“Una scuola inclusiva ci aiuta a valutare l’offerta scolastica che è il presupposto per il quale il Piano di Dimensionamento Scolastico, a me piace vederlo come ampliamento e non riorganizzazione.
Manca però una pianificazione di carattere politico nel settore scolastico che deve essere condizionato dalle opportunità lavorative ed ecco perché vanno create le condizioni per sostenere nuove forme di lavoro nel settore culturale ed artistico che una scuola come questa deve aiutare ad accrescere ed al tempo stesso consentono la esistenza in vita delle piccole comunità anche attraverso il ritorno sui territori”.
Così il Presidente della Provincia di Potenza, Rocco Guarino, ha salutato questa mattina l’iniziativa promossa dal Liceo Scientifico “Walter Gropius” di Potenza che consente agli studenti di ritrovarsi al suo interno tre indirizzi specifici di grandi prospettive occupazionali e l’avvìo ufficiale del presidio educativo promosso dal CIDI ospitato al Gropius che rientra nella rete nazionale dei 45 presidi che hanno come obiettivo quello di andare oltre i confini con un modello di scuola aperta al territorio.
Ad introdurre la manifestazione alcuni intermezzi musicali degli stessi studenti della scuola, è stato il Dirigente Scolastico Paolo Malinconico. “Il tema inclusione è un nostro obiettivo ed una scommessa di fatto di una rete di scuole su cui lavorare insieme a chi si occupa di assistenza ai soggetti in difficoltà e all’accoglienza. Le nostre sono per questo attività aperte come luogo di aggregazione esterna”.
La nostra scuola lucana va in questa direzione, secondo Debora Infante, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale con “Progetti in maniera verticale che incrociamo nel confronto con le diverse realtà extra europee e nel rapporto con le aree che hanno subito catastrofi naturali e a rischio” e poi un dato: “ci sono ogni anno circa 1200 studenti che dopo l’inizio dell’anno scolastico cambiano scuola raccogliendo nuove offerte scolastiche e migliorando i dati della dispersione scolastica”.
Ed ecco il senso della scuola aperta, evocata da Guarino, come fatto culturale nuovo che in questa occasione ha incrociato l’apertura dello sportello educativo che la presidente regionale del Cidi, Daniela De Scisciolo ha voluto presentare “come un nuovo luogo di apprendimento che fa parte della rete dei 45 esistenti. Attività che vanno dal recupero e all’apprendimento alle attività ludiche e formative in un unicum tra scuola e società e su cui è necessario investire risorse ed garantire opportunità”.