Alle prime ore di questa mattina nel quartiere Scampia di Napoli i Carabinieri del Comando Provinciale di Matera hanno dato esecuzione a un provvedimento restrittivo disposto dall’Autorità giudiziaria di Matera nei confronti di Emmanuele Vitulli, pregiudicato nato a Napoli il 20 dicembre 1990, per truffa ai danni di donna materana di 84 anni. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Matera.
I particolari sono stati illustrati nel Comando Provinciale dei Carabinieri di Matera dal Procuratore della Repubblica, Pietro Argentino in sala con il Comandante del Comando provinciale dei Carabinieri di Matera, Samuele Sighinolfi e il comandante della Stazione dei Carabinieri di Matera, il capitano Giuseppe Ianniello.
L’attività investigativa condotta dai militari della Sezione Operativa della Compagnia di Matera, nata in seguito al verificarsi negli ultimi mesi di alcuni episodi di raggiri ai danni di persone anziane nella provincia di Matera, ha permesso di individuare uno dei responsabili di una truffa consumata ai danni di una donna materana di 84 anni. In particolare il truffatore con la complicità di altre persone, allo stato non ancora identificate, il 18 ottobre scorso si è recato a Matera, presso l’abitazione dell’anziana donna, che era stata preventivamente contattata telefonicamente da uno sconosciuto, qualificatosi come avvocato del figlio, sedicente avvocato Vizziello, che le aveva riferito falsamente che il figlio era stato coinvolto in un incidente stradale con la moto e che al fine di fargli evitare spiacevoli conseguenze legali avrebbe dovuto consegnare la somma di 7 mila euro a titolo di cauzione ad una persona di fiducia, che di lì a poco sarebbe passata per il ritiro. All’anziana donna, che a tale richiesta aveva risposto il finto avvocato Vizziello di non avere in casa denaro contante, le veniva richiesto di racimolare tutti i monili in oro che aveva in casa. Successivamente il ventinovenne napoletano si era presentato presso l’abitazione della vittima e si era fatto consegnare tutti i gioielli preziosi che nel frattempo la signora aveva raccolto. La signora si era accorta di essere stata raggirata solo dopo che il ragazzo si era allontanato dalla casa, poichè, dopo essere riuscita a contattare il figlio, aveva appreso dallo stesso che non era rimasto coinvolto in alcun incidente stradale e che stava bene. Riguardo al modus operandi utilizzato dai truffatori, è da evidenziare il fatto che il “telefonista”, ovvero colui che aveva contattato la donna, al fine di impedirle di telefonare ai prossimi congiunti o comunque di chiedere eventuali interventi da parte delle forze di polizia, dopo che la vittima aveva terminato la conversazione telefonica, aveva tenuto la chiamata ancora attiva, in modo da mantenere occupata la linea telefonica, per almeno 45 minuti. Prima di contattare la signora di 84 anni il telefonista nell’arco di due ore aveva provato a contattare e quindi truffare altri 55 numeri fissi di Matera, scegliendo tra l’elenco “Pagine bianche” nomi desueti per individuare persone anziane da truffare. Le indagini hanno permesso di appurare che il ventinovenne napoletano nella giornata del 18 ottobre scorso si era recato a Matera a bordo di una Dacia Sandero che in seguito ad approfondimenti investigativi è risultata essere intestata ad un suo parente, ventiduenne di Napoli, e che lo stesso veicolo era coperto da una polizza assicurativa RCA, irregolare, attivata online da un soggetto di 39 anni di Napoli, mediate l’utilizzo di documenti falsi e di dati inerenti un autocaravan di proprietà di un uomo di 69 anni della provincia di Venezia, all’oscuro di tutto. Le intercettazioni telefoniche effettuate sulle utenze di Emmanuele Vitulli hanno evidenziato che il pregiudicato utilizzava anche una scheda intestata a suo padre Francesco Paolo. Ed è stato proprio questo l’indizio che ha permesso agli investigatori di individuare il responsabile della truffa nei confronti della signora anziana di Matera e di un’altra truffa messa a segno il 28 ottobre scorso a Corato.
Alla luce degli elementi di prova emersi, anche i due giovani di 22 e 39 anni sono stati deferiti in stato di libertà all’autorità giudiziaria per concorso nei reati di falso ideologico e materiale. Le indagini sono state coordinate dal Procuratore della Repubblica di Matera, Pietro Argentino e dal Pm Rosaria Maria De Fraia mentre i provvedimenti cautelari sono stati emessi dal Gip Angela Rosa Nettis.
Michele Capolupo
La foto della conferenza stampa e la foto di Emmanuele Vitulli (foto www.SassiLive.it)