Per combattere l’emergenza Coronavirus i consiglieri comunali riuniti in videoconferenza Nunzia Antezza, Rocco Buccico, Marco D’Andrea, Eustachio Di Lena, Daniele Fragasso, Gaspare L’Episcopia, Paolo Manicone, Antonio Materdomini, Giuliano Paterino, Antonio Sansone, Vito Sasso, Augusto Toto, Biagio Vizziello invitano i cittadini materani a restare a casa e chiedono all’Amministrazione Comunale di Matera una serie di interventi: controlli sul territorio, smartkworking per non fermare l’attività comunale, più comunicazione istituzionale, l’abolizione delle zone a traffico limitato e l’avvio di una discussione sui tributi locali. I Consiglieri dichiarano la massima disponibilità a collaborare con l’Amministrazione Comunale. Di seguito la nota integrale.
In questo particolare e surreale momento che stiamo attraversando, dove anche il più semplice gesto di condivisione e confronto risulta terribilmente complicato, ci siamo autoconvocati online per discutere e riflettere su come ognuno con la propria idea, e per il ruolo che ricopre, può offrire il proprio contributo.
La situazione che fino a qualche giorno fa sembrava marginale per il nostro territorio, in un batter d’occhio si sta rivelando anche per noi, davvero preoccupante. La capacità e la velocità di contagio di questo COVID-19 è davvero impressionante.
Dopo aver invaso le regioni del nord, dal Piemonte al Veneto e Emilia, il contagio si è spinto al centro-sud come prevedibile. La nostra ‘sorella’ Puglia ormai è a tutti gli effetti in emergenza. Oltre a piangere vittime molti sono i presidi medici precauzionalmente chiusi per avvenuti contagi.
Probabilmente l’esodo dalle regioni in zona rossa delle scorse settimane sta presentando il conto. Tutti i decreti, le notizie e gli appelli che si sono susseguiti in questi giorni hanno sempre avuto lo stesso comune denominatore: restate a casa! Uno slogan divenuto ben presto virale. Un invito spesso implorato dai medici, ormai allo stremo, che probabilmente non è stato interiorizzato completamente da tanti, soprattutto qui al sud.
Crediamo sia giunto il momento per una ‘stretta’ necessaria affinché tutti gli sforzi del personale medico non siano vanificati e non trovarci al collasso sanitario. Il tempo sta scadendo e c’è bisogno che tutti abbiano lo stesso obiettivo, senza distrazioni. Nessuna eccezione è accettabile se superflua e il governo cittadino, in questa fase, dovrà caricarsi della responsabilità dell’applicazione delle regole. Qualcuno dice che questa è una guerra ma è anche vero che chi ha le armi la vince. Le armi da mettere in campo noi le abbiamo individuate e vanno affidate a chi sa bene come utilizzarle. Non ci stancheremo mai di ripetere che è fondamentale ‘martellare’ la comunità con una comunicazione, spesso poco incisiva in questa amministrazione, ad ampio raggio con passaggi televisivi locali e regionali, con giornali, con siti online aggiornando in tempo reale la situazione su aspetti sanitari e operativi messi in campo utilizzando il COC (Centro Operativo Comunale della Protezione Civile). Utilizzare semplici flash in rete o il sempre valido speakeraggio per le strade. Mai come in questo momento il presidio del territorio, nel vero senso della parola, deve essere spinto e capillare per evitare inutili aggregazioni ingiustificate in luoghi che la città offre. Il lavoro delle forze dell’ordine è esemplare ma occorre integrarlo. E’ costante la presenza di gente, vista la chiusura di bar ed esercizi di svago, nei distributori automatici di bevande e snack. Spesso piccoli spazi affollati dove un eventuale contagio non avrebbe difficoltà a prolifere. Per noi questi luoghi vanno chiusi immediatamente con un’ordinanza. Siamo in guerra, l’abbiamo detto, e per andare in guerra servono soldati. Ha senso collocare in ferie una dozzina di agenti di polizia municipale che in questo momento sono di vitale importanza per presidiare in territorio? Secondo noi no, non è il momento. Richiamiamoli in servizio. Abbiamo bisogno di tutti, ora.
Ma se da una parte si chiede al cittadino di rimanere a casa dobbiamo però anche dare loro qualche strumento per superare queste difficoltà e impedimenti. Dal mondo del volontariato e dagli stessi esercenti si è mostrata la disponibilità per recapitare spesa e servizi domiciliari. Volontà che però si ferma dinanzi a vincoli di viabilità, ZTL in particolare. Si chiede in questa fase transitoria di sospendere qualsiasi divieto ZTL per permettere a queste figure di offrire un servizio vitale, soprattutto nei luoghi complicati da raggiungere. Nessun paura per qualche ‘furbetto’ se esiste un normale presidio.Sono tante le piattaforme online o anche semplici contatti telefonici di esercenti che provvedono a recapitare la spesa a casa.
Utilizziamo al massimo questo strumento, riduciamo allo stretto necessario le uscite da casa.
Il rischio che l’emergenza non termini il prossimo 3 aprile è davvero alta e si potrebbe, vista la conseguente chiusura anche delle scuole, pensare a spegnere gli impianti di riscaldamento per recuperare economie sempre utili. L’azione di comunicazione e informazione dei cittadini riteniamo sia tra le cose più efficaci e importanti in questo momento. Quanti di noi sono a conoscenza dell’esistenza del numero telefonico di uno ‘Sportello di ascolto psicologico’ di aiuto per questo disagio o paure? Pensiamo inoltre che un Comune non può fermarsi del tutto, ma debbano essere fatti ulteriori sforzi per tenere aperti più servizi possibili, utilizzando lavoro agile esmart working preservando sempre la salute dei lavoratori.
In ultimo, ma non per importanza, crediamo sia utile – da subito – pensare ad azioni di sostegno ad attività, imprese, liberi professionisti, cittadini e a tutti quelli che stanno subendo maggiormente questo lock-down. Azioni che saranno legate anche alle decisioni del governo centrale ma che dovrebbero trovare un naturale percorso anche in azioni chiare su tributi locali. Il tessuto economico cittadino, in questo momento di incertezza e paura del futuro, ha bisogno di grande attenzione. Programmare da subito azioni che allenterebbero la morsa a chi ha già perso sonno e respiro.
La strada è lunga e tortuosa. Il nemico è invisibile, subdolo e non perdona. Mai come ora serve rigore da parte di tutti: cittadini in primis, forze dell’ordine e amministrazione.
Noi come cittadini responsabili e come amministratori cittadini siamo a disposizione per ogni eventuale iniziativa che l’amministrazione vorrà mettere in campo.
Il nostro auspicio è però che, alle criticità che abbiamo segnalato, vengano applicate immediatamente misure correttive.
Il tempo è una variabile non trascurabile.
Solo insieme possiamo farcela.
Ma ricordiamo a tutti, fino allo sfinimento, il nostro appello #iorestoacasa perché #andràtuttobene
Chiudete, se non già fatto, parchi e ville e FERMATE i “runner” e i “camminatori”.