L’ex assessore comunale materano Massimiliano Amenta in una esprime alcune riflessioni politiche in vista delle prossime elezioni comunali di Matera. Di seguito la nota integrale.
“Il modello civico ha fallito, si torni alla politica”.
Il duemilaventi ci consegna una città a doppia velocità ,nella quale la sua dimensione storica, ormai riconosciuta a livello globale, ha permesso ad una comunità di ribaltare il suo destino. Matera vince perche è Matera, anima femminile in grado di rigenerarsi continuamente e sopravvivere al di la di una gestione della cosa pubblica che nella politica del ” rattoppo ” continua in celebrazioni vuote ed evanescenti.
Appare del tutto evidente che il modello civico proposto nella Città di Matera negli ultimi dieci anni, non ha saputo intercettare-se non in termini squisitamente elettorali – le reali esigenze della Città. Presentatosi come novità sul panorama politico, è divenuto ben presto modello astratto in cui gli interessi di piccolo cabotaggio hanno prevalso rispetto ad una comune necessità . Una incapacità di governo che ha impoverito la città, ostaggio di sparuti gruppi autoreferenziali e priva di una visione matura che guardi al dopodomani, causa anche un modo di pensare la politica, come luogo di dopolavoro e/o ammortizzatore sociale,pregiudicandone cosi la qualità della proposta.
Figure terze,figlie di quella società civile tanto decantata,seppur nella nobiltà del pensiero, hanno in molti casi deluso le aspettative dei cittadini. La politica ha abdicato al suo ruolo celandosi dietro progetti sorretti da fondamenta instabili,solide solo per un tempo limitato.
La competizione che si pone dinanzi nella primavera prossima è la sfida di una città che deve consolidare il suo primato assunto nel panorama internazione. Una forza che non puo essere dissipata a causa di lacciuoli che ne frenano il suo sviluppo. La città ha bisogno di un vero cambio generazionale che vuol dire prima di tutto RIgenerazione nel pensiero e nell’approccio alla cosa pubblica. Il Rinnovamento cosi tanto decantato in pubblici eventi per effimeri fini elettorali, non è mai stato declinato in proposta concreta ,con le giovani generazione sempre piu trasparenti ad occhi adulti. Una gerontocrazia che continua imperterrita,da ormai troppo tempo, senza arrestarsi.
E’ necessario un ritorno alla politica vera che è l’unica in grado di prendersi responsabilità e che nello studio dei problemi e nella visione ad ampio raggio sappia intercettare i bisogni di una città che rischia di essere declassata a semplice “paesone” vita natural durante, causa di un costume vetusto e dal respito corto. Il rischio esiste. Spetta alla politica responsabile evitare una tripla bocciatura.