Coronavirus, sindaco di Francavilla sul Sinni Romano Cupparo attacca il consigliere regionale Marcello Pittella. Di seguito la nota integrale e quella già pubblicata di Marcello Pittella.
Gli interventi dell’ex presidente Pittella, per i toni, le parole e le affermazioni usate, testimoniano come, in una fase così delicata, non abbia conservato l’indispensabile serenità mentale e tanto meno il valore istituzionale.
Essi risultano non solo ingenerosi nei confronti di quanti sono in prima linea nella battaglia contro il coronavirus, a cominciare dal presidente Bardi, ma dannosi per i messaggi di sfiducia che lanciano alle nostre comunità proprio in una fase in cui c’è assoluto bisogno di governare l’emergenza sanitaria e di costruire il rapporto di fiducia perchè tutto quello che è stato fatto e che si dovrà fare ancora è finalizzato ad uscire dalla emergenza.
Intanto, da sindaco, posso testimoniare che i sindaci non sono affatto “sul piede di guerra” o, come dice Pittella, hanno perso la serenità. I compiti a cui siamo stati chiamati sono difficilissimi. Qualcuno li ha paragonati al terremoto del 1980 quando i sindaci hanno combattuto sempre contro un nemico invisibile. Ma posso tranquillizzare i nostri cittadini: a differenza dell’ex presidente stiamo mantenendo nervi saldi per esercitare al meglio le nostre pesanti responsabilità. Non è vero quindi che siamo soli.
Ogni volta che ho avuto bisogno di un’interlocuzione ho sempre trovato ascolto e risposte immediate dal Presidente Bardi, dall’assessore Leone, dal responsabile task force Esposito, dai dirigenti dell’Asp e direttore Bochicchio, dalla Protezione Civile regionale. Ho avuto la necessità di richiedere tamponi per testare la situazione di salute di alcuni miei concittadini e ho subito ricevuto l’intervento dei sanitari consentendo alla mia comunità di superare la psicosi e la paura. Soprattutto per questo è ingeneroso e risponde ad una logica di pura speculazione politica dire il contrario o affermare che Esposito, solo perchè campano, non conosce il nostro territorio. Pittella evidentemente dimentica che la sua Assessora alla Sanità era Franconi anche lei arrivata da fuori regione e, mi sia consentito, dopo cinque anni, nonostante qualche giro in regione, poca attenta ai bisogni dei nostri territori.
E come si fa ad accusare Bardi di “scelte sbagliate”? Il nostro Presidente è stato il precursore di quei provvedimenti sempre più stringenti sulla limitazione dei movimenti degli italiani e sulla quarantena obbligata per chi arriva da altre parti del Paese. Ricordo che in attuazione della sua primissima ordinanza che imponeva agli studenti lucani provenienti dalle cosiddette regioni rosse per la presenza dei primi focolai di diffusione del virus, io stesso fui tacciato, come Bardi, di volere la “caccia agli untori” salvo poi a ricredersi tutti e alcuni persino a presentare scuse. Proprio per senso di responsabilità intendo sottrarmi, in questa fase, a valutazioni sul sistema sanitario e soprattutto ospedaliero regionale che è quello che prima la Giunta De Filippo e poi quella Pittella hanno costruito. Lo stesso sistema che adesso Pittella vorrebbe, per miracolo, riorganizzare.
Infine, mi sia consentito un invito a Pittella al quale per la sua precedente esperienza di uomo delle istituzioni – io lo ricordo Presidente della Provincia quando sono stato consigliere provinciale – non fa onore questo comportamento, ad abbassare i toni e a farci avere il suo contributo di impegno e non di polemiche abbandonando l’alibi di una presunta mancanza di consultazioni perchè posso testimoniare che noi sindaci siamo sempre consultati.
Coronavirus, due casi al Crob e due casi all’ospedale San Carlo di Potenza, l’allarme del Consigliere regionale Pittella
Un secondo caso al Crob e due al San Carlo. Dinanzi a due fatti di una gravità estrema penso sia giunto il momento di dire basta alle chiacchiere e di essere più concreti nelle risposte. Vi pare che mentre i cittadini restano responsabilmente a casa, i luoghi di cura e di sicurezza della salute diventano luoghi di contagio? Qualcuno ha deciso di dire ai cittadini lucani, avete l’anello al naso? Propinando video nei quali non si dice nulla e anzi si svuotano delle loro funzioni i due ospedali maggiori della Regione? É giunto il momento di dire Basta. Non metto in discussione il lavoro che si sta facendo, ma la qualità dello stesso, della sua adeguatezza e sufficienza. C’è da mettere un punto e ripartire con determinazione ed idee chiare.
Ancora, un grazie alle professionalità sanitarie che stanno dando l’anima ed un grazie ai sindaci che sono in trincea. E dico, é necessario che il governo regionale dia loro una bussola, perché ciò che sta accadendo é che ognuno fa come crede, non avendo un riferimento a cui rivolgere domande ed ottenere risposte. Il raccordo istituzionale é indispensabile.
Al Presidente Bardi dico di prendere il coraggio a due mani, di dire basta e riorganizzi la risposta vera ad un’emergenza sanitaria che per fortuna e per responsabilità degli uomini in Basilicata é ancora contenuta e ci consente ancora di correre ai ripari. Non escluda ma includa istituzionalmente e sul piano umano perché la pelle dei cittadini é di tutti non di uno solo”