E’ ripartito nel pomeriggio nella sala conferenze di Palazzo Viceconte in via San Potito nei Sassi di Matera il nuovo ciclo di conferenze “Europa economica in Matera Capitale della Cultura 2019”, organizzato dalla Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM), a cura di Margareta Berg, imprenditrice da anni radicata a Matera. L’interesse riscontrato per la prima stagione di incontri ha spinto la FEEM a promuovere per tutto il 2020 nuovi momenti di confronto. L’obiettivo è continuare il percorso di riflessione, iniziato lo scorso anno, su tematiche economiche che riguardano l’Europa e l’Italia con il supporto di esperti, accademici, economisti, sociologi e imprenditori di caratura internazionale e nazionale, cercando anche di far emergere indicazioni utili al rilancio dell’economia lucana.
Al primo incontro, coordinato da Eugenio Occorsio, editorialista del quotidiano La Repubblica e del settimanale L’Espresso, hanno partecipato Giulio Sapelli, consigliere di amministrazione della Fondazione Eni Enrico Mattei, economista, storico e accademico, e Giulio Tremonti, politico e accademico, già Ministro dell’Economia e Finanze nei governi Berlusconi.
Durante il dibattito è stata esaminata la complessa situazione economica italiana, ricercando le cause dell’attuale fase di stagnazione prolungata in cui il Paese si trova da tempo. Sono stati analizzati quali sono le priorità che il governo italiano dovrà affrontare nei prossimi mesi per cercare un rilancio; le ragioni che hanno portato il debito pubblico italiano alle stelle; le motivazioni che bloccano il rilancio degli investimenti per le infrastrutture nonostante il decreto Sblocca-cantieri; le leve che fanno oscillare il sistema bancario tra momenti di rassicurazione e improvvise crisi.
Di seguito l’intervista rilasciata da Giulio Tremonti per SassiLive.
Qual è lo stato di salute dell’Europa economica oggi? “L’Europa è molto colpita negativamente dall’uscita della Gran Bretagna. Uno può dire gli inglesi fanno gli inglesi, noi siamo comunque Europa. Non è vero perchè l’Europa era ed è ancora la proiezione sul mondo, la proiezione sui mari. Persa l’Inghilterra noi non abbiamo più i mari. Ti dicono a Bruxelles che abbiamo i Balcani ma io dico che i Balcani portano sfiga all’Europa. I mari sono fondamentali in un conflitto evidente tra gli Stati Uniti d’America e la Cina. L’Europa è in mezzo. Ti dicono in Europa che noi siamo comunque in mezzo al tavolo, ma ci sono due modi per stare al tavolo, come commensali e come pietanza scritta sul menu. E’ evidente che l’uscita dall’Europa della Gran Bretagna è un danno per l’Unione Europea, in termini geopolitici non è stata una cosa buona per l’Europa.
Cosa ne pensa invece del valore che assume l’Italia in ambito europeo dal punto di vista politico ed economico? “Lei guardi la foto dei padri del Trattato di Roma del 1957, è una foto in bianco e nero ma sono degli uomini, che hanno fatto la guerra, sono stati in prigione, hanno topizzato biblioteche e hanno fatto l’Europa e il mercato ai tempi. Guardi una family foto di adesso, è a coloro ma sembra una banda di scappati di casa”.
Michele Capolupo
La fotogallery dell’incontro con Giulio Sapelli e Giulio Tremonti (foto www.SassiLive.it)