” I criteri della meritocrazia e del risparmio della spesa prevalgano nella scelta dei direttori generali all’Arpab e all’Ater di Matera”. Ad affermarlo il consigliere regionale di Basilicata positiva, Piergiorgio Quarto. “Forte attenzione e numerose polemiche hanno suscitato in questi giorni – afferma Quarto – la pubblicazione dei bandi relativi alla scelta dei direttori generali dell’Arpab e dell’Ater di Matera. I due enti di matrice regionale sono dotati di importanti competenze che portano all’esercizio di funzioni e prerogative con riflessi diretti sulla salute e sulla qualità della vita dei cittadini. Pertanto riveste estrema importanza la valutazione dei criteri adoperati per la scelta dei direttori generali degli organismi considerati. L’obiettivo auspicato è arrivare ad individuare e selezionare esperti della materia, di comprovata professionalità, in grado di gestire l’apparato e le risorse umane nel miglior modo possibile. Creare quindi tutte le condizioni per offrire servizi migliori e meglio qualificati agli utenti. Alla luce di quanto esposto, produrre bandi con presupposti fuorvianti e requisiti restrittivi non si presta affatto ad una logica premiante abbinata ai canoni della meritocrazia e del buon andamento della pubblica amministrazione. Il rinunciare a priori alla giusta valorizzazione di professionalità interne magari perseguendo l’obiettivo di ingenti risparmi di gestione non appare una ‘ratio giusta e buona’. Per un lungo periodo la pubblica amministrazione ha adottato la strategia della spending review, producendo tagli lineari indiscriminati a tutto e tutti, arrivando anche a mettere a rischio servizi essenziali ed indifferibili come quelli offerti nella sanità a tutela della salute dei cittadini. Occorre inoltre prestare attenzione e non trascurare le legittime aspettative dei dirigenti già inseriti stabilmente negli organici della Regione e degli enti in discussione, che hanno dato nel corso degli anni prova di possedere qualità professionali indiscusse e attendono da anni di ottenere la loro ‘giusta opportunità’. Del resto diventa giusto sgomberare il campo da qualsiasi dubbio o perplessità agli occhi della collettività, convinta spesso a ragione che l’emanazione di bandi molto specifici sia solo il risultato di una logica estrema che si pone come obiettivo primario l’affermazione di progetti di posizionamenti politici. La pubblica amministrazione deve riprendere il suo ruolo di protagonista – evidenzia il consigliere regionale – di volano e di rilancio dell’economia Paese Italia, deve finalmente rifuggire dalla logica di inutile costo e peso per il bilancio statale. Per ottenere questo risultato bisogna ridare il giusto valore al denaro pubblico, ai costi di gestione degli enti pubblici e porre anche un limite serio alle retribuzione smoderate degli stessi ‘manager pubblici’. Tutti coloro i quali sono impegnati ad amministrare – conclude Quarto – la ‘res publica’ sono chiamati a porsi come obiettivo primario il dimostrare forte senso di responsabilità e di rispetto nei confronti dello Stato e delle sue risorse”.
Mar 02