Achille Lauro continua a stupire. Per la serata dei duetti in cui canta il successo “Gli uomini non cambiano” di Mia Martini in coppia con Annalisa il cantautore romano per il quale lavora il manager materano Angelo Calculli fa un tuffo negli anni Ottanta per rievocare Ziggy Stardust, uno dei tanti alterego di David Bowie, uno dei personaggi più iconici della scena pop e rock mondiale.
“Ziggy Stardust – ha ricordato Achille Lauro – è anima ribelle, simbolo di assoluta libertà artistica espressiva e sessuale e di una mascolinità non tossica”.
Dopo aver rappresentato per il suo brano in gara “Me ne frego” la celebre scena attribuita a Giotto in una delle Storie di San Francesco della Basilica Superiore di Assisi, il momento più rivoluzionario della sua storia, in cui il Santo si è spogliato dei propri abiti e di ogni bene materiale per votare la sua vita alla religione e alla solidarietà, Achille Lauro si è fidato ancora una volta di Nick Cerioni, l’uomo del team creativo che sta curando la sua immagine per Sanremo, anticipando alcuni momenti che saranno poi presentati nel tour dal vivo del cantautore romano. Questa volta niente mantello e niente messaggi pauperisti, nessun eccesso se non nel trucco che è una mascherina di ombretto luminescente turchese in tinta con lo smalto delle unghie, sopra alle guance spolverate di fard. Sorprende la parrucca pel di carota, molto curata. Per Achille Lauro un look gender fluid, sempre firmato Gucci. Sul palco dell’Ariston si presenta con un completo di raso verde smeraldo, con dettagli personalizzati. Molto bello il doppiopetto di raso verde bambù, la camicia candida e la cravatta over di Gucci. Un look da vera star. Ricercato anche il lavoro di hairstyling e make-up: una parrucca realizzata ad hoc per l’esibizione e un make-up ispirato a quello di Ziggy Stardust e al trucco glam rock dell’epoca. Per omaggiare l’esibizione, una tavola di Lauro-Ziggy Stardust è stata realizzata da Riccardo Atzeni, illustratore e animatore 2D attualmente al lavoro su un’opera di Panini Comics che proprio nel 2020 ha lanciato un progetto internazionale sul Duca Bianco.
Chi è Ziggy Stardust
Ziggy Stardust è uno degli alter ego di David Bowie, superstar protagonista dell’omonimo brano nell’album The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars del 1972. Pare che il nome Stardust fosse stato ispirato dall’artista texano Legendary Stardust Cowboy, ritenuto l’inventore del genere psychobilly. Ma nella supestar Ziggy si trovano ‘schegge’ anche di Jimi Hendrix, mentre quel “he was the nazz” lascia suggerire l’abbreviazione di Nazareno. Unito a “leper messiah” (“messia lebbroso”) conferisce al personaggio un ruolo messianico. Per quanto concerne il verso “making love with his ego” (“facendo l’amore col proprio ego”), c’è chi vede un omaggio a Jim Morrison e Mick Jagge. Altri ancora identificano Ziggy col cantante Marc Bolan, mentre i ‘Weird’ e ‘Gilly’ del testo vengono accostati a Trevor Bolder e Mick Woodmansey. La verità è che Ziggy Stardust non ha contorni precisi, non è definibile. Incarna semplicemente una serie di archetipi rock che lo consegnano a una dimensione quasi ultraterrena.
La fotogallery dedicata alla performance di Achille Lauro a Sanremo 2020 e uno scatto con il manager materano Angelo Calculli, lo stylist Nick Cerioni e Achille Lauro