Le segreterie territoriali di Matera dei sindacati del Pubblico impiego dell’Agenzia delle Entrate, Cgil Fp, Cisl Fp, UILpa, Confsal Unsa, Flp e Confintesa entrate Funzione Pubblica in una nota annunciano l’assemblea di tutto il personale degli uffici dell’Agenzia delle Entrate della provincia di Matera nella giornata di giovedì 23 gennaio 2020 dalle 10 alle 12. Di seguito la nota integrale inviata dai sindacati al personale dipendente dell’Agenzia delle Entrate di Matera e le motivazioni di questa manifestazione.
Si comunica, ai sensi dell’art. 2 del CCNQ del 7.08.98, l’indizione di una assemblea di tutto il personale degli uffici dell’Agenzia delle Entrate della provincia di Matera, presso la sede di piazza Matteotti, 18 Matera e le sedi di Pisticci e Policoro, il 23 gennaio dalle
10.00 alle 12 con il seguente ordine del giorno:
Vertenza unitaria delle OO.SS* nazionali a fronte, tra le altre, delle seguenti criticità: Assenza totale, ad oggi, di risorse del salario accessorio per gli anni 2018 e 2019;
Permanenza del vincolo normativo del tetto massimo che può raggiungere il Fondo del salario accessorio. Confermati i tagli annuali di risorse pari a circa 50-60 mln malgrado gli impegni assunti dall ‘Autorità politica;
Grave carenza di personale (4500 unità in meno solo negli ultimi due anni);
Mancato avvio della procedura di passaggio d’area esclusivamente riservato ai colleghi (sulla base del D.Lgs. n.75/2017).
Deficit organizzativo e mancato reperimento di fondi propri dell’Agenzía per istituire e remunerare P.O. e Incarichi di Responsabilità ex artt. 17 e 18 CCNI.
Pertanto si chiede:
l’utilizzo degli spazi del front office e la chiusura dei servizi aperti al pubblico al fine di consentire a tutti i lavoratori la partecipazione e non arrecare disagio all’utenza;
di portare a conoscenza di tutto il personale l’indetta assemblea.
Oggetto della vertenza delle lavoratrici e dei lavoratori dell’agenzia delle entrate
Con la vertenza in atto, le scriventi OO.SS. unitariamente mirano a denunciare e risolvere le numerosi criticità che si riflettono negativamente sul quotidiano lavorativo delle lavoratrici e dei lavoratori, sulla efficiente organizzazione degli Uffici dell’Agenzia delle Entrate con ripercussioni assolutamente negative sulle strategiche attività istituzionali inerenti la lotta all’evasione e sui servizi ai cittadini.
Si riportano le principali criticità oggetto della vertenza:
• Assenza totale di risorse del salario accessorio per gli anni 2018 e 2019. Sebbene tutti gli obiettivi relativi alle annualità sono stati pienamente raggiunti neanche un centesimo è stato riversato per la contrattazione del FPSRUP.
• Permanenza del vincolo normativo del tetto massimo che può raggiungere il Fondo del salario accessorio. Confermati i forti tagli annuali di risorse pari a circa 50-60 mln. Aggravati dal fatto che, diversamente dagli ultimi anni e malgrado gli impegni assunti dal Governo, nessun emendamento alla legge di bilancio ha consentito il recupero, seppur parziale, dei tagli.
• Drammatica carenza di personale (4500 unità in meno solo negli ultimi due anni) che non possono essere compensati dalla previsione di alcune centinaia di assunzioni che, peraltro, non avverranno se non a fine 2020 o negli anni futuri.
• Carichi di lavoro esorbitanti che non tengono conto della forte riduzione di personale ma che anzi incrementano per il 2020 il budget degli ultimi due anni.
• Assenza di sviluppo di carriera e professionale. Ne è esempio l’impegno non ancora mantenuto dall’Agenzia di concretizzare un passaggio di Area esclusivamente riservato ai colleghi (sulla base del D.Lgs. n.75/2017).
• Sulla “macchina fiscale” nel suo complesso: assoluta disattenzione da parte dell’autorità politica ed assenza di visione strategica dei vertici dell’Agenzia degli ultimi anni che ha destrutturato l’organizzazione degli Uffici e della sua governance. I freddi dati che dimostrano tutto ciò: 1. Assenza del Direttore dell’Agenzia; 2. Assenza ed inoperatività del Comitato di Gestione (con relativa paralisi delle decisioni di vertice); 3. Almeno quattro Direzioni Regionali senza vertice (ad interim); 4. Più del 30% degli Uffici operativi (Direzioni Provinciali) senza Direttori; 5. Dirigenza ridotta a poche unità ed incapacità di espletare legittimamente concorsi per assumerli; 6. Circa 1.500 P.O.E.R. appena istituite e già sotto il giudizio di legittimità della Corte Costituzionale; 7. Risorse insufficienti per remunerare e prevedere l’esistenza delle P.O. e Incarichi di Responsabilità ex artt. 17 e 18 CCNI. E molto altro…