“In una regione come la Basilicata, dove lo spopolamento avanza a ritmi devastanti ormai da troppi anni, c’è solo un modo per fermare l’emorragia demografica: tutelare il lavoro e i diritti dei lavoratori. Ritengo che la recente gestione della società ‘Plastiche Melfi’, che realizza componenti nel settore dell’automotive, non sia stata lineare, generando inopportuni equivoci. Svuotare lo stabilimento della strumentazione da lavoro, sospendere la produzione senza un adeguato preavviso e annunciare interventi di messa in sicurezza della struttura, salvo poi fare una parziale marcia indietro in seguito alle proteste dei dipendenti, è stata un’azione che ha turbato i lavoratori”.
Lo dice, in una nota, il senatore della Lega, Pasquale Pepe, che ha incontrato operai e sindacati davanti ai cancelli dello stabilimento a Melfi.
“L’azienda – spiega Pepe – deve fare chiarezza sulle sue intenzioni produttive, viste anche le sollecitazioni ricevute dalle organizzazioni di categoria. Dopo la ristrutturazione dello stabilimento, i cui lavori sono stati annunciati come imminenti anche grazie all’intervento dei sindacati, ci sarà bisogno di attivare le linee produttive coerentemente con il piano industriale annunciato mesi fa, che prevede investimenti e la presa in carico di commesse per lo stabilimento FCA per le vetture Jeep Compass e Renegade”.
In questo momento, conclude Pepe, “ci sono 40 operai messi in cassa integrazione a cui bisogna dare risposte concrete e rassicurazioni puntuali. Ci sono 40 famiglie che aspettano a casa con apprensione che la vicenda si risolva per il meglio e con solide prospettive per il futuro. Per questo ho proposto un’interrogazione al Ministro delle Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, per metterlo al corrente della vicenda, qualora non la conoscesse, e affinché l’attività produttiva della ‘Plastiche Melfi’ riprenda a pieno regime, nel rispetto degli impegni assunti. Ai lavoratori e alle loro famiglie va la mia solidarietà e quella della Lega. Seguiremo la vicenda con attenzione, riservandoci di sollecitare le istituzioni qualora la situazione non dovesse chiarirsi senza tentennamenti in breve tempo”.