Domenica scorsa nella sala consiliare del Comune di Avigliano, a pochi mesi dalle elezioni amministrative che interesseranno il centro gianturchiano, è partita da LaBasilicataPossibile (LBP) l’iniziativa politica di un’assemblea pubblica aperta alla cittadinanza,
nella quale il movimento – che aveva candidato Valerio Tramutoli alla guida della Regione e poi del Comune di Potenza – si è fatto promotore di uno spazio politico aperto, di discussione e di confronto, rivolto a cittadini liberi, con o senza pregresse esperienze di militanza in ambito sociale o politico, iscritti e non ai partiti, senza preclusioni e senza pregiudizi, con il solo fermo richiamo ai
valori costituzionali, a quelli dell’antifascismo, dell’antirazzismo e a quello della coesione territoriale.
Durante l’assemblea, che ha visto intervenire un pubblico numeroso ed attento, LBP ha evidenziato la profonda crisi in cui versa la cittadina aviglianese, una volta riferimento culturale e politico per l’intero territorio circostante, senza porsi come obbiettivo la mera individuazione di colpe e responsabilità individuali (che sono peraltro evidenti a tutti ed a ciascuno) per provare ad
avviare un corso nuovo del modo di fare politica per progettare insieme il futuro di Avigliano.
LBP non intende per questo favorire la costituzione di alleanze raccogliticce ed eterogenee, che facciano leva sullo spauracchio (peraltro particolarmente di moda di questi tempi) dell’avversario politico di turno, per riproporre la solita minestra e i soliti metodi di costruzione del consenso attorno alle solite facce e a nessuna credibile proposta di cambiamento.
I contributi dei cittadini che si sono iscritti a parlare hanno individuato criticità legate al degrado ambientale (a partire dalla proliferazione incontrollata degli impianti mini-eolici e delle concessioni petrolifere che incombono sul territorio comunale), al declino politico-culturale, alla difficile mobilità urbana ed extraurbana, alla mancata programmazione urbanistica del territorio
comunale, alle criticità della raccolta differenziata, allo smarrimento del senso di comunità e, soprattutto, alla mancanza di una visione di lungo periodo in grado di riconoscere i problemi (a cominciare dal lavoro) e di immaginare soluzioni.
I videomessaggi inviati da due giovani professioniste aviglianesi (una da Innsbruck e l’altra da Roma) hanno evidenziato la frustrante condizione dei nostri ragazzi costretti, nel colpevole disinteresse della politica, ad andar via per realizzare le loro aspirazioni, ma anche pronti a tornare
per dare il loro contributo se solo si creassero le condizioni per valorizzarne competenze e capacità.
Il gruppo locale di LBT ha, infine, avviato dei tavoli di approfondimento tematici sulle macro-aree di interesse finora individuate quali:
1. Persone, bisogni e stato sociale;
2. Gestione della risorsa ambientale;
3. Urbanistica e sviluppo del territorio;
4. Partecipazione, trasparenza e organizzazione amministrativa;
5. Valorizzazione dei patrimoni culturali materiali ed immateriali
Valerio Tramutoli, cui sono state affidate le conclusioni, dopo aver evidenziato le straordinarie potenzialità di Avigliano (una forte identità culturale ricca anche di prodotti e attività artigianali uniche, un territorio vasto e variegato con straordinarie emergenze naturali e culturali, infrastrutture di collegamento a Potenza e ai paesi vicini, un associazionismo consolidato che può farsi comunità, etc.,) ha richiamato tutti alla partecipazione ed alla responsabilità di un impegno diretto. Infatti, da una politica che ha smarrito il senso stesso della sua funzione per mettersi al servizio solo di improbabili carriere individuali, sarà ben difficile attendersi – anche solo il tentativo
– di superare in avanti i drammatici problemi di Avigliano e in particolare dei suoi giovani che prima o poi, a tutti noi, chiederanno conto.