Giovedì 30 gennaio all’interno dell’Hospice “Il Mandorlo” di Viggiano si è svolto un incontro con i medici di Medicina Generale operanti nel territorio dell’ASP in Val D’Agri, organizzato da Fondazione ANT e dall’Azienda Sanitaria di Potenza.
Il Family Hospice “Il Mandorlo” è una struttura sanitaria residenziale, un luogo di accoglienza e ricovero, confortevole e familiare, di pazienti adulti prevalentemente oncologici, per i quali non è più possibile, anche temporaneamente, svolgere una adeguata assistenza a domicilio e che richiedono cura specialistica palliativa continuativa in regime di ricovero.
La struttura di Viggiano, attraverso ANT, fornisce al territorio della Val D’Agri prestazioni di tipo medico, infermieristico, di recupero funzionale, di assistenza psicologica ed igienico-sanitaria.
Lo staff è composto da cinque medici, sei infermieri, sei OSS, un terapista della riabilitazione, uno psicologo e un assistente sociale, oltre un nutrito gruppo di volontari ANT, adeguatamente formati, che si occupano dell’accoglienza e assistenza ai pazienti e alle famiglie attraverso attività relazionali e occupazionali.
L’ammissione dei pazienti in Hospice è valutata di volta in volta dalla ASP insieme al medico referente della struttura e al medico di famiglia, con i quali viene elaborato il Piano Individuale di Trattamento.
A distanza di circa sette mesi dall’apertura della struttura, i responsabili del progetto di sperimentazione gestionale dell’Hospice di Viggiano hanno voluto condividere con i medici del territorio non solo i risultati sin qui raggiunti, ma soprattutto l’intenzione di creare un percorso sinergico comune per aggiungere valore ed efficienza ai processi di cura.
Nell’introdurre l’incontro, Antonio Imbrogno, Delegato di Fondazione ANT Basilicata e Responsabile per ANT del Progetto Hospice “Il Mandorlo”, ha ribadito la preziosità della collaborazione tra ANT e ASP,sottolineando l’importanza di fare sinergia con tutto il territorio e con i medici di famiglia, all’insegna di un approccio che privilegia il fare e il fare bene.
Gianvito Corona, Direttore dell’Unità di Oncologia Critica Territoriale, Cure Domiciliari e Palliative dell’ASP di Potenza ha sottolineato che, grazie anche all’introduzione di interRAI, un sistema innovativo di valutazione multidimensionale dei pazienti che coinvolge tutti gli attori del processo di cura, implementato sin dall’apertura nella struttura, l’Hospice Il Mandorlo ha da subito risposto ad una domanda importante del territorio della Val D’Agri, evidenziando una sinergia assoluta tra ASP e ANT e assicurando una costruttiva collaborazione tra il servizio di cure domiciliari (ADI) e l’Hospice, quale presupposto irrinunciabile per una efficace presa in carico e gestione del paziente.
Gianluca Ronga, Direttore Sanitario dell’Hospice, dopo aver espresso soddisfazione per i risultati raggiunti nei primi mesi di lavoro della struttura (circa 50 i pazienti assistiti, provenienti da tutto il territorio della Val D’Agri, con una copertura dei posti letto disponibili di oltre il 70%), ha evidenziato il ruolo chiave dei Medici di Medicina Generale che rappresentano – ha dichiaratoRonga – i “Case Manager” dei pazienti, il riferimento più importante per individuare gli interventi necessari per soddisfare le necessità dei pazienti e delle loro famiglie.
Grande soddisfazione è stata espressa dai tanti Medici di Famiglia della Val D’Agri che hanno voluto partecipare l’incontro, con il chiaro intento di essere parte della costruzione di un percorso valoriale comune per assicurare al territorio della Val D’Agri e ai suoi cittadini il massimo livello di Assistenza e di Cura.