Mercoledì 22 gennaio 2020 alle ore 10.30 a Serra Marina di Bernalda, l’Arcidiocesi di Matera-Irsina e la Caritas Diocesana inaugureranno Casa Betania, la Casa della Dignità, per l’accoglienza dei fratelli migranti che lavorano nelle nostre campagne.
La struttura è stata acquistata dall’Arcidiocesi grazie ai finanziamenti 8xmille concessi dalla Conferenza Episcopale Italiana e dal suo Organismo Caritas Italiana.
La gestione sarà possibile grazie a due progetti coordinati, finanziati anch’essi con Fondi 8xmille, della Fondazione Migrantes e del Servizio per gli interventi caritativi a favore dei paesi del Terzo Mondo, nell’ambito del Progetto Liberi di partire, liberi di restare.
Inoltre, per l’attività di accoglienza continuerà il rapporto con la rete del Forum “Terre di dignità” nel quale anche la Caritas Diocesana è presente.
La struttura intende essere una risposta concreta per il contrasto alla piaga del caporalato, che pure in Basilicata è presente.
Circa quattrocentomila lavoratori del settore agricolo, 60% migranti, sono ogni anno oggetto di sfruttamento lavorativo e di caporalato nel nostro Paese.
La lotta contro lo sfruttamento lavorativo, il caporalato ed il lavoro nero si fonda su interventi integrati: accoglienza, servizi sanitari, trasporto, formazione, controllo del mercato del lavoro e applicazione dei contratti.
Casa Betania è un piccolo ma significativo segno della Chiesa, non certamente esaustivo e risolutore del problema, tuttavia importante proprio per il ruolo che la Chiesa ha nella comunità, vale a dire, di prossimità a chi è più fragile.
Programma
Mercoledi 22 gennaio 2020
ore 10.30 – Inaugurazione della Casa d’Accoglienza “Betania” – Casa della Dignità
ore 12 – Presentazione della filiera etica Iamme-Nocap-Rete PerlaTerra e del laboratorio di buone pratiche e di promozione sociale del territorio (al termine Colazione Contadina)
Interventi
Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo (Arcivescovo Matera-Irsina)
Rinaldo Argentieri (Prefetto di Matera)
Don Antonio Polidoro (Direttore diocesano e regionale)
Domenico Raffaele Tataranno ((sindaco di Bernalda)
Piergiorgio Quarto (Pres. III Commissione Regione Basilicata)
Un rappresentante dell’Associazione Migrantes
Un rappresentante del Forum Terre di Dignità
Piero Marrese (Presidente Provincia Matera)
Mohamed Souleiman (Bracciante ospite della Casa Betania)
Yvan Sagnet (Presidente Associazione NoCap
Gianni Fabbris (Presidente Altragricoltura – Rete PerlaTerra)
La Casa Betania è stata messa a disposizione dalla Curia Arcivescovile di Matera Irsina grazie anche alla solidarietà ed al sostegno di alcune Associazioni e Fondazioni Laiche e Cattoliche (fra queste la Fondazione Migrantes della Conferenza Episcopale, la Caritas, la Fondazione ICC di Milo Rau).
E’ una risposta concreta ai bisogni del territorio e vede protagoniste associazioni e movimenti impegnati in azioni di solidarietà e di
iniziativa sociale che, in particolare, si sono attivate per favorire l’integrazione dei lavoratori migranti impegnati nelle campagne di
raccolta, a contrastare il caporalato e per realizzare condizioni degne di accoglienza e integrazione.
All’incontro di mercoledi prossimo parteciperanno, oltre al Vescovo di Matera ed al Prefetto, istituzioni dei territorio (il Sindaco di
Bernalda e il Presidente della Provincia di Matera) il Presidente della III Commissione della Regione Basilicata e i rappresentanti di Associazioni e Movimenti attivamente impegnati a sostenere le attività della Casa della Dignità – Betania che si propone come luogo di accoglienza ma anche come laboratorio sociale di buone pratiche, promozione sociale e servizi al territorio.
Casa Betania sarà, anche, il luogo dove dal 22 gennaio vivranno i lavoratori migranti impegnati nella produzione dei prodotti
agroalimentari a marchio “Iamme” realizzati anche nel Metapontino grazie ad un accordo fra il gruppo di distribuzione commerciale Megamark, l’Associazione NoCap che ne garantisce il profilo col bollino etico e le imprese agricole organizzate nella Rete PerlaTerra.Un progetto che punta a diventare esempio positivo per tutto l’agroalimentare italiano dimostrando sul campo come sia possibile produrre assicurando il giusto reddito alle imprese, i diritti fuori dalla devastazione del caporalato e un cibo sicuro, garantito e ad un
prezzo giusto per i cittadini.
La mattinata del 22 gennaio, dunque, sarà l’occasione per rendere visibile come sia possibile integrare le dinamiche positive di impresa,
la funzione sociale del produrre un cibo etico e di valorizzare l’agricoltura, offrendo al territorio ed alle comunità servizi e
supporti come sarà lo sportello di assistenza per le imprese, i lavoratori e i cittadini per il lavoro agricolo e le campagne di raccolta.
Nell’inviare la locandina con il programma definitivo, si precisa che la prevista iniziativa presso l’azienda Primo Sole (capofila della Rete per la Terra del Metapontino attivamente impegnata nella produzione in cui sono impiegati i lavoratori che hanno accoglienza alla Casa Betania) viene spostata nelle prossime settimane per permettere la partecipazione del Ministro Bellanova in questi giorni impegnata in delicati passaggi istituzionali.
Al termine dell’incontro verrà condivisa una colazione contadina (a base di prodotti Iamme e marchio etico NoCap, offerta dagli agricoltori di Altragricoltura, dai braccianti ospiti della Casa e impegnati nel lavoro, dall’Associazione NoCap e dalle famiglie della Caritas diocesana.