Alla luce del nuovo Dpcm emanato nella serata di ieri che estende a zona rossa tutta l’Italia, in questa delicata fase emergenziale per il Covid19 la scelta operata nei giorni scorsi dall’azienda ospedaliera San Carlo di concedere l’aspettativa a ben quattro medici per svolgere incarichi a tempo determinato (sei mesi) presso altra azienda ospedaliera deve essere assolutamente rivista.
In una fase in cui la regione limita le attività di tutte le aziende sanitarie e ospedaliere a quelle strettamente indifferibili e urgenti sospendendo attività ambulatoriali e ricoveri programmati al fine di liberare risorse e reperire posti letto per la terapia intensiva e subintensiva, in una regione che peraltro non potrebbe ricevere alcun supporto dall’ospedalità privata non presente in queste branche sul territorio, il via libera in uscita concesso nei giorni scorsi a quattro medici, di cui due anestesisti e uno specialista dell’apparato respiratorio, non può essere portato avanti.
Mentre si adottano misure atte a convogliare risorse umane e professionalità sull’emergenza in essere, non si può pensare di depauperare la sanità lucana privandosi di professionalità essenziali soprattutto in questa contingenza, che vede sospesi, per provvedimenti governativi, perfino i congedi ordinari di personale sanitario indispensabile per la gestione della crisi. I professionisti che hanno lasciato il San Carlo per svolgere incarichi a tempo determinato in favore di aziende ospedaliere di altre regioni, in particolare dell’azienda ospedaliera Cardarelli di Napoli, hanno specializzazioni – come quella di anestesia e rianimazione e di cura delle malattie respiratorie – fondamentali per quella che potrebbe essere la gestione dell’urgenza Covid19. Se in condizioni di normalità il San Carlo si è avvalsa della facoltà di sospendere mobilità e aspettative, sarebbe incomprensibile non farlo in questo delicato frangente, ritirando in autotutela gli atti deliberati.
L’Azienda Ospedaliera San Carlo è già in affanno per la più volte denunciata carenza di personale e come organizzazioni sindacali si chiede di trovare soluzioni al fine di corroborare gli organici attraverso la proroga dei contratti a tempo determinato di prossima scadenza del personale in servizio e mettendo in campo tutte le iniziative necessarie per un reclutamento straordinario di personale essenziale in questo momento di grande emergenza.
Pertanto, anche alla luce del nuovo Dpcm, si intervenga con urgenza per sospendere decisioni che potrebbero creare ulteriori problemi su un sistema sanitario regionale che da tempo soffre di gravi carenze di organico e la Regione assuma linee di indirizzo per garantire in via straordinaria nuove assunzioni nella sanità lucana, come previsto dal disegno di legge 14/2020 emanato stamattina e che agli articoli 1 e 2 prevede misure straordinarie per l’assunzione del personale sanitario e dei medici del servizio sanitario nazionale, rideterminando anche i piani dei fabbisogni di personale.