Per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il coronavirus è ora una pandemia: sono 118mila i casi in 114 paesi e 4.291 persone hanno perso la vita.
Il coronavirus, dunque, non è più epidemia, ma pandemia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato la pandemia per l’emergenza coronavirus, dopo che negli ultimi giorni il contagio ha coinvolto quasi tutte le nazioni europee, soprattutto l’Italia, ormai il secondo Paese al mondo per numero di casi. Ciò comporterà una modifica anche delle decisioni prese dai singoli Stati.
A dare l’annuncio in una conferenza stampa convocata nel tardo pomeriggio il capo dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing da Ginevra: “Abbiamo valutato che il COVID-19 può essere caratterizzato come una situazione pandemica. L’Oms ha valutato questa epidemia giorno dopo giorno e siamo profondamente preoccupati sia dai livelli allarmanti di diffusione e gravità, sia dai livelli allarmanti di inazione. Siamo incoraggiati dalle misure aggressive adottate dall’Italia, speriamo che abbiano effetti nei prossimi giorni.
La pandemia non va usata in modo superficiale. È una parola che, se usata scorrettamente può causare una paura immotivata o un’ingiustificata resa nella battaglia che porterà a una sofferenza inutile e alla morte. Descrivere la situazione come una pandemia, non cambia né il lavoro dell’Oms né quello dei paesi. Lasciate che vi esponga altre parole molto più importanti: prevenzione, preparazione, salute pubblica, leadership politica. E più di tutte: persone. siamo in questa situazione insieme, dobbiamo fare la cosa giusta, con calma e proteggere i cittadini del mondo. Ce la possiamo fare”.