Dall’analisi “Demografia d’impresa nelle città italiane” dell’Ufficio Studi Confcommercio la città di Matera rientra tra i comuni molto vitali.
I dati sono contenuti nell’analisi “Demografia d’impresa nelle città italiane”, realizzato dall’Ufficio Studi di Confcommercio prendendo in considerazione 120 Comuni italiani. Con il contributo di Si.Camera (Agenzia delle Camere di commercio) sono stati osservati 120 comuni, di cui 110 capoluoghi di provincia e 10 comuni non capoluoghi più popolosi, escludendo le città di Milano, Napoli e Roma perché multicentriche dove non è possibile la distinzione tra centro storico e non centro storico.
Dall’analisi emerge che sono i centri storici a soffrire di più (-14,3% ), in particolare al Centro Sud (-15,3%), con alcune eccezioni, tra cui la città di Matera che registra dal 2008 al 2019 una diminuzione delle attività di commercio al dettaglio nel centro storico dell’-1,1%, con un incremento del 91,3% di alberghi, bar e ristoranti. Fuori dal centro storico si registra una diminuzione del- 9,6% relativo alla attività di commercio al dettaglio con un +113,3% di aumento del settore alberghi, bar e ristoranti.
Dall’analisi emerge, inoltre, che dal 2016 al 2019 nel centro storico si sia registrato un +3,43% di nuovi negozi di commercio al dettaglio ed un +23,9% di attività di alberghi,bar e ristoranti, che hanno registrato un + 16,5% al di fuori del centro storico. Tali dati appaiono essere legati alla nomina di Matera a Capitale Europea della Cultura per il 2019.
Per i 120 i comuni presi in esame è stato analizzato dal 2008 al 2019 l’andamento dello stock delle imprese del commercio al dettaglio di 13 categorie merceologiche (tra cui alimentari, rivendite tabacchi, farmacie, carburanti, computer, telefonia, libri, giocattoli, tessili, abbigliamento, ferramenta, mobili,commercio ambulante)e di alberghi ed attività di ristorazione. Le imprese sono state distinte per la location della propria attività: centro storico (CS) e resto del territorio comunale (NCS).
La finalità dell’Osservatorio Confcommercio sulla demografia delle imprese nelle città italiane è di monitorare nel tempo l’andamento degli esercizi commerciali e delle attività di alloggio e ristorazione per cogliere i cambiamenti della rete comunale di servizi al consumatore e, conseguentemente, anche per neutralizzare eventuali patologie, con azioni propositive a partire dalla rinnovata intesa con ANCI per la rigenerazione urbana, Confcommercio vuole favorire: a livello locale, la promozione di accordi tra la rete del Sistema Confcommercio e le Amministrazioni comunali, anche con il coinvolgimento di ampi partenariati locali, per realizzare progetti che valorizzino il commercio come parte integrante dello sviluppo e dell’identità urbana, secondo logiche di co-progettazione della città; a livello nazionale, la definizione di un Piano pluriennale per la rigenerazione urbana, dotato di un Fondo ordinario statale, per garantire la qualità fisica e infrastrutturale delle città e dare certezze a chi decide di investire in ambito urbano; a livello europeo, l’attuazione dell’Agenda urbana dando continuità al Programma nazionale per le città metropolitane, individuando misure di sostegno a favore delle piccole e medie imprese che operano nelle città e rilanciando la Strategia Nazionale per le Aree Interne.