Riorganizzazione Regione Basilicata, Fp Cgil Potenza: “Ancora un lontano miraggio”. Di seguito la nota integrale.
In barba alla tanto declamata quanto disattesa riorganizzazione dell’ente regionale, la giunta, a seguito di interpello fatto sulla base dell’attuale organigramma, ha proceduto al conferimento di diversi incarichi dirigenziali dei dipartimenti della giunta regionale. A tal proposito, non è dato sapere quale sarà la sorte degli uffici attualmente conferiti ad interim e non riassegnati considerato che, in base a quanto disposto dalla D.G.R. n. 72 del 30/01/2020, gli interim scadranno il 1 marzo 2020.
Con ulteriori delibere la giunta ha poi previsto il reclutamento di due posizioni dirigenziali attraverso la mobilità (ex art. 30 del D.Lgs. 165/2001) e sei posizioni dirigenziali per tre anni, a tempo determinato (legge regionale 31/2010) mediante due avvisi, alquanto lacunosi: uno per il conferimento dell’incarico dirigenziale relativo all’ufficio legale e contenzioso e uno per le ulteriori cinque incarichi dirigenziali, rivolti anche a dipendenti non dirigenti dell’amministrazione regionale.
Attraverso una sequenza di delibere si è costruito il puzzle con il quale il governo regionale ha inteso delineare l’assetto della dirigenza dell’ente, che dovrà essere ulteriormente stravolto quando avrà luogo la tanto agognata riorganizzazione.
Ciò che emerge è l’ennesimo segnale di disattenzione nei confronti del personale dipendente della Regione, funzionari di provata esperienza e qualità professionali cui viene negata l’opportunità di trovare una valorizzazione all’interno dell’ente nel quale operano, atteso che gli avvisi vanno di fatto a privilegiare chi ha l’esperienza pluriennale esattamente nelle stesse linee di attività nelle quali si articolano gli uffici da ricoprire.
Ci chiediamo dunque, a quando i concorsi? Se si colmano le lacune scegliendo di avvalersi della facoltà di conferirli sia a dirigenti di altra pubblica amministrazione che a soggetti esterni alla pubblica amministrazione che abbiano specifici requisiti, si chiudono spazi assunzionali da destinare ai concorsi che darebbero una possibilità anche a quei funzionari regionali che attendono da anni questa opportunità.
Che poi sono gli stessi funzionari rimasti nel “limbo” delle posizioni organizzative cui è stata data continuità a giugno in attesa di un riordino degli uffici mai completato visto che, nelle more dell’adozione delle norme regolamentari della improvvida legge 29/2019 (Riordino degli uffici di presidenza e della Giunta) è stato confermato il precedente organigramma.
Su questo bisogna rammentare all’amministrazione che tali incarichi avrebbero naturale scadenza 31 marzo 2020. Non si può continuare a mettere la testa sotto la sabbia, navigando a vista sull’onda di un’amministrazione che, a distanza di un anno, non è chiaro dove voglia andare in un perseverante strabismo.