“Determina rammarico il dover leggere sui quotidiani locali notizie come quella pubblicata recentemente sulla presenza di siringhe nel parco giochi di Agna. In quanto genitore prima che politico non deve passare inosservato il rischio corso da tanti bambini che ignari si recano nel parco semplicemente e innocentemente per giocare”. Lo sostiene il consigliere regionale di Basilicata positiva Piergiorgio Quarto che aggiunge: “La totale incuria alla quale sono abbandonati moltissimi spazi verdi comunali a Matera costituisce purtroppo la regola. Strutture che nel corso degli anni passati sono state oggetto di ingenti investimenti pubblici sono abbandonate inspiegabilmente al loro destino. Luoghi di ritrovo importanti collocati anche nel centro cittadino sono privi di dovuta custodia, spesso sottoposti alle barbarie del vandalo di turno diventano inservibili, completamente inutilizzabili per la loro finalità primaria, costituire un dovuto luogo di svago per i bambini ed anziani invasi dal cemento urbano”. “Onestamente – continua – questa situazione non può più essere accettata a cuor leggero dai cittadini vessati da oneri fiscali sempre più rigidi che vorrebbero giustamente poter vedere i risultati effettivi di tante tasse pagate. I molteplici gridi di allarme sono rimasti lettera morta, tanto che il degrado è diventato regola, cronica carenza, insuperata dalle quotidiane denunce perduranti nel tempo. Ebbene ogni cittadino in primis i bambini hanno il diritto ad una corretta gestione del verde pubblico che non deve in alcun modo trasformarsi in un grave rischio per la salute di nessuno. Vaste zone dominate dalla vegetazione incolta abbandonate al loro destino non costituiscono affatto un bel biglietto da visita per una città che vive oggi e ci si augura ancor di più negli anni futuri di turismo e cultura”. “La problematica rapportata una volta denunciata – prosegue Quarto – deve ricevere le dovute prospettive risolutorie dall’autorità comunale che non può continuare a rimanere inerme e passiva accampando la rituale scusante della mancanza di risorse adeguate. L’aspetto paradossale della vicenda è che molti capitali sono stati spesi per attrezzare aree verdi, aumentate a dismisura in città, ma dimenticate repentinamente e sistematicamente prive di attenzioni e di cure indispensabili per il loro mantenimento. Risulta totalmente assente una programmazione riguardante la gestione delle aree stesse, latitano infatti da sempre i bandi per la gestione strumento procedurale propedeutico per l’utilizzo funzionale delle zone verdi considerate. Riappropriarsi di questi spazi deve essere il giusto obiettivo da perseguire in tempi rapidi, dando un giusto senso alle risorse spesso anche ingenti utilizzate per la loro realizzazione. Occorre da parte della giunta comunale un cambio di marcia significativo, il persistere nel ritardare gli interventi necessari costituisce solo un ulteriore aggravio di risorse da impiegare per interventi tardivi con inspiegabile penalizzazione per l’intera collettività”. “In altre realtà europee vedi soprattutto nel Nord del vecchio continente – conclude – molti problemi sono stati risolti affidando le aree a soggetti privati spesso anche commercianti del quartiere che gestiscono le stesse gratuitamente avvalendosi di corposi sgravi fiscali, sarebbe questa un’idea da analizzare e da non scartare apriori. Concludo rivolgendo un appello, come cittadino, come agricoltore, amante della natura affinchè i prossimi amministratori della nostra città siano più sensibili alle istanze ambientali e che determinino migliori condizioni di vivibilità negli spazi verdi presenti, dimostrando la dovuta attenzione alle giuste esigenze soprattutto di bambini ed anziani”.