Il GUP Angelo Onorati, presso il Tribunale di Matera ha prosciolto questa mattina il professor Agostino Meale, titolare della cattedra di diritto amministrativo all’Università degli Studi di Bari e l’ex Direttore Generale ASM, Pietro Quinto, dall’accusa di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, scaturita dall’inchiesta sulla Sanitopoli lucana. L’ipotesi accusatoria, cui il giudice dell’udienza preliminare non ha dato credito, si riferiva ad incarichi legali per contenziosi particolarmente complessi (peraltro remunerati sempre ai minimi tariffari) che il professor Meale aveva ricevuto sin dal 2000 dall’ex Asl n. 5 poi confluita nell’ASM dal 2009. A Meale e all’allora Dg ASM si contestava di aver stretto un patto corruttivo che avrebbe portato il docente di diritto amministrativo, in cambio di incarichi legali, a
0. scrivere la tesi di laurea del figlio del Dg Quinto, l’avv. Giuseppe Quinto
0. favorire l’assegnazione allo stesso Giuseppe Quinto di un dottorato di ricerca a Bari
0. far sostenere al giovane studente 5 esami in due giorni.
Quest’ultima tesi, scaturita come le altre da captazioni ambientali eseguite nella primavera del 2017 negli uffici Asm e sostanzialmente rivenienti da chiacchierate tra dipendenti, aveva destato particolare clamore mediatico perché appariva di particolare gravità. Invero, già riconosciuta dagli inquirenti in sede di interrogatorio di garanzia dell’ex Dg Asm la mancanza di accuse specifiche alla brillante carriera dell’odierno avvocato Giuseppe Quinto (peraltro mai nemmeno indagato), nel corso della udienza preliminare sono stati prodotti documenti ufficiali della stessa Università di Bari da cui risulta pacificamente che Giuseppe Quinto sostenne i cinque esami in due diversi semestri accademici e che gli esami furono poi registrati in due giorni. È stata anche dimostrato che la tesi di laurea del giovane Quinto è totalmente frutto del suo lavoro e che il dottorato di ricerca si svolge in altra sede dell’Università di Bari.
Il proscioglimento dall’accusa di corruzione di Meale e dell’ex Dg Asm, restituisce al giovane avvocato Giuseppe Quinto la giusta considerazione per un eccellente percorso universitario, ingiustificatamente messo in dubbio nell’ambito dell’inchiesta e fragorosamente rilanciato da tutti gli organi di informazione. Il mero controllo documentale operato dal Gup del Tribunale di Matera ha condotto all’unico sbocco possibile e cioè il proscioglimento dall’accusa di corruzione. L’ex Dg ASM Pietro Quinto è stato invece rinviato a giudizio per le altre accuse legate a Sanitopoli, quelle connesse alle procedure di assunzione, dove è accusato di concorso morale in abuso d’ufficio. Il Gup ha evidentemente ritenuto che per quei fatti occorra un ulteriore approfondimento in dibattimento.
Prosciolti dalle accuse anche Domenico Petrone, Lorenzo Santandrea, Rosanna Grieco, Ida Casorelli, Loanna Giuzio, Ferdinando Vaccaro, Michele Morelli, Francesco Mannarella, Roberto Fiorentino, Luigi Fruscio.
Andrà invece a processo l’ex governatore Marcello Pittella sarà processato. Così ha deciso il Gup di Matera, Angelo Onorati, che ha sciolto la riserva sui rinvii a giudizio e non solo nell’ambito dell’inchiesta sui concorsi e appalti truccati nella Sanità lucana.
Nella foto l’ex direttore generale Asm Pietro Quinto
E allora il pm deve essere sanzionato! Non è possibile che un magistrato non vada a controllare le carte prima di accusare una persona! Questa non è giustizia! È giustizialismo!