavorato con Pharrell, Timbaland, Justin Timberlake e The-Dream,[149][150] per un nuovo album R&B, con influenze di Prince e rock/soul, come sempre nei lavori della cantante, e D’Angelo; doo-wop anni sessanta, Aretha Franklin e Diana Ross.
Il 21 gennaio Beyoncé cantò The Star-Spangled Banner all’inaugurazione del secondo mandato presidenziale di Barack Obama, insieme ad altre cantanti come Kelly Clarkson e James Taylor. Proprio la sua esibizione raccolse molte critiche, a causa dell’uso del pre-rec che ha sostituito quella che doveva essere un’esibizione dal vivo. Il 31 gennaio 2013, durante la conferenza stampa in occasione del Super Bowl, la cantante si esibì in una nuova versione dal vivo dell’inno americano commentando alla fine l’accaduto: «Ho cantato con una traccia pre-registrata perché il clima quel giorno non era ideale, e perché non abbiamo avuto tempo di fare prove con la band, per questo motivo abbiamo utilizzato questo strumento, non volevo rischiare proprio perché si trattava di un evento molto importante. Nell’industria musicale il pre-rec è molto diffuso come mezzo, tuttavia a me piace cantare live, e canterò live anche al Super Bowl, che mi ha tenuto impegnata per molte settimane.»
Il 3 febbraio, subito dopo l’esibizione della cantante al Super Bowl XLVII che vide anche la riunione delle Destiny’s Child, fu annunciato il The Mrs. Carter Show World Tour patito dall’Europa il 15 aprile 2013 per venti fermate in altrettante città europee tra cui Dublino, Berlino, Parigi, Londra e Milano per poi proseguire in Nord America, Sud America e Oceania.
Il 10 febbraio 2013 agli annuali Grammy Awards, Beyoncé vinse il 17º grammy della sua carriera, per “Love on Top” come Best Traditional R&B Performance, ed fu ospite da Oprah’s Next Chapter il 16 febbraio, la stessa sera in cui fu trasmesso il documentario sulla sua vita Life Is But A Dream.
Il 22 febbraio fu reso noto che l’artista ha firmato un contratto anche con la Warner/Chappell Music, azienda leader nel settore dell’editoria musicale,[157][158] e il 14 marzo ha deciso di aderire, insieme con la madre Tina Knowles, alla campagna di Breath of Life, organizzazione no-profit di Houston fondata da Rudy e Juanita Rasmus, chiamata Miss a Meal (rinuncia a un pasto), per raccogliere fondi da donare a tutti gli americani che soffrono la fame per povertà.
Nel mese di marzo 2013, la rivista Rolling Stone modificò la lista dei 100 artisti immortali stilata nel 2004-2005 (The Rolling Stone Immortals), aggiungendo anche la cantante.
Il 17 marzo 2013, dopo molta attesa, la cantante pubblicò tramite il suo sito ufficiale un brano chiamato Bow Down / I Been On.[162] Il primo spezzone del brano, “Bow Down” è stato prodotto da Hit-Boy,[163] mentre il secondo da Timbaland, Polow da Don, Sonny Digital e Planet VI. Il 4 aprile invece, il giorno del suo anniversario con Jay-Z, la Pepsi pubblicò un video promozionale per un nuovo brano, Grown Woman, estratto dal nuovo album, entrato in rotazione radiofonica l’8 aprile successivo. Il 6 maggio 2013 la cantante prese parte al Costume Institute Gala, in qualità di presidente dell’evento.
Nello stesso mese registrò Rise Up, colonna sonora del film Epic.[168] Il 6 luglio 2013 entra in rotazione radiofonica il terzo singolo, Standing on the Sun.[169] Nel mese di dicembre 2013 ottenne la sua 46ª nomination ai Grammy Awards per il brano in collaborazione con suo marito Jay-z Part II (On The Run) nella categoria “Best rap/sung collaboration” che la rese la cantante donna con più nomination della storia.
Nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, senza alcun preavviso, uscì su iTunes il nuovo visual-album: BEYONCÉ, contenente 32 tracce, di cui 14 brani inediti e 18 video, più il rispettivo digital booklet. Dall’album vengono estratti come primi singoli XO e Drunk in Love (quest’ultimo in collaborazione con Jay-Z). Drunk in Love raggiunse la seconda posizione della Billboard divenendo il singolo più famoso dell’album.[170] Il secondo singolo ufficiale fu Partition, il cui video venne stato pubblicato su VEVO il 25 febbraio 2014, che ottenne un discreto successo vendendo più di un milione di copie in America.
L’11 dicembre 2013, qualche giorno prima della pubblicazione a sorpresa del nuovo visual-album BEYONCÉ, la cantante annnciò anche la seconda leg europea del suo The Mrs. Carter Show World Tour, partito da Glasgow il 20 febbraio 2014. ll 26 gennaio si esibisce per la prima volta con una canzone dal nuovo disco, Drunk in Love, ai Grammy Awards.
Il 25 febbraio entra in rotazione radiofonica il nuovo pezzo Partition tratto dal quinto album in studio. Sempre nel corso dello stesso 25 febbraio, i singoli Crazy in Love e Drunk in Love vengono certificati Vevo. Il 29 marzo finisce il Mrs. Carter Show World Tour, l’ottavo tour femminile con maggiori incassi della storia e il 25 giugno comincia l’On The Run Tour, il primo tour della cantante col marito. Nonostante si tratti solo di leg americane e due concerti a Parigi, il tour si rivela un successone.
Il 25 agosto 2014 si tengono gli MTV Video Music Awards, dove oltre a vincere tre premi, viene onorata con il “Michael Jackson’s Vanguard Award[172], un premio prestigiosissimo consegnato soltanto a grandi nomi della musica, il tutto celebrato da un’esibizione di oltre 16 minuti di un medley dell’ultimo album BEYONCÉ. Il premio viene consegnato dal marito e dalla figlia della cantante, Blue Ivy.
Dopo varie voci di corridoio il 24 novembre 2014 esce la riedizione di BEYONCÉ, con due nuove tracce e quattro remix[173], più i video di alcune esibizioni del MCSWT e il calendario ufficiale 2015.[174] I due singoli annunciati sono 7/11 e Ring Off. Il primo viene scelto come singolo; si tratta di una traccia urban\hip-hop, il cui video mostra Beyoncé che balla in una camera d’albergo con amiche e famigliari e scene a casa di lei che balla sotto l’albero di Natale. Il giorno stesso della pubblicazione della riedizione tutti i video dell’album vengono caricati sul canale della cantante.
L’8 febbraio 2015 si esibisce durante i Grammy Awards con il brano Take My Hand, Precious Lord. Nello stesso mese i singoli Crazy in Love e Haunted entrano a far parte della colonna sonora del film Cinquanta sfumature di grigio, entrambi remixati per la pellicola.
Il 10 febbraio 2015, due giorni dopo l’esibizione ai Grammy Awards, si esibisce durante la serata dedicata a Stevie Wonder: Songs in the Key of Life – An All-Star Grammy Salute. Il tributo, però, verrà mandato in onda dalla CBS solamente il 16 febbraio. Beyoncé apre la serata con tre pezzi, con i quali ripercorre, in circa 10 minuti, 17 anni della carriera del grande cantante. Il primo brano è “Fingertips”, seguito da “Master Blaster” e dall’entrata in scena di Ed Sheeran. L’ultimo brano, “Higher Ground”, vede la compresenza sul palco di Beyoncé, Ed Sheeran e Gary Clark Jr..
Il 26 settembre 2015 durante il Global Citizen Festival la cantante si esibisce sia singolarmente sia duettando il brano Drunk in Love con Ed Sheeran e con Pearl Jam la canzone di Bob Marley Redemption Song; inoltre annuncia, tramite l’intervento della First Lady Michelle Obama, una campagna in favore dell’istruzione femminile.
Il 6 febbraio 2016, la cantante pubblica su Tidal il suo nuovo singolo, Formation, scritto e prodotto in collaborazione con Mike Will Made It e Swaee Lee. Il giorno dopo, l’artista si esibisce durante l’Halftime Shw della 50ª edizione del Super Bowl al fianco di Bruno Mars e del gruppo musicale rock Coldplay, con i quali aveva preso parte anche al video musicale del singolo Hymn for the Weekend.[176] La coreografia del brano Formation con il quale la cantante si esibì suscitò parecchie polemiche e scalpore, in quanto essa richiamava fortemente la rivoluzione afroamericana mossa dalle Black Panther nel corso degli Anni Settanta e Ottanta, soprattutto tra gli esponenti del Partito Repubblicano degli Stati Uniti d’America. Subito dopo l’evento, Beyoncé annuncia l’inizio della sua nuova serie di concerti, il The Formation World Tour, che avrà inizio da Miami il 27 aprile.
Il 16 aprile 2016 viene annunciata l’uscita di un mini-film intitolato Lemonade, girato a New Orleans e della durata di 60 minuti. Il cortometraggio serve a lanciare l’uscita del sesto album in studio dell’artista, intitolato Lemonade, composto da 12 brani inediti. Il disco vede Beyoncé addentrarsi in un territorio lontano dal suo stile tradizionale, spaziando dall’R&B fino al pop, e all’hip hop, trap, blues, rock e alla musica country, con varie collaborazioni insieme a James Blake, Kendrick Lamar, Serena Williams, Jack White e The Weeknd. L’album riesce in sole 48 ore a scalare le classifiche iTunes di oltre 50 paesi del mondo, mentre Formation, trainato dal successo dell’album, diventa la canzone più ascoltata sulla classifica mondiale di Spotify.
Lemonade esordisce in prima posizione della Billboard Albums Chart con 653.000 copie vendute nella prima settimana, diventando il sesto album di fila della cantante ad esordire in vetta alla classifica degli Stati Uniti d’America. Nel contempo, tutte le tracce contenute nel disco entrano all’interno della Billboard Hot 100, rendendo Beyoncé l’artista donna con il maggior numero di brani nella Billboard Hot 100 nello stesso momento. Il 3 e il 27 maggio dall’album vengono estratti come i singoli Sorry e Hold Up (certificati platino dalla RIIA) entrambi accompagnati dai relativi videoclip pubblicati sul canale Vevo della cantante, entrambi facenti parte del cortometraggio messo in onda da HBO. Il 26 giugno Beyoncé si esibisce all’apertura dei BET Awards 2016 duettando con il rapper Kendrick Lamar il brano Freedom, uscendo vittoriosa con cinque delle sei nomination ricevute, tra cui Best Female R&B/Pop Artist e Video of the Year con Formation, diventando l’artista più premiata della serata e della storia del programma. Il 28 agosto alla 33ª edizione degli MTV Video Music Awards Beyoncé, oltre ad esibirsi con un medley tratto dal nuovo album, riceve 11 nomine, risultando essere sia la più nominata che l’artista con più vittorie della serata, vincendo 8 categorie, tra cui Video of the Year con Formation, Best Female Video con Hold Up. Agli American Music Awards dello stesso anno vince il premio Tour of the Year con il The Formation World Tour.
Partecipa inoltre come ospite ai Country Music Association Awards dove porta una rivisitazione del brano Daddy Lessons cantato con il gruppo Dixie Chicks. Il brano raggiunge la prima posizione della classifica Billboard e viene resa disonibile sia su ITunes che sulla piattaforma di Spotify.
Nel dicembre 2016 viene nominata in ben 9 categorie ai Grammy Awards 2017 vincendo due categorie, tra cui Video dell’Anno con Formation e Best Urban Album non vincendo invece le categorie principali in cui era nominata.
In seguito alla serata dei Grammy Awards 2017 esce un nuovo singolo di DJ Khaled intitolato Shining in collaborazione della cantante e di suo marito Jay-Z. Collabora inoltre con Eminem nel singolo Walk on Water, anticipatore del nuovo Lp del rapper americano.
Nell’aprile 2018 si esibisce al Coachella e nel giugno 2018 parte da Cardiff il secondo tour in collaborazione con il marito Jay-Z, l’On the Run II Tour. Dieci giorni dopo, alla loro ultima esibizione a Londra, la coppia ha svelato Everything Is Love, il loro nuovo album in studio, accreditato con il nome di The Carters. La coppia ha anche pubblicato il video per il singolo principale dell’album, Apeshit, sul canale YouTube ufficiale di Beyoncé. Ai Grammy Awards l’album vince nella categoria Best Urban Contemporay Album, mentre Apeshit e il brano Summer vengono nominati rispettivamente nelle categorie Best Music Video e Best R&B Performance, estendendo il suo primato di artista donna con il maggior numero di nomination nella storia della premiazione a 63 volte.
Il 14 aprile 2018 si è esibita nel primo dei due weekend del Coachella. La performance è diventata la più seguita dello show di sempre tanto da essere subito definita “storica”.
La casa di moda francese Balmain annuncia una capsule collection insieme a Beyoncé, che consiste di costumi che ha indossato durante la sua performance al Coachella e i cui i ricavati andranno all’UNICEF.
La cantante ha partecipato al film di animazione Il re leone distribuito il 19 luglio 2019, dove ha prestato la voce al personaggio di Nala ed è presente vocalmente nella colonna sonora del film.[192] Ha pubblicato anche la traccia originale Spirit, come singolo apripista di The Lion King: The Gift, un album prodotto e curato da Beyoncé stessa, messo in commercio in concomitanza con l’uscita americana della pellicola.
Il 17 aprile 2019, in occasione dell’uscita del suo documentario originale Netflix dal titolo Homecoming, pubblica un nuovo album live dell’esibizione al Coachella con una traccia inedita.
BIOGRAFIA DI JAZ-Z
Jay-Z, pseudonimo di Shawn Corey Carter (New York, 4 dicembre 1969), è un rapper, imprenditore, produttore discografico e procuratore sportivo statunitense.
Personaggio di spicco della East Coast, ha collaborato con importanti figure dell’hip hop che lo hanno portato ad una rapida ascesa. Infatti è uno dei rapper di maggior successo di tutti i tempi, con una vendita di oltre 100 milioni di copie nei soli Stati Uniti d’America,[2] detiene il record come rapper con il maggior numero di vittorie ai Grammy Award (22 premi) ed è diventato mentore di numerosi cantanti tra cui Rihanna, Mariah Carey, Shakira, Kylie Minogue, Rita Ora, Romeo Santos, Big Sean, DJ Khaled, Sam Martin, Demi Lovato, Nick Jonas, Kanye West e la moglie Beyoncé,[5] essendo presidente delle etichette discografiche Def Jam Recordings, Roc-A-Fella Records e Roc Nation, ed inoltre proprietario del servizio di streaming musicale Tidal.
Nel 2006 MTV lo ha nominato miglior rapper di tutti i tempi e tre dei suoi album entrano a far parte della lista dei 500 migliori album di sempre secondo Rolling Stone (Reasonable Doubt, The Blueprint e The Black Album).[9] Ha ottenuto 13 debutti alla prima posizione della classifica statunitense Billboard 200 rendendolo uno degli artisti con il maggior numero di debutti in prima posizione.
La rivista statunitense Forbes ha classificato Jay-Z al secondo posto tra i cantanti più ricchi del mondo, con un patrimonio di circa 504 milioni di dollari. La stessa rivista ha inoltre eletto la coppia di coniugi Jay-Z/Beyoncé la coppia artistica più ricca del mondo sia nel 2012 che nel 2016, mentre nel 2017 si stima un patrimonio complessivo che supera il miliardo di dollari statunitensi. Preso singolarmente, nel 2019 diventa il primo rapper nella storia a detenere un patrimonio personale di un miliardo di dollari.
Nel 2017 è il primo rapper ad essere inserito nella Songwriters Hall of Fame poiché ha “cambiato il modo in cui ascoltiamo la musica, e ha cambiato il modo con cui divertirsi con essa”.
Cresciuto nel quartiere newyorkese di Bedford-Stuyvesant, ha avuto un’infanzia difficile. A dodici anni a seguito dell’abbandono del padre Adnes Reeves, sparò al fratello maggiore e tossicodipendente Eric, ferendolo gravemente ad un braccio e mandandolo all’ospedale, esasperato dalla violenza e dall’ambiente malsano in cui crebbe. A seguito di quest’episodio, all’età di 13 anni, divenne spacciatore di droga e protagonista di vari episodi di violenza con rivali di quartiere e con la polizia, come affermato nella biografia autorizzata Empire State of Mind: How Jay-Z Went From Street Corner to Corner Office e dai numerosi riferimenti a questi episodi nei suoi testi musicali. Nel frattempo Carter frequentò senza successo prima la Eli Whitney High School di Brooklyn, insieme al futuro rapper AZ, fino a quando la scuola fu chiusa. In seguito frequentò l’istituto George Westinghouse Career e Technical Education High School a Downtown Brooklyn, con i futuri rappers The Notorious B.I.G. e Busta Rhymes, infine la Trenton Central High School a Trenton, New Jersey, dove non riuscì a diplomarsi.
Dopo averlo sentito rappare, sua madre gli regalò una radio portatile per il suo compleanno; in seguito iniziò a cimentarsi con il freestyle e a scrivere rime hip hop. All’inizio si faceva chiamare “Jazzy”, e in seguito contrasse tale soprannome in Jay-Z, omaggio al suo collega Jaz-O (con cui collaborò in The Originators ed Hawaiian Sophie).
Ad inizio carriera, non avendo alcun contratto discografico, decise di produrre dischi tramite la propria etichetta Roc-A-Fella Records insieme a Damon Dash e Kareem Biggs nel 1995[16]. Il suo album d’esordio del 1996 si intitola Reasonable Doubt, prodotto da DJ Premier e da DJ Clark Kent, debutta alla posizione nº 23 nella Billboard 200[17]. Riceve critiche generalmente positive e venne inserito dalla rivista Rolling Stone nella classifica dei 500 migliori album di tutti i tempi[18]. Uno dei suoi brani fu eseguito insieme a Notorious B.I.G. e fu successivamente certificato platino.
Nel 1997, dopo la firma con la Def Jam, Jay-Z divise con essa la co-produzione dei lavori successivi. Fu sotto tale co-produzione che uscì In My Lifetime, Vol. 1, con Puff Daddy alla console e di maggior successo di vendite rispetto al debutto dell’album precedente, venendo certificato platino.
Nel 1998 uscì il terzo album Vol. 2… Hard Knock Life, trainato dai singoli Hard Knock Life e Can I Get A… (eseguito insieme a Ja Rule) e Jigga What. Il disco raggiunse la vendita di 5 milioni di copie negli stati uniti[19] e vinse un Grammy Award, che fu boicottato dal cantante poiché DMX non ricevette alcuna nomina.
L’anno successivo debutta in un duetto con Mariah Carey con il brano Heartbreaker. Successivamente esce il terzo album del rapper, Vol. 3… Life and Times of S. Carter, che contiene una maggiore ispirazione pop rispetto ai due dischi precedenti e vendette 3milioni di copie solo negli USA. Il suo singolo più noto è Big Pimpin’, ma notevole è pure una collaborazione con l’allora semisconosciuto 50 Cent.
Intorno al 2000, Jay-Z iniziò a collaborare con Demon Dash per il lancio di nuovi musicisti (tra cui Beanie Sigel e Freeway). Inoltre cantò una delle tracce del compilation album The Dynasty: Roc La Familia che finì per diventare il quinto album di Jay-Z stesso. L’album vendette oltre 2 milioni di copie in America.
L’11 settembre 2001 uscì The Blueprint, che debuttò al primo posto delle classifiche statunitensi e vendette oltre 450.000 copie, debuttando in prima posizione della classifica Billboard 200, malgrado la scarsa notorietà dovuta all’allora incombente attentato alle Torri Gemelle. Il disco si fa notare per una forte e geniale tendenza ad ibridare pop e hardcore hip hop, e per una collaborazione con Eminem intitolata Renegade. Altri pezzi noti del disco sono Takeover, in cui Jay-Z se la prende con Prodigy dei Mobb Deep e con Nas, e Izzo (H.O.V.A.). Nas rispose agli insulti di Jay-Z con Ether, contenente anche offese implicite al rapper newyorkese da parte di Tupac Shakur, e Carter per ripicca compose Super Ugly. Kanye West scrive quattro canzoni per l’album entrando nel mondo nella musica grazie a Jay-Z.
Il sesto album da studio di Jay-Z si intitola The Blueprint²: The Gift & the Curse[29], uscito nel 2002. Tra le collaborazioni vi sono: ’03 Bonnie & Clyde cantata con l’attuale moglie del rapper, Beyoncé, allora membro delle Destiny’s Child, Guns & Roses in collaborazione con Lenny Kravitz e The Bounce con Kanye West e il singolo Excuse Me Miss. Nel 2002, oltre a varie collaborazioni con altri artisti, pubblica il brano The Watcher 2, inciso insieme a Dr. Dre e Rakim.
Dopo un tour con 50 Cent, Busta Rhymes e Snoop Dogg, nel 2003 Jay-Z ha pubblicato The Black Album[32], nel quale sono presenti i brani Encore, Dirt Off Your Shoulder (prodotta da Timbaland), Change Clothes e la cover di 99 Problems dei Body Count (prodotta da Rick Rubin). Nel 2004 collaborò con Lenny Kravitz nel brano Storm (da Baptism). Nello stesso anno uscì The Grey Album, prodotto da DJ Danger Mouse e contenente remix dei brani dell'”album nero” di Jay-Z con quelli del White Album dei Beatles; tale lavoro ne ispirò altri simili come Collision Course, realizzato dallo stesso Jay-Z e dai Linkin Park, e The Double Black Album, prodotto da DJ Cheap Cologne e che ibrida l’ultimo lavoro di Carter con quello eponimo dei Metallica del 1991.
Il 25 novembre 2003, Jay-Z si è esibito al Madison Square Garden di New York. Il 22 maggio 2004 ha anche partecipato all’HFStival, insieme a The Cure, The Offspring, P.O.D., Cypress Hill, Papa Roach, Lostprophets.
Dopo le collaborazioni con R. Kelly (Unfinished Business) e con i Linkin Park (Collision Course) nel 2004, l’anno successivo ha messo per un po’ da parte la carriera di rapper per dedicarsi alla produzione discografica. Ha anche partecipato al Live 8, il 2 luglio 2005.
2006- presente: attività recenti
Jay Z con la moglie Beyoncé durante il On the Run Tour del 2014
Nel novembre 2006 pubblicò l’album Kingdom Come, che figura produzioni da parte di Dr. Dre e Just Blaze. L’album venne anticipato dal singolo di lancio Show Me What You Got, il cui video venne diretto da Felix Gary Gray (che nel 2003 ha diretto The Italian Job). “Beach Chair” è stato inoltre eseguito con Chris Martin dei Coldplay.
Il 4 aprile 2008 ha sposato la fidanzata storica Beyoncé mentre il 29 giugno 2008 ha partecipato al concerto dei Linkin Park a Londra, eseguendo due canzoni di Collision Course, Numb/Encore e Jigga What/Faint (esibizione inserita successivamente nell’album dal vivo dei Linkin Park, Road to Revolution: Live at Milton Keynes).
Nel 2009 è tornato in scena con due nuovi singoli ed una cover: Run This Town in collaborazione con Rihanna e Kanye West, Empire State of Mind assieme ad Alicia Keys e nel 2010 una versione di Forever Young insieme a Mr Hudson & The Library. Nel 2011 è stato pubblicato l’album Watch the Throne, che vede la collaborazione di Kanye West e dal quale sono stati tratti i singoli Otis, Niggas in Paris e No Church in the Wild.
Il 7 gennaio 2012 è venuta al mondo la sua prima figlia: Blue Ivy Carter, nata dalla moglie Beyoncé; nello stesso giorno, il rapper pubblicò il brano Glory, dedicato proprio alla figlia. Il testo contiene riferimenti alla gravidanza di Beyoncé (con riferimento ad un aborto), alle difficoltà della vita del rapper e alle emozioni che questa nascita gli ha donato. Inoltre negli ultimi minuti della canzone Jay-Z ha inserito i primi vagiti della piccola Blue.
Il 2 luglio 2013 vengono svelate la lista tracce e la copertina di Magna Carta… Holy Grail, previsto per il 6 luglio. Il disco vedrà alcune partecipazioni, come quelle della moglie Beyoncé e di Frank Ocean.
Il 18 giugno 2017, annuncia l’uscita del nuovo album 4:44, previsto per il 30 giugno.[35] L’album debutta in prima posizione della classifica Billboard statunitense (dove viene certificato disco di platino) e canadese, mentre entra nelle Top 10 di Regno Unito, Irlanda, Svizzera ed Australia.[36]I singoli estratti sono “4:44”, “Bam”, “Family Feud”(con Beyoncé) e “The Story of O.J:.” L’album riceve numerose nomination ai Grammy Awards del 2018 tra cui Album of the Year. Il singolo “The Story of O.J.” viene nominato nella categoria Record of the Year.[37] Dopo un tour Nord Americano in sostegno dell’album,[38] nel 2018 intraprendere un tour collaborativo con la moglie Beyoncé, On the Run II, tra Stati Uniti, Canada ed Europa.
Altre attività
Jay-Z è tra i cofondatori della Roc-A-Fella Records, un’etichetta discografica specializzata in hip hop, che ha lanciato, tra gli altri, Kanye West, Memphis Bleek e gli Young Gunz. Recentemente ha messo in piedi la Roc-A-Fella West, sua divisione californiana.
Dal 2005 è presidente ed amministratore delegato della Def Jam Recordings, nota casa discografica statunitense. Nello stesso anno, ha collaborato con i Fort Minor (progetto parallelo di Mike Shinoda dei Linkin Park) alla produzione esecutiva dell’album The Rising Tied.
Jay-Z detiene importanti partecipazioni anche nei settori dell’abbigliamento sportivo (Rocawear) e dello sport in generale (40/40 Clubs, la squadra di basket Brooklyn Nets), nel marketing con il portale Viddy e l’agenzia Translation Advertising, nella ristorazione con i ristoranti The Spotted Pig, Buffalo Boss, nel settore beverages con Armand de Brignac’s Brut Gold (Ace of Spades champagne). Ha inoltre collaborato in progetti a breve e lungo termine con i marchi Reebok, Hewlett-Packard, Carol’s Daughter cosmetics, Duracell PowerMat, Bacardi D’ussé, e Budweiser.
Nel 2015 acquista la piattaforma di streaming Tidal.