Un gruppo di cittadini materani ha fondato un gruppo facebook denominato “Applausi e luci per Matera”. Domenica 15 marzo 2020 alle ore 20 si terrà un flash mob che partirà dai balconi delle case dei cittadini materani. Di seguito le modalità per partecipare.
L’idea che abbiamo è quella di condividere, per un piccolo momento, un pensiero, una candela accesa, un forte applauso che possa diventare corale in tutta la città pur nel rispetto delle normative vigenti che ci obbligano responsabilmente all’isolamento nelle nostre case.
Una sorta di flashmob nel quale ognuno di noi, seppur restando nella propria abitazione, possa sentirsi fortemente in società e in condivisione con gli altri cittadini materani.
Ovviamente è stato organizzato un evento semplice e fattibile:
alle ore 20:00 si spegneranno le luci delle proprie abitazioni e si accenderanno candele e torce sui davanzali delle finestre, sui balconi si esporrà il tricolore italiano e si farà partire un grosso e sonoro applauso lungo 10 minuti, che possa riecheggiare da nord a sud della città.
Al momento il gruppo di coordinamento “Applausi e luci per Matera” costituito su facebook meno di 48 ore fa, conta già più di 5000 presenze.
Più siamo e meglio è, adesso avere un “appuntamento” con gli altri dà forza, sentire il vicino che applaude nel silenzio dà coraggio, vedere una luce nella notte dà speranza.
L’applauso è per noi stessi, cittadini responsabili che nonostante i tempi bui che attraversiamo ci sentiamo orgogliosi di noi stessi poiché, tenendoci virtualmente per mano, sappiamo di essere più forti di qualsiasi cosa che possa fisicamente separarci o abbatterci moralmente.
L’applauso, forte, è anche per tutte le persone in prima linea in questa battaglia, che mettono a repentaglio la propria vita spingendosi al limite delle capacità umane per contrastare il virus e guarire i poveri malati.
Ecco, questa è la nostra idea: condivisione, speranza, forza, orgoglio sono le cose che ricorderemo tutti insieme in un applauso, contemporaneamente.
E sarà molto emozionante.
