Prima San Francesco, poi Ziggy Stardust, uno degli alterego di David Bowie, quindi la Marchesa Luisa Casati Stampa e per il gran finale ecco la regina Elisabetta I Tudor: un santo, una star del glam rock, una mecenate di fine ‘800 definita “opera d’arte vivente” e una regina.
Achille Lauro conclude in bellezza la sua seconda esperienza da big al Festival di Sanremo e interpreta la sua canzone “Me ne frego” con una serie di performance teatrali destinate a far discutere ancora a lungo critica e pubblico.
Il cantautore romano, nel quale ha creduto il manager materano Angelo Calculli, ha esaltato al festival delle canzone italiana una serie di personaggi, icone e simboli della storia indossando i costumi Gucci ideati dallo stylist Nick Cerioni.
Nella classifica finale il brano “Me ne frego” di Achille Lauro si è piazzato all’ottavo posto su 23 concorrenti in gara.
Il manager “visionario” materano Angelo Calculli, il primo a credere due anni e mezzo fa nel cambio di rotta dal punto di vista artistico del cantautore romano Achille Lauro, traccia il bilancio del Sanremo 2020 del suo “pupillo”: “Me ne frego è un inno alla libertà, ma non alla libertà anarchica e senza regole. La libertà di essere quello che ci si sente di essere, senza doversi omologare a tutti i costi e senza temere di essere oggetto di giudizi di finti ben pensanti. Fregatevene ragazzi di quella chiusura provinciale di cui la nostra città è pregna. Siate liberi nel pensare, nel fare, nel creare, nel vivere! Liberatevi del mostro consortiero che tiene prigioniera la nostra terra, la nostra città e voi. Prendete in mano la vostra vita e vivetela intensamente e in libertà. So cosa vuol dire vivere e lavorare li, in un continuo e perpetuo “compromesso comportamentale”, sempre sottoposti a giudizio specie se si è liberi pensatori e se non si è “figli di famiglia”, “cervelli pensanti”, “schiavi senza catene”. Me ne frego, vado avanti, vivo, faccio: questo è il messaggio che abbiamo voluto dare con la canzone, questo è il senso vero della scelta dei personaggi che io, Nick Cerioni e Achille Lauro abbiamo pensato di portare sul palco dell’Ariston. Menefreghisti positivi, uomini e donne liberi e scevri da qualsiasi logica di potere personale. Un Santo che se ne è fregato della ricchezza e ha scelto la “libera” povertà, un cantante che se n’è fregato dei generi e delle classificazioni sessiste, una Marchesa che a dispetto del suo benessere ha scelto di vivere lei stessa come un opera d’arte e diventando una mecenate fino a morire in povertà e una regina che ha scelto la morte, evitando di curarsi abdicando, pur di restare li a proteggere e vivere per il suo popolo! Matera ha bisogno di vivere e respirare la vostra libertà, ragazzi. La libertà non si insegna a scuola, la libertà è dentro ognuno di voi e dovete solo non temere di esprimerla nel vivere quotidiano, nelle vostre forme di arte, nei vostri studi, nella vostra creatività, nelle vostre passioni. Achille Lauro è uomo libero, con i suoi pregi e i suoi difetti come tutti noi, ed ha scelto di vivere esprimendo la sua arte in totale libertà. Io sono onorato di servirlo più di quanto possa esserlo stato quando ho servito persone che mi consideravano un matto, un folle, uno alla buona, a partire dalle persone con cui condivido lo stesso sangue. Da oggi torneremo a lavorare ai progetti live e spero di potervi accogliere numerosi quando passeremo a Sud”.
Michele Capolupo
Ecco il messaggio speciale dedicato da Angelo Calculli ad Achille Lauro, già pubblicato sul suo profilo Instagram
Sanremo 2020. È finita! Oggi chiudiamo un altro capitolo della nostra avventura insieme.
Grazie amico mio, grazie per avermi fatto condurre il nostro meraviglioso transatlantico fino qui.
Grazie per credere in me e grazie per essermi amico come mai avrei pensato potesse accadere nella vita. Tu, 29 anni, io 57.
La vita è strana ci ha impiegato cosi tanto tempo a farmi incontrare un amico vero, sincero , leale e pulito come te. Una amicizia cosi diversa e particolare che ho solo con te e con i miei figli (due tuoi coetanei) e che non riesco a spiegarmi.
È difficile per me capire il nostro strano legame che a volte penso sia anche paterno, ma di fatto non lo è, non può esserlo.
Tu spesso dici che un giorno ti sveglierai e dirai dov’è Angelo, e le persone vicine a te ti risponderanno: Angelo chi? Quasi a voler dire che io non sono mai esistito. Anche io un giorno dirò dov’è il mio amico Lauretto, ma nessuno potrà convincermi che tu non sia mai esistito, perchè tu ora sei mito, leggenda, storia e sarai considerato un esempio, un modello di riferimento per l’arte del nostro paese. Ti voglio bene Lauretto De Marinis e voglio bene anche al tuo alter ego Achille Lauro, il personaggio pubblico, la star che tutti conoscono.
Ma io sono fortunato perchè non tutti conoscono Lauretto, la persona più speciale che mi è capitata di incontrare, la mia vera lezione di vita, il faro che genera la luce, che vedo dopo aver girato la boa della mia esistenza terrena e che spero mi accompagnerà fino alla fine del mio viaggio. Il mio cuore per te Achille Lauro”.
il festival di Sanremo è il festival della canzone italiana, una gara canora, il cantante in questione ha forse sbagliato “teatro” della competizione, è forse piu’ adatto a competere in un festival di moda contemporanea, dove uno puo’ esprimere tutto se’ stesso ed essere liberissimo di conciarsi come vuole. Mi sembra che il cantante, ed era evidente, volesse porre piu’ enfasi al suo modo di vestire che altro, poteva anche non cantare, non se ne sarebbe accorto nessuno, la canzone che ha cantato è già evaporata, non rimarrà traccia nella memoria delle persone, come lo sono tuttora le canzoni anni 70-80 che a distanza di decenni sono ancora fresche e giovani e che vincerebbero i festival odierni senza problemi. I giovani tranne rarissimi casi, non puntano piu’ sulla canzone, su una linea melodica, ma sul look da sfoggiare sul palco, ma per questo esistono festival di moda a centinaia, Sanremo potrà pure fare ascolti al 100%, ma non produce piu’ bellissime canzoni come negli anni 80, ma solo personaggi del genere che non hanno futuro almeno nel panorama musicale.