Il Siti, Sindacato Italiano per la Tutela dell’Investimento e del risparmio, prende atto delle parole del Relatore alla Camera al decreto per il salvataggio della Popolare di Bari, On. Claudio Mancini, e stigmatizza il fatto che l’orientamento espresso dalla maggioranza sia quello di non riconoscere anche agli azionisti Popolare di Bari, al pari delle Banche del Nord,pur in presenza della evidente massivita’ delle violazioni del TUF, Testo Unico della Finanza, il doveroso accesso, ancorchè in costanza del cosiddetto “salvataggio”, ai risarcimenti di cui al FIR, Fondo Indennizzo Risparmiatori, il cui conto sara’ cosi’ pagato esclusivamente dagli incolpevoli Azionisti.
In tal senso, l’unica vera “leggenda metropolitana”, per usare le parole del relatore, e’ che la procedura di salvataggio, di cui al decreto 142 del 16 Dicembre 2019, dia, come dallo stesso dichiarato al TGR, “ …un valore alle quote dei soci “,quando invece, se sara’ confermata la necessita’ e la portata del prospettato Aumento di Capitale, l’unica reale prospettiva per le migliaia di azionisti defraudati sara’ quella di trovarsi a dover fronteggiare e contabilizzare a breve, senza alcun paracadute, una gravissima perdita in conto capitale.
Per questo motivo il Siti rinnova l’invito agli Azionisti della Banca Popolare di Bari ad attivarsi per far emergere le violazioni massive avvenute nel collocamento al pubblico delle azioni firmando la Petizione per la estensione dei rimedi FIR ( pur in costanza del salvataggio della Banca ), anche agli azionisti Popolare di Bari, e per agire per il risarcimento del danno, previa Costituzione di Parte civile nei Procedimenti Penali contro i responsabili del dissesto, aderendo alle iniziative approntate dal Siti, raggiungibili all’indirizzo www.sindacatositi.it .