“Con la pubblicazione del Decreto Legge del 17 marzo 2020 i professionisti iscritti alle casse previdenziali non rientrano tra i beneficiari degli indennizzi previsti per chi è iscritto alla gestione separata INPS. Fuori dai tecnicismi, si acclara la diversità di trattamento tra professionisti, che vede da oltre un ventennio, colpire la libera professione. Sembra quasi che essere un libero operatore di servizi di architettura, operatore culturale, non meriti l’attenzione da parte del governo.” Continua il presidente dell’Ordine degi Aarchitetti PP e C di Matera Pantaleo De Finis.
“Appare quindi imprescindibile aspettarsi almeno dalla Cassa di Previdenza, il cui rinnovamento è in atto in questi giorni, una attenzione adeguata ai bisogni di questa categoria di lavoratori.
Che ci si concentri a reperire risorse per interventi strutturali per l’innovazione e la digitalizzazione e a spostare tutte le scadenze almeno per fine anno. Bisogna sbloccare i crediti delle pubbliche amministrazione e rendere telematiche ed agili tutte le procedure di gara e di affidamento dei servizi di architettura. Solo così si potrà ripartire.”