Giuseppe Cavallo e Giampaolo Mecca della FSI-USAE (Federazione Sindacati Indipendenti organizzazione costituente della confederazione USAE) in una nota inviata al Presidente della Giunta Regionale, Vito Bardi, all’Assessore alla Salute e Politiche Sociali Rocco Leone, ai Direttori Generali di Aziende Sanitarie ed Ospedaliere a ai responsabili di Ditte appaltatrici operanti nella sanità chiede maggiore tutela per tutti gli operatori sanitari impegnati nell’emergenza coronavirus. Di seguito la nota integrale.
Oggetto: Rischio infettivo Covid-19 misure di tutela della salute del personale.
Il rischio di contagio da Covid-19 è una realtà con la quale tutto il personale impegnato nelle aziende sanitarie ed ospedaliere regionali si sta confrontando negli ultimi giorni con grande senso di responsabilità.
Purtroppo difficoltà oggettive nel reperimento di alcuni dispositivi di protezione individuali (DPI), quali mascherine FFP2 e FFP3, guanti, tute ed altri presidi specifici per il contenimento del rischio biologico, creano notevole sconcerto e preoccupazione nel personale.
Corre, pertanto, l’obbligo da parte della scrivente di sollecitare le SS.VV. ad adottare ogni misura atta ad evitare o ridurre i rischi per i lavoratori ai sensi del D.Lgs.81/2008 in virtù del quale i DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva,da misure, metodi o procedimenti di riorganizzazione del lavoro.
È di fondamentale importanza salvaguardare la salute del personale sanitario (medico, infermieristico,tecnico,riabilitativo e della prevenzione) e non (OSS, ausiliari specializzati, autisti del 118, amministrativi del front office e dipendenti delle ditte appaltatrici),evitando che possa finire in quarantena per una cattiva gestione, in questa fase dell’emergenza,della prevenzione del rischio di contagio.
Inoltre sarebbe molto utile, fintanto che dura lo stato di emergenza, che le aziende tutte operanti nella sanità, attivassero quanto prima forme di lavoro agile applicabili in via di urgenza ai sensi dell’art. 4 comma 1, lett. a) del DPCM 1 marzo 2020.
I dipendenti del Servizio Sanitario Regionale sono pronti a mettere il massimo impegno, ed in alcuni casi lo stanno già facendo,ma è necessario che gli organi di gestione facciano sentire tutta la loro presenza operando scelte oculate, univoche ed efficaci.
Rimanendo a disposizione, con spirito di fattiva collaborazione,per ogni costruttivo confronto,si inviano
Distinti Saluti
la Segreteria Regionale