Il Segretario Generale Fials Matera, Gianni Sciannarella, Il Segretario Aziendale, Marco Bigherati e il Segretario Fials ADMS
Angelo Fracchiolla in una nota denunciano la decisione dell’Asm di limitare l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale per affrontare l’emergenza coronavirus negli ospedali di Matera e provincia. Di seguito la nota integrale.
Nella giornata di mercoledì 11 Marzo 2020 siamo stati costretti a dare mandato al nostro studio legale per denunciare, ancora una volta quanto sta accadendo all’interno della ASM circa la gestione dei dispositivi di protezione individuale (mascherine, disinfettanti e altri prodotti). In questi giorni la direzione strategica ha emanato dei provvedimenti/linee guida che dovevano chiarire come utilizzare al meglio detti dispositivi, ma di fatto stiamo assistendo a vere proprie misure restrittive che in molti casi vietano ai professionisti sanitari di utilizzare le mascherine. Secondo questo disposto i lavoratori dovrebbero indossare la mascherina, che è il dispositivo di protezione minimo e fondamentale in questa evenienza, solamente nei casi di pazienti sintomatici e dove sia conclamata la positività al Coronavirus Covid19. Tutto questo per noi è assurdo, la nostra segreteria dal 24 febbraio 2020 con diverse note e comunicati stampa, sta chiedendo alla ASM di predisporre e mettere a disposizione di tutti i dipendenti, in tutti i presidi, tutti i dispositivi necessari e di predisporre una corretta formazione e informazione sulla gestione di questo momento di emergenza, ma assistiamo solamente a provvedimenti confusi e poco chiari che stanno alimentando solamente panico tra gli operatori sanitari che sono in prima linea nella gestione di questa pandemia.
Pertanto chiediamo al Ministro della Sanità Roberto Speranza e al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte a cosa servono tutte le prescrizioni, le limitazioni ad uscire di casa, i divieti ad assembrarsi, la chiusura delle scuole, provvedimenti giusti che attraverso i vari decreti si sono succeduti, ma inutili se di fatto poi gli operatori sanitari tutti si trovano a combattere in trincea senza armi, perché le mascherine ci sono ma ne viene vietato l’uso.
Abbiamo segnalato anche episodi dove i responsabili dei reparti hanno fatto ordini ma ne è stato vietato anche l’approvigionamento in farmacia. Ci segnalano continue discussioni tra coordinatori e responsabili dirigenti medici che vietano l’utilizzo delle mascherine nei vari reparti e parliamo di reparti come chirurgia generale, pediatria, geriatria, centro trasfusionale di Policoro, ed in tutte le strutture di Tricarico e Stigliano. Quindi di cosa parliamo. Noi tutti siamo operatori sanitari e siamo i primi ad aver paura per questa pandemia ma abbiamo ancor più paura perché in queste condizioni possiamo essere noi veicolo di infezioni per le nostre famiglie! Noi dobbiamo considerare tutti i pazienti potenzialmente infetti perché il problema non sono i sintomatici ed i casi conclamati ma i positivi asintomatici che diffondono il virus loro malgrado. Lanciamo il nostro appello alle istituzioni regionali, al Presidente Vito Bardi e all’assessore regionale Rocco Leone affinché possano far cambiare questa direttive perché quello che poteva andar bene un mese fa adesso è obsoleto.
Dobbiamo intervenire affinché tutti gli operatori della Sanità regionale siano tutelati al massimo. Lanciamo hashtag #iovorreiesseretutelato.