Il Comune di Melfi ha adottato in Consiglio comunale il nuovo Regolamento Urbanistico. Dopo aver approvato nei mesi scorsi il Piano di Protezione Civile, il Piano Colore e il Bando Melfi 2.0, è stato aggiunto un altro, importante tassello, atteso dai cittadini da oltre 20 anni.“Questo dimostra” ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica e alle Attività produttive, Vincenzo Bufano (PD) “la direzione che l’Amministrazione comunale sta imprimendo in questi mesi e la visione di città futura che la maggioranza di centrosinistra possiede”. Trale azioni salienti del nuovo Regolamento Urbanistico:
• limitare al massimo il consumo di suolo e sospendere l’ulteriore espansione edilizia;
• incentivare le azioni di rigenerazione;
• invertire il processo di depauperamento del centro storico, puntando sul recupero della residenzialità, del decoro e del recupero delle facciate e di tutti gli elementi architettonici;
• incentivare attraverso ristrutturazioni, accorpamenti ecc. la riqualificazione degli edifici;
• riqualificare le unità abitative abbandonate;
• riqualificare gli spazi pubblici e le aree verdi.
“Il provvedimento” ha dichiarato Bufano “sposa concetti essenziali per il benessere della comunità, che nella città si identifica. Si tratta innanzitutto di ricucire gli strappi causati dalla precedente espansione urbanistica, introducendo azioni di recupero, riqualificazione e potenziamento dell’esistente”.
Si introduce anche un Manuale di Restauro, che riguarda, per il centro storico, la salvaguardia dei materiali e degli elementi decorativi, il trattamento delle facciate e dei relativi colori, gli spazi esterni di pertinenza (orti e giardini), nonché specifica le norme di intervento relative alle tipologie edilizie. I lavori programmati esalteranno ulteriormente la bellezza storico-artistica del centro e la fruibilità turistica e residenziale.
Sono stati inoltre individuati dieci interventi di demolizione di edifici per consentire il recupero di spazi da convertire in piazze, parcheggi e per migliorare la viabilità; ancora, il cambio di destinazione d’uso da residenziale a ricettivo-alberghiero; la realizzazione di un parcheggio multipiano interrato tra via Vittorio Veneto e vico Sant’Agostino, in prossimità di Porta Troiana; un parcheggio in via Capanne e un’area da riqualificare in prossimità della stazione ferroviaria, attualmente destinata a impianto per la distribuzione di carburanti.
Dopo il Piano Attuativo, per le casette asismichesaranno ammessi: interventi di trasformazione dei manufatti esistenti in organismi edilizi di maggiore dimensione, interventi d’iniziativa privata volti alla ristrutturazione, ampliamento, demolizione e ricostruzione.Previsto, sempre dopo il Piano Attuativo, un intervento di riqualificazione di uno dei quartieri più caratteristici della città, Rione Bagno.
Ancora, la ristrutturazione e il ripristino delle antiche mura, la pavimentazione lastricata che sostituisce quella bituminosa in alcune strade con funzioni pedonali e anche carrabili, il risanamento e la ristrutturazione di cantine e cavità naturali per destinazione terziaria e commerciale.
Un aspetto cruciale riguarda il reinsediamento della edilizia residenziale pubblica sostitutiva degli alloggi ex Ater demoliti nel quartiere Valleverde, mentre per le aree destinate ad attività commerciali e direzionali-ricettive (ex aree BS del Piano Fuzio) è prevista una possibile destinazione residenziale entro il 20% del volume interessato dall’intervento. Per le aree produttive, si confermano le previsioni dei piani attuativi, per i lotti che sono scaduti i termini di legge convenzionali si consente ai piani superiori a quello di terra la trasformazione di destinazione d’uso a residenziale, terziario e ricettivo.
Attenzione particolare alle aree verdi e/o sportive e all’offerta di servizi per la mobilità lenta. Sono state confermate le aree rinvenienti dal vigente PRG al fine di garantire la dotazione minima di standard e sono state integrate con due aree da destinare a interesse generale e sport in contrada Ponticello, un’area a verde pubblico in prossimità del lago D’Araneo e due aree ai margini del centro storico. Questo sistema di attrezzature si affianca a un progetto di viabilità pedonale e ciclabileche sarà di connessione tra la zona storica, quella consolidata e quella di recente formazione. È un sistema che si sviluppa lungo il corso del torrente Melfia connettendo le aree parco, le zone destinate ad attrezzature per poi spingersi, da un lato, fino alla zona Ponticello ove è prevista la realizzazione di un impianto ciclo-sportivo, e dall’altro riconnettendosi al sistema insediativo della zona 167, per chiudersi ad anello fino all’Incoronata.
All’adozione del Regolamento Urbanistico seguirà un periodo di 30 giorni più ulteriori 30 (previsto dalla legge) durante il quale i cittadini potranno presentare osservazioni che verranno successivamente valutate dal Consiglio comunale.
Feb 05