Ci si può innamorare per strada ai tempi dei social network? Nello scenario millenario dei Sassi di Matera sì. Nei pressi delle fontane pubbliche il momento dell’attingimento dell’acqua da parte delle ragazze diventava elemento scatenante delle simpatie giovanili.
In Via Muro, lungo il parapetto che costeggia la gradinata, schiere di ragazzi attendevano il passaggio delle loro coetanee per scambiarsi sguardi e mostrarsi reciproco interesse. Quelle scene di vita, oggi confinate solo nella memoria degli abitanti più anziani degli antichi rioni, saranno rievocate da un’opera scultorea che riproporrà il tema del corteggiamento e dell’innamoramento nel passato.
La vita del vicinato dei Sassi aveva regole rigide. Le ragazze da marito non passeggiavano quasi mai da sole tra i vicoli della città. Uno dei pochi momenti in cui questo era possibile era appunto quello del riempimento delle giare alle fontane. E in quelle occasioni avvenivano incontri, brevi colloqui che potevano tramutarsi, in seguito, in conoscenze più approfondite.
“La Fontana dell’amore – spiega il Sindaco Raffaello de Ruggieri – è tra le iniziative destinate a rafforzare il turismo a Matera. Nel cuore del Sasso Caveoso saranno riprodotte le immagini, a grandezza naturale, della gioventù materana che richiameranno l’attenzione delle coppie innamorate che potranno scambiarsi il loro pegno d’amore in un luogo romantico come i Sassi di Matera. Il pegno sarà un geco, animale millenario dell’habitat rupestre che rappresenta la perennità dell’esistenza di questi scenari, rimandando alla perennità del sentimento dell’amore”.
La progettazione esecutiva e la direzione artistica dell’opera, ideata dai disegnatori Enzo Viti e Teresa Lupo e composta da cinque statue in bronzo, è stata affidata allo scultore di fama internazionale, Domenico Sepe. La realizzazione sarà invece assegnata tramite bando di gara ad una fonderia artistica. L’opera sarà allestita entro il mese di aprile.
Nelle foto i bozzetti delle statue