Pio Abiusi per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità torna ad occuparsi delle criticità che riguardano l’avvio del servizio di raccolta differenziata per quanto riguarda il Sub Ambito 1 Matera, Bernalda, Ferrandina, Irsina e Tricarico. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Pio Abiusi: “E’ ora di finirla con il gioco dell’oca”
Sono passati quasi 6 mesi da quando i Comuni del Sub-ambito1 firmarono il contratto d’appalto dei servizi di raccolta differenziata, trasporto, recupero/smaltimento dei rifiuti solidi urbani con il CNS. L’ importo a carico del comune di Matera è pari a 63.689.122,16 € e la durata del contratto è di sette anni. Il sub-ambito 1 ha fatto acquisti di mezzi, contenitori ed attrezzature varie ed i beni sono stati ceduti in comodato d’uso gratuito al consorzio. L’investimento complessivo è stato di 7 milioni di euro dei quali 5 milioni e 650 mila euro derivanti dai fondi Fsc della programmazione 2007/2013, e un milione e 350 mila euro è stato messo a disposizione dai comuni del sub-ambito. Questo è il quadro economico che è risultato essere a carico della collettività materna. CNS previo incasso di quanto pattuito ed utilizzo dei mezzi e delle attrezzature ricevute in comodato d’uso gratuito, ha garantito una raccolta differenziata pari almeno al 65% ed anche questo è un punto fermo!
Ricordiamo che CNS attraverso la consorziata Progettambiente ha curato la raccolta dei rifiuti in maniera ininterrotta a Matera dal 11/4/2011 , per circa 9 anni, e la percentuale di raccolta differenziata anche in quel caso si sarebbe dovuta attestare al 65%; si è conclusa, invece, con un misero 19,80%. Era quello un contratto pasticciato in cui CNS avrebbe dovuto raccogliere il rifiuto semmai differenziato e consegnarlo alla gestione comunale per i successivi adempimenti. Oggi quei rifiuti differenziati che i materani dovrebbero depositare in strada verranno prelevati da CNS che li trasporterà,li recupererà o li smaltirà; il costo del servizio è quello sottoscritto in contratto. Tutto semplice? Purtroppo non è così, si cerca di fare il gioco delle tre carte e la raccolta differenziata non decolla. Con la presentazione dell’offerta, CNS restava vincolato alla stessa per 180 (centottanta) giorni naturali e consecutivi ; da quel lontano 21 Agosto 2017 i 180 giorni erano abbondantemente trascorsi eppure il 12 Settembre 2019 CNS ha sottoscritto il contratto. L’attivazione dei servizi domiciliari,la raccolta differenziata, sarebbero dovuti avvenire entro tre mesi dall’affidamento del servizio formalizzato con verbale di consegna, i 90 giorni saranno trascorsi il 9 Marzo prossimo e non si vede ancora nulla. La revisioni del prezzo potrà avvenire solo quando sarà trascorso un anno dalla stipula del contratto e sarà a valere sull’anno precedente a fronte di variazione dell’indice ISTAT medio annuo. CNS non ha nulla a pretendere, ha fatto male, molto male i suoi conti! Il 18/10/19, CNS accampò l’utilizzo della discarica di La Martella perchè lo aveva previsto nella offerta tecnica presentata appunto il 21/8/17. Una offerta tecnica semplicemente irricevibile perchè all’epoca la discarica era già ferma da oltre 2 anni per esaurimento dei volumi disponibili e CNS con la sua consociata Progettambiente ne era perfettamente a conoscenza. Oggi la Piattaforma integrata di gestione dei rifiuti urbani non pericolosi di “La Martella” ha l’AIA che è molto ben fatta e non è frutto dell’ufficio ambiente di Matera. Al termine di una serie di operazioni di bonifica sarà possibile abbancare 43.500 mc di rifiuti rivenienti dal processo di tritovagliatura e biostabilizzazione interno all’impianto. In parole povere il tal quale codice CER 20 03 01 , quello di cui oggi Cns dispone, non potrà mai entrare in discarica se non previo trattamento di tritovagliatura e biostabilizzazione. Nessuno potrebbe trasgredire quanto chiaramente previsto ed autorizzato. Sin dal primo momento la discarica di Colobraro si è detta disposta a ricevere i rifiuti di Matera, 80 tonn/di circa, non si comprende perchè viene richiesto l’intervento del Comune di Matera visto che i rifiuti come da contratto sono di CNS e perchè il comune di Colobraro dovrebbe intercedere visto che la società che gestisce la discarica , di proprietà del Comune, è Tecnoservice. Qualora ipotizzassimo che la piattaforma di “La Martella” venisse messa a disposizione per trattare i rifiuti questo non sarebbe a costo zero per CNS , lo sportello della “fate bene fratelli” non c’è in Comune ed il prezzo sarebbe sostanzialmente identico a quello praticato da Tecnoservice a Colobraro, l’unico ristoro economico che il consorzio avrebbe sarebbe in un risparmio sulle spese di trasporto pari a circa €400 a viaggio. CNS starebbe nei costi? Ne dubitiamo! Le braccia rubate all’agricoltura non sono numerose solo nel Comune di Matera ma anche tra i consiglieri regionali, non tutti però. Se CNS ha sbagliato i suoi calcoli ne paghi le conseguenze e decida: prendere o lasciare! La raccolta differenziata deve partire la città con il sub-ambito ha già investito oltre 7 Meuro in mezzi ed attrezzature non c’è più tempo per le chiacchiere!