Messaggio promozionale – 2011-2019. Abbiamo accompagnato la città in un cammino incredibile. Era l’alba del 2011 quando, seduti di fronte ad un locale dell’allora poco frequentata Via Ridola guardavamo perplessi alla nostra scommessa. Ce l’avremmo fatta? Saremmo riusciti a rendere quel locale una “istituzione”, il “place to be” di amici, conoscenti e di centinaia di ragazzi materani?
Abbiamo soffiato forte sulle prime avvisaglie di un fuoco che sembrava potersi accendere. Ogni giorno, tornavamo a casa senza fiato in corpo perché soffiavamo su quel fuoco, al fine di vedere ardere la legna e generare un fuoco alto, luminoso, caldo.
Abbiamo visto la città diventare Capitale Europea della Cultura e, piano piano, ai soliti “un caffè per favò” si sono sostituiti prima i dialetti italiani, poi le lingue europee, poi gli accenti delle zone più remote del mondo e, “one coffee please” è diventata un’abitudine.
Hemingway’s ha visto crescere la città, l’ha vista diventare famosa, crescere bellissima e, insieme alla città, da quello che diventava il centro della città, anche Hemingway’s diventava grande, con i nostri clienti che diventavano grandi assieme a noi. Da grandi clienti a grandi amici, poi, il passo è stato breve.
Ci eravamo dati una missione, di splendere insieme alla città e ce l’abbiamo fatto, gioendo insieme per la nomina a Capitale della Cultura di 5 anni fa. La città ci ha presi sotto braccio e ci ha guidato nell’anno della Capitale, questo 2019, che per tanti materani resterà l’anno, pieno, indimenticabile.
Come un ciclo che si chiude, come un libro che vede sfogliata l’ultima pagina, anche la storia di Hemingway’s si conclude qui.
Abbiamo riso, ci siamo divertiti, ci siamo abbracciati nelle serate materane, vi abbiamo fatto ballare, vi abbiamo fatto cenare, vi abbiamo fatto bere e vogliamo continuare a farlo, perché da ragazzi e ragazze siete diventati uomini e donne insieme a noi.
Hemingway’s si sposta, andiamo a soffiare sul fuoco in un’altra parte della città e tanto ancora seguirà nei prossimi mesi. Non un addio, quanto piuttosto un “ci vediamo ”, un saluto diverso, ma con lo stesso sorriso.
Andiamo a soffiare con tutto il fiato che ci rende vivi, che ci rende uomini, sicuri che farete ardere questo fuoco e continuerete a divertirvi con noi. Ce la faremo, perché insieme a voi siamo fortissimi! Essere uomo è un mestiere difficile e soltanto pochi ce la fanno.
Ci rivediamo presto.
Gen 13