Gregorio Esposito (ASI – Associazioni Sportive Sociali Italiane): “Contro il Coronavirus serve un vero gioco di squadra”. Di seguito la nota integrale.
Il coronavirus ha contagiato anche il nostro modo di vivere lo Sport non solo per ciò che attiene il mondo professionistico ma anche per quello legato alla promozione sportiva. Gli ultimi provvedimenti del Governo guidato da Conte, nonostante abbiano previsto la chiusura delle competizioni e delle attività sportive nei luoghi dove si pratica anche lo sport di base, ha determinato un grosso sacrificio economico per tutti coloro che proprio da queste attività traggono il sostentamento necessario per se e le proprie famiglie. Come presidente regionale dell’ASI Basilicata (Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI) è mio dovere, soprattutto in questo periodo di particolare emergenza sanitaria, accendere un riflettore su questa realtà ma, soprattutto, è mio dovere dare immediatamente un segnale concreto di vicinanza e rassicurazione a tutte quelle associazioni affiliate (in persona dei rispettivi presidenti p.t.) che per senso civico non hanno esitato sin da subito a chiudere le loro strutture sportive e ad annullare i loro eventi pur di ridurre i rischi di contagio anche sul territorio lucano. Gli esperti ci dicono che per debellare il COVID-19 potrebbero volerci anche molti mesi quindi è impegno di tutti agire da subito.
Se è vero quindi che ognuno deve fare la Sua parte, è anche vero che il comitato regionale che mi onoro di rappresentare da più di 10 anni non può esimersi dal fare di più. Lo Sport può regalare delle vittorie solo quando prevale il gioco di squadra. Questo, a mio avviso, è un principio esportabile anche nella lotta al coronavirus. In virtù di ciò, stiamo già pianificando un protocollo di interventi che potranno – soprattutto nei mesi successivi – venire incontro a tutte quelle ASD che più di altre stanno risentendo dei contraccolpi economici legati all’emergenza in corso. Nello specifico, a livello regionale, punteremo da subito sull’abbattimento significativo degli oneri di affiliazione e di tesseramento per tutto il periodo d’inattività. In un secondo momento, augurandoci che l’emergenza cessi al più presto, punteremo anche alla pianificazione di una governance di sostentamento per rilanciare la nostra promozione sportiva. Inoltre, in armonia con le proposte avanzare dall’ASI nazionale guidata dal Sen. Claudio Barbaro (eletto nella Lega e membro della 7^Commissione permanente “Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport”) mi farò portavoce delle istanze che proverranno dalla nostra realtà locale. Infatti è già noto che, proprio nei giorni scorsi, il presidente Barbaro ha inviato al Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora una richiesta ufficiale di incontro.
Sul punto, poiché la nostra rete di palestre, di centri sportivi, di piscine necessiterà di riattivare al più presto tutte le attività faremo in modo che anche le nostre proposte possano trovare un approdo istituzionale autorevole. Parliamo di proposte come quella che potrebbe determinare una riduzione in bolletta (per associazioni e società sportive che gestiscono palestre e/o impianti sportivi) di accise/tasse in relazione alla durata del periodo di inattività o anche quella di consentire a tutti gli abbonati di poter detrarre nella successiva dichiarazione dei redditi quota parte dei mesi andati perduti a causa dell’emergenza.
Quelle appena citate sono solo alcune delle iniziative che si potranno sostenere per rendere più agevole la ripresa. Non dobbiamo dimenticare che lo Sport, nel patrimonio valoriale di un paese come il nostro, rappresenta un capitale sociale imprescindibile che può dare segnali di incoraggiamento e di ritorno alla normalità già nel breve periodo. Ed è per questo motivo che mi auguro che anche altri presidenti regionali di EPS (Enti di Promozione Sportiva) possano mettere in campo strumenti validi per un serio gioco di squadra contro il coronavirus e contro gli effetti collaterali che minano la tenuta del settore sportivo.
In considerazione di ciò, sono fiducioso che anche il CONI Basilicata saprà attivarsi prontamente per avviare, sul versante locale, un serio dialogo con la Regione finalizzato proprio all’individuazione di un piano di interventi e di sostegno anche per il mondo dell’associazionismo sportivo.