La sezione di Potenza dell’A.D.G.I. (Associazione Donne Giuriste Italia), intende celebrare la Giornata internazionale della Donna del prossimo 8 marzo, indetta dalle Nazioni Unite, invitando a riflettere sul vero significato di questa commemorazione e sulla condizione attuale delle donne in Italia e nel mondo.
In particolare – dichiarano Luisa Rubino, presidente dell’A.D.G.I. sezione di Potenza e Valeria Tevere, socia A.D.G.I. sezione di Potenza – ci sembra opportuno ricordare che la Giornata internazionale della Donna 2020 coincide con la celebrazione del venticinquesimo anniversario dei lavori della Conferenza internazionale di Pechino, indetta dall’ONU, nella quale i diritti delle donne sono stati proclamati diritti umani.
Era il 1995, infatti, quando a Pechino si è tenuta la quarta conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulle donne con l’obiettivo di far progredire gli obiettivi di uguaglianza, sviluppo e pace per tutte le donne, in qualsiasi luogo e nell’interesse dell’intera umanità.
Le parole chiave che hanno caratterizzato la conferenza, come “punto di vista di genere”, “empowerment”, “mainstreaming”, hanno affermato l’importante volontà di “guardare il mondo con occhi di donna”.
A tal fine, nel corso della Conferenza sono stati stabiliti obiettivi suddivisi in 12 aree tra cui: donne ed economia, violenza contro le donne, donne e ambiente e donne in ruoli di leadership. A distanza di venticinque anni, gli obiettivi sono stati realizzati solo in parte e c’è ancora tanto lavoro da fare.
Ancora non esiste una piena parità di genere. Nel mondo scientifico sono ancora troppo poche le donne scienziate a contare (ma quelle che ci sono stanno dimostrando grande tenacia!). È da ricordare, ad esempio, che è una donna la ricercatrice italiana che ha isolato in Italia il virus COVID-19.
Ancora una forte discriminazione di genere si può rinvenire sia nei luoghi di lavoro, dove sussiste una radicata leadership maschile, che nella vita privata (basti considerare anche l’aumento dei casi di violenza domestica).
Le donne, inoltre, incontrano ancora forti difficoltà nella conciliazione dei tempi di vita lavorativa e familiare e non guadagnano quanto i colleghi uomini, come ci attestano i dati statistici.
Che l’otto marzo sia dunque – concludono le avvocate Luisa Rubino e Valeria Tevere – un giorno per riflettere e un nuovo slancio per concretizzare in pieno gli obiettivi internazionali della parità di genere.
Mar 06