La terza Commissione (Attività Produttive, Territorio e Ambiente) del Consiglio regionale della Basilicata, presieduta da Piergiorgio Quarto (Basilicata Positiva), ha espresso, nella seduta odierna, parere favorevole a maggioranza alla proposta di legge “Norme di emergenza per scongiurare il pericolo di imminente interruzione dei servizi di trasporto automobilistico nelle more dell’espletamento delle procedure di gara”, di iniziativa dei consiglieri Coviello, Sileo, Cariello, Quarto ed altri.
Favorevoli Quarto, Aliandro, Sileo, Baldassarre e Acito, astenuta la consigliera Carlucci.
Ad apertura dei lavori il presidente Quarto ha spiegato le finalità della proposta di legge necessaria a “scongiurare il pericolo di imminente interruzione dei servizi di trasporto automobilistico”. “Questa pdl –ha sottolineato- è la prosecuzione di un precedente lavoro fatto dalla Commissione e dà un’interpretazione autentica di ciò che è necessario fare per non creare difficoltà alla prosecuzione dei trasporti”.
Nella relazione illustrativa, che accompagna la pdl composta da 4 articoli, è spiegato che la “norma si rende necessaria anche a seguito dell’impugnativa proposta dal Consiglio dei Ministri, in data 23 gennaio 2020, e che stabilisce la data per la proroga del servizio è fissata al 31 marzo 2020 anziché 30 novembre 2019”.L’obiettivo è “rimuovere le eccezioni rilevate in sede di impugnativa sul testo emendato che erroneamente attribuiva agli enti locali una mera facoltà di procedere con affidamenti che avessero scadenza al 31 marzo 2020, invece di ribadire il concetto della necessità che tutti gli eventuali nuovi affidamenti, comunque, devono avere scadenza allineata alla nuova data del 31 marzo.Con la pdl si specificano “gli aspetti di emergenza e di necessità di una norma provvedimento che consenta la prosecuzione del servizio di trasporto pubblico locale e dei relativi contratti di servizio, nelle more dell’espletamento delle nuove gare”.
Come precisato nella relazione di accompagnamento alla pdl, le amministrazioni provinciali di Potenza e di Matera, titolari dei contratti di servizio (enti delegati dalla Regione e non aventi propria disponibilità finanziaria) avevano richiesto un’interpretazione sulla possibilità di prosecuzione dei contratti (prevista dall’articolo 1 comma 7 della legge 7 del 2014), per cui una superficiale lettura letterale del “può proseguire” poteva erroneamente interpretarsi quale facoltà nel definire un conseguente provvedimento di prosecuzione del servizio, snaturando lo stesso valore di obbligo normativo alla prosecuzione. Questa interpretazione che consente di fornire chiarimenti alle eccezioni di costituzionalità avanzate da parte del Governo, permette alle amministrazioni provinciali titolari dei contratti di porre in essere tutti gli adempimenti utili a dare certezza dell’obbligo di prosecuzione del servizio, evitando l’interruzione dello stesso e la regolare continuità dei pagamenti.
Hanno partecipato ai lavori della Commissione, oltre al presidente Quarto, i consiglieri, Aliandro e Sileo (Lega), Baldassarre (Idea), Acito (FI) e Carlucci (M5S)