Cristianamente riprendiamo a dialogare in una nota fa il punto sulle criticità che riguardano la raccolta indifferenziata di rifiuti a Tricarico. Di seguito la nota integrale.
La situazione rifiuti a Tricarico è esplicativa di tre realtà: l’approssimazione dell’azione amministrativa; la distrazione del controllo dirigenziale, l’attenzione ininterrotta del gruppo consiliare di minoranza. Il sindaco, a distanza di 44 giorni trascorsi nella indifferenza totale rispetto ad una situazione che lui stesso definiva “necessaria e urgente” a tutela della salute pubblica e della salvaguardia dell’ambiente, si accorge che nelle vie di Tricarico sussistono casi di abbandoni incontrollati di rifiuti ingombranti, come portato a conoscenza con video ripresi in loco dai consiglieri del C.R.D. dopo avere inviato segnalazioni dettagliate al responsabile dell’area tecnica del Comune. E #finalmente il sindaco, dopo 44 giorni decide di “rettificare e sostituire” la sua ordinanza contingibile e urgente, rimasta disattesa e ignorata da tutti, con una nuova ordinanza, datata 20 febbraio, in cui prende atto che la sua precedente ordinanza “non è stata messa in esecuzione in quanto i lavori al CCR non erano compatibili con l’utilizzo della stessa…..ed in quanto era necessario approvare l’allegato Disciplinare”: un esempio da manuale del pressappochismo imperante in questa amministrazione dell’ #avantitutta. Non rendersi conto che manca il Disciplinare, che i lavori non sono compatibili, e nemmeno rendersi conto che i rifiuti imperversano nelle strade del Comune. Troppo comodo e semplice da parte dell’UTC sporgere una denuncia contro ignoti per l’abbandono di rifiuti ingombranti in luoghi non idonei: cosa devono fare i cittadini Tricarico che da mesi non hanno la possibilità di conferire tali rifiuti in nessun modo, né recandosi in maniera autonoma presso il CCR né ricevendo indicazioni dalla ditta preposta al ritiro degli stessi? Immagina forse il sindaco che tutte le famiglie e i commercianti di Tricarico abbiano a disposizione presso le proprie abitazioni o presso i propri esercizi commerciali un deposito tale da consentire l’accumulo di questi rifiuti ingombranti per mesi e mesi? Altra domanda: cosa è cambiato dal 7 gennaio ad oggi relativamente ai lavori al CCR, lavori di cui abbiamo già chiesto contezza al responsabile dell’area tecnica, naturalmente senza averne alcuna risposta.La terza realtà è la continuità e correttezza della azione di vigilanza e proposta ad opera del gruppo consiliare di minoranza C.R.D.: checché ne dica il sindaco, se non fossimo intervenuti noi a segnalare con foto e video la situazione emergenziale che si era creata agli inizi della scorsa settimana, chissà in che caos ci saremmo trovati. Se questa è l’alba nuova, molto
probabilmente il vino nel bicchiere che ha accompagnato la nottata deve essere rancido, ovvero, per dirla in vernacolo “s’è fatt acezz”.