Riunione lucana per il Consiglio Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier: il primo febbraio il “governo” dell’AIS si riunirà a Melfi, nella Sala degli stemmi del Palazzo del Vescovado, per il consueto incontro istituzionale. Una trasferta che rappresenta una delle poche eccezioni, poiché il Consiglio si riunisce al di fuori della sede istituzionale solo in occasione dei Congressi o di eventi di portata nazionale come il Vinitaly.
A motivare la trasferta dei sommelier provenienti da tutta Italia l’invito ricevuto dal Consorzio di Tutela Aglianico del Vulture che, in una due giorni dedicata al racconto del territorio attraverso il vino, ha voluto l’AIS come partner e interlocutore privilegiato. La riunione del Consiglio, infatti, sarà solo il primo atto della trasferta in terra lucana: il presidente AIS, Antonello Maietta, e il presidente dell’AIS Basilicata, Eugenio Tropeano, saranno tra gli ospiti del Talk Show dedicato all’analisi delle strategie necessarie per sostenere e rafforzare il legame tra mercato enoico e promozione del territorio. Sul palco, Maietta e Tropeano affiancheranno il presidente del Consorzio, Francesco Perillo, e l’assessore Regionale all’Agricoltura, Francesco Fanelli, e con il contributo della platea dei presidenti regionali e degli altri membri del Consiglio nazionale AIS, affronteranno il tema della promozione del territorio e dei prodotti che lo rappresentano.
Riflettori accesi, quindi, sull’enoturismo, affermatosi ormai come preziosa risorsa di sostegno all’economia del territorio italiano e regionale, e sul ruolo fondamentale del sommelier come figura professionale che meglio si adatta alle nuove esigenze delle aziende vitivinicole.
“In più di cinquanta anni di attività – spiega Tropeano – l’AIS ha ribadito e sostenuto l’importanza del ruolo del sommelier come “interprete” di un territorio, perché essere un sommelier non vuol dire solo degustare un vino e valutarne sapori e profumi. Essere un sommelier è soprattutto raccontare il territorio che è racchiuso in ogni sorso di quel vino. È come comporre un mosaico, fatto sì di prodotti, ma soprattutto di storie e di uomini, che rappresentano la vera risorsa di un territorio”.