Aderendo alle finalità previste dal decreto del Consiglio dei Ministri che sospendeva le gite scolastiche di istruzione al fine di limitare le occasioni di aggregazione, gli organizzatori hanno ritenuto opportuno anticipare di una settimana la chiusura della Mostra “Above and Beyond” a Matera, celebrativa del centenario dell’Unione Astronomica Internazionale (IAU) e organizzata dalla società Openet in partnership con la Società Astronomica Italiana (SAIt), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e con il patrocinio dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), la Fondazione Matera Basilicata 2019 e il Comune di Matera.
Dopo il successo sul territorio – circa 2500 ingressi in un mese – e la richiesta da parte dei visitatori di una proroga, poi ottenuta, sono stati annullati ben 3000 ingressi. È appena il caso di rilevare che la chiusura anticipata pesa sui bilanci e sulle iniziative imprenditoriali e culturali di tutta Italia.
La Mostra “Above and Beyond”, ideata congiuntamente da IAU e dallo Studio di comunicazione e design strategico della scienza Science Now, si inserisce nell’iniziativa “Matera 2020 – Città dell’Astronomia” come il primo dei quattro eventi in programma.
“Siamo molto soddisfatti del riscontro ottenuto da questa iniziativa su larga scala, promossa dalle principali istituzioni scientifiche che si occupano di ricerca astronomica e tecnologie spaziali a livello nazionale e internazionale. La diffusione della cultura scientifica è una delle mission degli enti che si occupano di ricerca scientifica, che vive e progredisce grazie al coinvolgimento dell’intera comunità e in un’ambiente completamente internazionale. Il percorso espositivo della Mostra racconta quali sono le domande fondamentali che si sono posti gli astronomi negli ultimi cento anni e soprattutto quali sono le domande ancora aperte che dobbiamo porci per affrontare le sfide future in campo astrofisico e spaziale. Facendo di Matera – nel 2019 Capitale Europea della Cultura – la prima tappa italiana della Mostra “Above and Beyond” si è voluto dare un segnale forte di presenza non solo alla Basilicata ma a tutto il Mezzogiorno, come luogo su cui investire per il futuro”. Sono le parole di Rossella Spiga, curatrice della Mostra “Above and Beyond”. “Non è assolutamente facile trasmettere in modo semplice contenuti scientifici complessi come quelli trattati dalla Mostra “Above and Beyond” – dichiara il prof. Flavio Fusi Pecci, coordinatore del panel istituzionale della Mostra-. Riuscire in questo intento è un requisito fondamentale per un processo efficace di informazione e formazione, specialmente versi i giovani. Per questo motivo è stato ideato e realizzato un percorso integrato che oltre alla Mostra ha incluso i laboratori didattici, il planetario, la realtà virtuale e altre attività interattive che hanno coinvolto persone di ogni età. La Mostra, in inglese, è stata resa fruibile ai visitatori grazie a una mappa che suggerisce circa venti soste tematiche, e al libretto “Pillole di Astrofisica” che illustra in modo accattivante e didattico le tappe del percorso espositivo. La risposta dei visitatori – adulti ma anche piccolissimi – è stata per tanti versi superiore alle aspettative perché ”vedere, sentire, fare cose direttamente” ha costituito una occasione importante per andare oltre gli obblighi scolastici e attivare nuovi stimoli di interesse e stimolare la curiosità di ognuno”.
La Società Astronomica Italiana, SAIt, in collaborazione con Openet, ha inserito nell’ambito della iniziativa “Matera 2020 – Città dell’Astronomia” una serie di eventi da inquadrare nelle “Celebrazioni del Centenario della Fondazione della SAIt”. Fra questi, la Scuola estiva di formazione “A Scuola di Stelle” e le Olimpiadi Internazionali di Astronomia 2020″.
Soddisfatto del riscontro sul territorio anche Roberto Buonanno, Presidente della Società Astronomica Italiana. “Ho assistito con piacere – dichiara Buonanno – al riscontro che la Mostra “Aboveand Beyond” ha avuto presso le scuole della Regione e di molte famiglie. L’indicazione che se ne ricava è chiara: quando vien offerta la possibilità di essere immersi in un ambiente stimolante culturalmente e che aiuta a porsi domande la risposta non manca. Invariabilmente. Questo è tanto più verso quando si parla di Astronomia che è la scienza più vicina alla nostra esperienza di tutti i giorni. Sono rimasto colpito dall’impegno di Openet che ha messo in campo risorse economiche e umane proprie in una opera di volontariato culturale che mostra l’attenzione verso il territorio nel quale opera. La qualità del lavoro dei curatori della Mostra e del personale di Openet costituisce la migliore garanzia di riuscita delle prossime sfide che aspettano tutti per “Matera 2020, Città dell’Astronomia”.
Una Mostra, quella di “Above and Beyond” che ha avvicinato il territorio alla scienza per divulgare pillole di astronomia, creare nuovi stimoli e arricchire il patrimonio di conoscenza degli studenti, a volte, apportando contributi significativi scegliendo di fare piccoli approfondimenti in linea con il programma scolastico.
“Con la Mostra “Above and Beyond” e i laboratori di scienze e di astronomia – conclude Vito Gaudiano, CEO di Openet – abbiamo realizzato una piccola e temporanea città della scienza nella Space Academy di Openet che, in ventidue giorni, ha ospitato ben 2406 persone. Un dato che colpisce positivamente non solo in termini numerici, ma anche per aver avvicinato e interessato quante più persone possibili al mondo della scienza e dell’astronomia. C’è stata una forte partecipazione scolastica, con la visita quotidiana di circa duecento studenti, ma anche di tante famiglie. Il successo dell’iniziativa avrebbe trovato seguito con un suo naturale prolungamento che avrebbe portato alla Mostra altri tremila visitatori con prenotazioni fino al 15 marzo e un conseguente dato positivo anche in termini di bilancio. Ma per ragioni di cautela legate al Covid19, abbiamo seguito le indicazioni ministeriali. Tuttavia, continueremo il percorso intrapreso già venti anni fa con l’azienda Openet, che rappresento, per mettere in piedi altre iniziative di interesse e di crescita generale”.