“Diventano sempre più ingiustificate le lungaggini burocratiche che impediscono l’effettiva apertura e la funzionalità del parcheggio di Serra Rifusa a Matera”. Lo dichiara il consigliere di Basilicata Positiva, Piergiorgio Quarto che aggiunge: “Occorre sottoscrivere e rendere finalmente operativa la convenzione tra Fal-Comune, per regolamentare la gestione del parcheggio. Oggi Matera viene considerata da tutti una realtà con l’importante ruolo di città aggregatrice di valori sociali, storico, culturali in grado di essere luogo di incontro di molteplici civiltà dalla grande valenza europea e intercontinentale. Alla luce di quanto esposto non può più permettersi politici locali dediti ad una visione amministrativa di piccolo cabotaggio”. “Lo sostengo da tempo – afferma Quarto – che il parcheggio di Serra Rifusa costituisce la naturale soluzione al problema traffico, anzi ‘al caos traffico’ che regna sovrano nelle arterie centrali obbligate della viabilità cittadina materana. Serra Rifusa (non mi stancherò mai di ripeterlo) e la sua stazione rappresentano il punto, il fulcro fondamentale per arrivare a pensare Matera come una città sostenibile dal punto di vista ambientale, usufruibile e vivibile da tutti senza l’atavica permanente schiavitù dell’utilizzo dell’automobile ad ogni costo. La più volte sbandierata intesa tra Comune e Fal deve concretamente realizzarsi per potere andare avanti insieme in una opportuna comunione di intenti. Questo anche per dare una risposta positiva alla cronica indigenza infrastrutturale che domina costante nella capitale europea della cultura 2019. Dispiace il dover constatare che oltre a dibattere da decenni in merito a dilemmi strategici e decisionali su quale possa essere la fonte di collegamento viario e ferroviario ottimale per debellare l’isolamento cronico, la politica locale finisce inspiegabilmente per arenarsi anche su problematiche di più semplice risoluzione come arrivare ad utilizzare in maniera celere e produttiva il parcheggio considerato. Oggi più che mai pur evitando di soffermarmi sul fatto che (dato non trascurabile) la struttura realizzata a Serra Rifusa è costata ben 7.2 milioni di euro (non è poco) e che doveva collocarsi tra le opere primarie per alleggerire il traffico di auto e bus per il 2019, la sua mancata utilizzazione costituisce un grave danno per la città e per la collettività materana”. “Ecco perché – conclude Quarto – se si vuole rafforzare l’idea anche per il futuro di una città che considera il turismo e la cultura i settori fondamentali e trainanti per lo sviluppo economico cittadino bisogna subito superare in relazione alla problematica lamentata, le lungaggini burocratiche e le inutili e faziose strategie politiche”.
Feb 10
è quello che noi apatici anestizati materani ci meritiamo. Sicuramente i nostri ” cugini” potentini non avrebbero sopportato più di tanto questa classe politica analfabeta e di conseguenza ignorante politicamente e culturalmente. Il caso del parcheggio di Serra Rifufa non è l’unico. E’ di oggi l’annuncio dell’ennesimo spreco di soldi pubblici (1 milione di euro) per il rifacimento di via Don Minzoni, rifacimento solamente estetico che non risolve il grosso problema che l’attraversamento pedonale con via Lucana provoca al traffico automobilistico. POSSIBILE CHE NON ESITA UN ARCHITETTO in grado di progettare un cavalcavia pedonale che superi via Lucana? Secondo me esiste, purtroppo sono i nostri amministratori che vedono fino al loro naso.
E del parcheggio di via Casalnuovo ne vogliamo parlare? Un’amministrazione comunale incapace di aprire un parcheggio di appena una quarantina di posti auto è un’amministrazione incapace. Salvo, però, aprire i cancelli dello stesso parcheggio, in quattro e quattr’otto, alla produzione di James Bond: la prova evidente che dei residenti dei Sassi il nostro signor Sindaco (e i suoi assessori competenti per la materia) non ha nessun rispetto. Una grande delusione. Davvero!
Vogliamo parlare dell’ arrivo dei turisti in Via Don Luigi Sturzo, figuraccia epica, non ci sono indicazioni, una pensilina, una panchina….per non parlare del ponte tibetano, fatto e chiudo dopo poco perché ci sono 100 mt di stradina sterrata da sistemare, immaginate se le Dolomiti avessero questa classe politica…ahahaha