Sanremo 2020 live, dal nostro inviato Emanuele Pecoraro: “Non chiamateli superospiti ma cantanti con album flop in cerca di un rilancio”. Di seguito la nota integrale.
Si allunga in queste ore la lista dei superospiti che parteciperanno non in gara al Festival di Sanremo. In molti casi si tratta di cantanti che devono molto al festival dei fiori ma che rifiutano di concorrere per paura di un confronto con il passato, che non li vedrebbe più sul podio. Nonostante qualche anno fa questo tabù sia stato infranto da Fiorella Mannoia (secondo posto nel 2017 con “Che sia benedetta”) esiste un nutrito parterre di artisti che accetta l’invito di partecipare, su richiesta insistente da parte della casa discografica, per rilanciare un lavoro, uscito qualche mese prima ma con scarsi risultati di vendite.
E’ il caso di Gianna Nannini, mai apparsa in gara nella storia del festival, se non come autrice (sono sue infatti le canzoni “Colpo di fulmine” di Gio’ Di Tonno e Lola Ponce, vincitori nel 2008 e “Musica che resta”, presentata da Il Volo lo scorso anno e classificatasi al terzo posto) ma con tre partecipazioni come superospite negli ultimi cinque anni. Il suo ultimo album “La differenza”, registrato a Nashville negli studi Blackbird di John McBride, ha debuttato al quarto posto in Italia, per scendere rapidamente oltre il 50esimo posto dopo poche settimane.
Stesso discorso per Biagio Antonacci che, con “Chiaramente visibili dallo spazio”, ha debuttato a fine novembre al terzo posto per precipitare velocemente in fondo alla classifica. Antonacci il palco dell’Ariston lo conosce bene, avendo proprio qui mosso i suoi primi passi nel 1988 con “Voglio vivere in un attimo” e tornato nel 1993 con “Non so più a chi credere”, classificatasi all’ottavo posto nella sezione Campioni, ma non si contano più le numerose partecipazioni fuori concorso al festival in qualità di ospite.
Questa sera, oltre alla reunion dei Ricchi e Poveri, salirà sul palco Zucchero, anche lui per presentare un medley di successi e brani dal suo ultimo lavoro “D.O.C.”. Le sue quattro volte in gara sono, rispettivamente, nel 1982 con “Una notte che vola via”, con la quale giunse penultimo in gara davanti a “Vado al massimo di Vasco Rossi, nel 1983 con il brano “Nuvola”, che giunse in finale ma che non ebbe successo, nel 1985 con “Donne”, classificatasi penultima con The Randy Jackson Band e nel 1986 “Canzone triste”, nuovamente penultima davanti a “Canzoni alla radio” degli Stadio. Al festival Zucchero Sugar Fornaciari è tornato spesso negli anni duemila ma spesso per supportare in gara la figlia Irene, la cui fortuna non ha arriso mai a Sanremo.
La lista degli album flop prosegue con Gigi D’Alessio che il 18 ottobre scorso ha dato alle stampe il poco fortunato album “Noi due”. Brucia probabilmente al celebre cantante partenopeo la sconfitta del 2017, quando il suo brano “La prima stella” non giunse nemmeno in finale ma nel carnet delle sue partecipazioni in gara se ne contano altre quattro: nel 2000 con “Non dirgli mai”, che riproporrà proprio stasera sul palco, nel 2001 con “Tu che ne sai”, nel 2005 con “L’amore che non c’è” e nel 2012, addirittura in coppia con Loredana Bertè, con “Respirare”.
Ieri sera hanno composto anche il cast della prima serata Emma (all’attivo un secondo posto nel 2011 con “Arriverà” con i Modà, nel 2012 vincitrice con “Non è l’inferno” e co conduttrice, in coppia con Arisa, nel 2015 nel primo Sanremo, targato Carlo Conti). Oltre ad un medley di successi, Emma ha interpretato “Stupida allegria”, tratto dal suo recente album “Fortuna”, primo in classifica nella prima settimana di uscita ma di cui ora si sono perse completamente le tracce.
Discorso a parte meritano Massimo Ranieri, Al Bano e Romina Power, Johnny Dorelli e i Ricchi e Poveri, lontani anni luce da chart e classifiche di vendita ma presenti nell’immaginario collettivo di una rassegna che li ha visti spesso in gara e con brani di grandissimo successo. Per tutti gli altri occorrerebbero solo un briciolo di coraggio in più e di rispetto verso colleghi come Michele Zarrillo, Marco Masini, Irene Grandi e, soprattutto, Rita Pavone che hanno accettato quest’anno di rimettersi in gioco contro un cast di emeriti “signor nessuno” che non si comprende ancora bene a quale titolo siano in gara!