Pio Abiusi per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità in una nota esprime alcune riflessioni dopo l’incontro promosso in Regione nel pomeriggio per la raccolta rifiuti del Sub Ambito 1 con l’assessore regionale Rosa, i consiglieri Acito e Vizziello e i responsabili dei Comuni di Matera, Bernalda, Ferrandina, Irsina e Tricarico, di Egrib e CNS. Di seguito la nota integrale.
I sindaci del Sub-ambito 1 vanno a Canossa
E’ passato poco più di un mese da quando con una nota titolata “il brutto anatroccolo” ci si riferiva all’Acta di Pz che è divenuto un cigno ed affermavamo che” l’attuale amministrazione regionale ha posto attenzione alle criticità di Matera e l’assessore Rosa dapprima con sua nota del 26 Luglio scorso chiese al Sindaco di Matera di relazionare, con la dovuta urgenza, sullo stato dell’arte; la cosa “puntualmente” non è accaduta e poi il 6 settembre scorso chiese “una verifica tecnico-giuridica per il commissariamento della gestione associata del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani per il sub ambito 1” e convocò una riunione presso l’assessorato, l’allegra brigata dei sindaci avendo una agenda fittissima di impegni da tempo programmati ed indifferibili fu nella impossibilità a partecipare alla riunione. Oggi la raccolta differenziata e partita! I rifiuti di Matera con codice CER 20 03 01 “Rifiuti urbani non differenziati” vengono inviati ad impianto di trattamento meccanico fuori provincia. Vedremo i futuri sviluppi di una situazione che appare paradossale.” Non c’era bisogno della zingara per indovinare il futuro oggi i Sindaci del sub -ambito 1 sono andati a Canossa ed hanno chiesto udienza. La Regione nella sua espressione politica e tecnica ha ascoltato le richieste : La raccolta differenziata non parte perchè il rifiuto non va in discarica! In poche parole facciamo un salto indietro di molti anni e rimettiamo i rifiuti tal quale in discarica e questa la si vorrebbe chiamare raccolta differenziata? Totò avrebbe detto: Ma mi faccia il piacere! Ed in effetti questa è la risposta che a livello regionale c’è stata. CNS ha firmato un contratto e se qualcuno intravedeva una riapertura dei termini economici così come avvenne il 31/12/2013 e che la Corte dei Conti ha censurato per € 1.431.201,77 è stato un errore di valutazione: non c’è trippa per gatti! La proposta di rimettere in funzione il tritovagliatore e trasformare quel rifiuto non differenziato in secco ed umido stabilizzato con i codici CER di competenza ed in ottemperanza all’AIA concessa lo scorso anno ed avviare, poi, quei rifiuti agli impianti fuori regione che Cosp Tecno Service Soc. Coop.,, partner aderente alla società consortile, gestisce è sensato. Non c’è nulla da spiegare è tutto chiaro!