Coronavirus, intervento di Romano Triunfo, sindaco di Abriola: “La scuola 2.0 al servizio delle generazioni digitali”. Di seguito la nota integrale.
Gli studenti sono i protagonisti di una speranza che lascia anche il mondo della scuola con il fiato sospeso in questa emergenza dovuta al COVID 19.
La scuola ha cambiando profondamente la metodologia didattica, dagli spazi fisici alle dinamiche di insegnamento. Questi cambiamenti, che partono dalla diffusione delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione e alla nascita delle smart city e delle smart community, hanno chiesto alle scuole di applicare nuovi modelli formativi che siano in grado di garantire una preparazione adeguata a coloro che saranno i futuri cittadini.
L’azione Scuol@2.0 che sembrava particolarmente difficile da realizzare è diventata una ancora di salvezza in questo periodo nel quale regna l’isolamento sociale, didattico, lavorativo. Ciò che è noto oggi come corona virus ha obbligato studenti, insegnanti, dirigenti scolastici, personale ministeriale a praticare la modalità della didattica a distanza.
“I piccoli borghi lucani si distinguono in maniera particolare diventando pratica di buon esempio da seguire e premiare.
Lo ha affermato il sindaco del Comune di Abriola, Romano Triunfo – che ha rivolto insieme al tutta l’amministrazione comunale che rappresenta, un ringraziamento alla comunità ma soprattutto al dirigente scolastico (Elena Pusateri), ai docenti e agli studenti dell’Istituto comprensivo Pignola-Abriola che con tenacia stanno portando avanti l’apprendimento scolastico.
Suono della campanella virtuale alle ore 10, la prima lezione che segue una seconda alle 10:30, una terza alle 11:00. Piccolo spazio per la ricreazione come da tradizione alle ore 11:00 e poi dalle 11:30 riprende la didattica per seguire alle ore 12 la quarta ora è la quinta alle 12:30.
Al Nord come al Sud – ha aggiunto – fugando i dubbi sulla preparazione digitale di base delle regioni meridionali, ha aggiunto il sindaco non esistono più disparità, campanilismi ma tutti i Paesi viviamo il bisogno di un ricongiungimento sociale forte. Un momento di riflessione costruttivo che oggi ci impone e ci obbliga a stare in ginocchio. La responsabilità deve regnare perché possiamo far sopravvivere le comunità. Gli studenti e il mondo della scuola ad Abriola è motivo di orgoglio ma anche di emozione per me che sono sindaco e genitore. Non nascondo qualche lacrima di preoccupazione per chi vive in solitudine questo momento ma ognuno di noi è chiamato ad accorgersi dell’altro. Premiare e valorizzare gli studenti che continuano la loro formazione è un vantaggio di ricadute positive per il nostro territorio”.
Oggi anche i genitori sono chiamati al ruolo di docenti di supporto, un ruolo non semplice perché molto lontano dall’apprendimento tradizione della scuola che noi abbiamo frequentato. Con buon senso e buona volontà, solidarietà e consapevolezza ritorneremo ad abbracciarci non per formalità ma per il valore straordinario che faremo a quel gesto.