“L’informazione può divenire prevenzione, perché chiunque nel sottoporsi ad indagini in età neonatale puó venire a conoscenza di essere affetto da una malattia rara che in età adulta finisce con l’acuirsi”.
È questo il monito lanciato dall’assessore alle Pari Opportunità, Infanzia e Politiche Giovanili del Comune di Potenza, Marika Padula, nel corso del convegno “Malattie Rare 2020 – Uniti per essere meno rari’, tenutosi ieri sera nella sala dell’Arco del Palazzo di Città, a cui hanno preso parte il direttore generale dell’Aor San Carlo, Massimo Barresi, il direttore sanitario della stessa azienda, Rosario Sisto, la dottoressa Antonella Angione, dirigente farmacista Ospefale San Carlo, il dottor Domenico Dell’Edera, responsabile Uod di Citogenetica e genetica molecolare P.O. Madonna delle grazie di Matera e Maria Cristina Mencoboni, pediatra presidente Associazione italiana donne medico, sezione Matera.
“Intervenendo prima – aggiunge l’assessore Padula – possiamo limitare l’insorgere della fase acuta della malattia. Cosa molto più difficile se ci si accorge del problema in età adulta”.
L’esponente di “Cambiamo Basilicata” della giunta Guarente racconta nello specifico come è nata l’idea del simposio: “sono stata contattata da Maria Rosaria Petiti, una ragazza potentina di 27 anni, affetta da fibrosi cistica, la quale dopo aver girato per diversi nosocomi in Italia ha trovato proprio nell’ospedale San Carlo del nostro capoluogo di regione, una equipe competente in grado di affrontare al meglio la sua situazione di salute, cosa che le ha consentito di partorire anche dopo solo 34 settimane di gestazione. Un caso di buona sanità che – lamenta l’assessore – purtroppo finisce per fare meno notizia di casi dai risvolti drammatici o negativi”. Padula inoltre tiene ad evidenziare “di averci tenuto particolarmente a voler comunicare all’esterno questa esperienza, che ha trovato il culmine durante la serata, con una toccante e significativa videochiamata di Maria Rosaria direttamente dall’ospedale San Carlo”.
L’assessore alle Pari opportunità, alla luce di quanto evidenziato, promette il massimo impegno dell’amministrazione comunale su tematiche di genere come questa. “Il mio compito – conclude l’assessore Marika Padula – è quello di tenere sempre vivo e acceso il dibattito con le donne su ogni problematica, tra cui in particolare e nello specifico, quella afferente alle malattie rare, affinché si possa prendere coscienza di una eventuale predisposizione genetica e poter agire preventivamente”.
L’assessore Padula tiene molto al ruolo di cerniera tra il Comune, primo font office per i cittadini, e le istituzioni sanitarie e regionali preposte alla soluzione definitiva dei problemi sottoposti dalla gente.