La Corte dei Conti di Basilicata con Sentenza n. 5 del 13 Febbraio 2020 ha assolto l’ex Sindaco Salvatore Adduce ed il precedente Segretario Generale del Comune di Matera, dott. Fasanella, entrambi difesi dall’Avv. Vito Agresti, nonché il Geom. Federico Lorusso, difeso dall’Avv. Vincenzo Colucci, dall’accusa di aver procurato un danno erariale alle casse dell’Ente facendo eseguire lavori urgenti di realizzazione di una paratia per bloccare che bloccasse un principio di frana su Via Nino Rota.
La Corte lucana ha, infatti, chiarito che, contrariamente a quanto ipotizzato dalla Procura, il Sindaco Adduce è tempestivamente intervenuto adottando un’ordinanza contingibile e urgente per fugare il rischio, più che concreto, di frana di un intero versante della Collinetta di Serra Rifusa.
Si legge nella sentenza che “la mancanza di opportune opere di sostegno” fatte eseguire su ordine di Adduce “avrebbe potuto determinare l’insorgere di una frana di notevoli dimensioni, cioè lo scivolamento verso il basso, quindi verso il centro di quartiere, di una rilevante massa di terreno”.
I tecnici ed il vertice politico dell’Ente facendo eseguire d’urgenza un muro di contenimento – prosegue la Corte dei Conti – non hanno affatto determinato una spesa ingiustificata per le casse comunali, ma sono tempestivamente intervenuti per fugare un imminente pericolo di frana.
L’assunzione di responsabilità, nell’inerzia dei lottizzanti, era finalizzata alla cura dell’interesse pubblico e della salute dei cittadini residenti della zona.
Nella foto via Nino Rota all’epoca dei fatti contestati (foto www.SassiLive.it)