Le Organizzazioni sindacali SAPPE, OSAPP, UIL PA, Polizia Polizia SINAPPE, C.N.P.P. CGIL, F.P. e CISL FN in una nota congiunta denunciano la grave carenza di Poliziotti penitenziari, il grave sovraffollamento carcerario che aggrava ulteriormente il lavoro, le gravi carenze strutturali, la mancanza di tecnologia, basti pensare che ad oggi nella struttura manca o non è sufficiente l’acqua calda per tutti i detenuti, inoltre si registra il mal funzionamento dei caloriferi in tutta la struttura del carcere di Matera, ed altro, motivi per cui vi è forte attrito fra i reclusi e la Polizia penitenziaria che ormai subisce aggressioni, ultima in data 9 gennaio 2020, da parte dei detenuti quasi quotidianamente, nell’ultimo semestre le aggressioni da parte dei ristretti verso i Poliziotti penitenziari sono decuplicati con immobilismo totale da parte dei vertici dell’Istituto penitenziario motivo per cui si chiede un cambio di passo ovvero la sostituzione del Comandante e del Direttore per un cambio di marcia ormai necessario per cercare di dare una svolta a questo totale immobilismo in quanto tutto il Personale di Polizia penitenziaria si sente completamente abbandonato.
Abbandonato perché da oltre due mesi il Personale di Polizia penitenziaria è in stato di agitazione ma i vertici dell’Istituto non prendono nessuna iniziativa se non manovre blande che servono soltanto a dare fumo negli occhi ed il Personale effettua turni anche di dodici ore continuative;
Abbandonato perché nonostante la richiesta di incontro con il Provveditore di Puglia e Basilicata, in quanto le rappresentative del Personale hanno interrotto le relazioni sindacali con la direzione, per cercare soluzioni ai vari problemi, il provveditore si trincea dietro i livelli di contrattazione senza convocare le rappresentative;
Abbandonato perché nonostante la richiesta di incontro con il Signor Prefetto di Matera, per gravi motivi di sicurezza attinenti l’Istituto della Casa circondariale di Matera, ad oggi nessuna convocazione è mai giunta; Abbandonato perché nonostante l’impegno di tutti i Poliziotti penitenziari nessuno dei vertici regionali e nazionali è venuto a verificare quanto da noi denunciato e denunciamo ormai da anni, un immobilismo totale che ci vede costretti a chiedere la sostituzione dei vertici dell’Istituto ovvero del Comandante e del Direttore. Si rappresenta che se entro il 20 di Gennaio le rappresentative del Personale di Polizia penitenziaria non verranno convocate dal Provveditore Regionale, avendo rassicurazioni sull’arrivo di nuovi Agenti di Polizia penitenziaria si autoconsegneranno all’interno dell’istituto ad oltranza fin quando le Autorità Regionali non abbiano la voglia di intervenire, convocando tutte le organizzazioni sindacali dando certezze a questi servitori silenziosi dello Stato che ormai i vertici locali e regionali hanno completamente abbandonato.