“Come ho annunciato nei giorni scorsi e come concordato con i dipendenti dell’Eipli, ho depositato una mozione parlamentare che impegna il Governo a mettere in atto tutte le azioni necessarie al completamento della riorganizzazione dell’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e della trasformazione fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia. Prioritariamente, chiedo che sia data tempestiva e definitiva attuazione alla disciplina di cui all’articolo 24, del decreto-legge n. 34 del 30 aprile 2019, che prevede il completamento del processo di liquidazione dell’Eipli e la rapida costituzione della società che dovrà assumerne le funzioni, senza aspettare il completamento della fase di liquidazione, ossia scindendo la gestione corrente da quella liquidatoria”.
Lo dice, in una nota, il senatore della Lega, Pasquale Pepe, che nei giorni scorsi ha incontrato i dipendenti dell’Ente, in stato di agitazione, negli uffici di Potenza. La protesta è motivata dal mancato pagamento dello stipendio di gennaio, dalla prossima scadenza di 46 contratti a tempo determinato, dal rischio di pignoramento da parte dei creditori, dal mancato completamento del processo di riforma mediante la costituzione di una Spa partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze cui trasferire lavoratori e funzioni dell’attuale Eipli.
“Grazie anche all’operato dell’allora Ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, durante il primo Governo Conte, era stata raggiunta un’intesa tra le forze di maggioranza che aveva permesso di superare la situazione di stallo venutasi a creare già a partire dal 2011, all’epoca del Governo Monti che di fatto ha impedito la completa realizzazione della riforma dell’Ente. È dunque necessario proseguire senza indugio sulla strada della riorganizzazione, non solo per restituire competitività ad un istituto strategico per lo sviluppo economico dei territori meridionali, ma anche per salvaguardare il lavoro del personale che quotidianamente svolge funzioni qualificate nella parte amministrativa, tecnica e gestionale, nonché nel controllo del territorio, anche in riferimento alle attività di prevenzione e del monitoraggio del rischio idrogeologico”.