Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dal materano Franco Lasala sull’emergenza Coronavirus che ha colpito anche l’Italia. Di seguito la nota integrale.
Da cittadino del mondo ho girato in lungo e in largo gli Stati, dai più industrializzati a quelli meno. Ho avuto modo di apprezzare la civiltà presente in Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca e Olanda e ho “toccato con mano” nel lontano 1984 il regime comunista nella già Cecoslovacchia, precisamente a Brno (città che ricordo per via del carbonaro Silvio Pellico rinchiuso nello Spilberg) e nella bellissima Praga (ricordo in particolare Jan Palach che si cosparse di benzina nel lontano 1969 contro l’invasione da parte dell’ex Urss).
Da giovane di 27 anni all’epoca cominciai a meditare: “La cosa più bella che ci ha regalato il Signore è la vita con la libertà di pensiero, la democrazia”. I regimi totalitari (destra o sinistra) hanno fatto solo e soltanto “sfracelli”. Tirando le somme i comunisti molto di più. Sin da piccolo e fino alla Presidenza Clinton (non ha fatto disastri, ha pensato solo e soltanto alle varie Moniche…), sono stato un tifoso americano, da 20 anni non lo sono più. Ho strizzato un occhio di simpatia verso i cinesi, intelligenti e grandiosi in ogni settore: dalle opere pubbliche, all’industria, al commercio, perché dobbiamo dare a Cesare quel che è di Cesare per citare una famosa dichiarazione di Gesù, ma speriamo e preghiamo Dio che la situazione nel mondo ritorni alla normalità nel più breve tempo possibile.
Cosa è successo nel mese di novembre nella famosa cittadina cinese Wuhan? Hanno testato armi chimiche-batteriologiche? Sich! Da lì è partito e si è scatenato il demonio ma è colpa solo dei cinesi, senza il beneplacito di altri Stati? Sich!
L’uomo, sempre l’uomo, la violenza, le guerre, il potere, i soldi, tanti soldi, tantissimi soldi, solo a mostrare i muscoli, uomini senza cervello…
L’uomo ha distrutto il mondo, ha cacciato gli animali e i pesci ma il mondo è di tutti e va rispettato. Al diavolo i miliardari del fischietto, i soldi non servono a niente, servono solo per star bene e spesi per far girare l’economia…
Diamo potere assoluto alle donne, più sagge e sapienti di noi, solo così il mondo potrà ritornare alla normalità, dar loro il timone e noi a remare (solo remando l’uomo potrà dimostrare solo la forza fisica).
Il Governo cinese deve riconoscere le proprie responsabilità, si deve scusare col mondo intero e deve rimborsare a fior di migliaia di miliardi tutti gli Stati mondiali e i parenti delle povere vittime. Un mondo paralizzato per colpa del coronavirus! E’ pazzesco quello che è successo, inimmaginabile. Bisogna far recapitare il conto al Presidente Xi Jinping.
Mi dispiace della Milano da bere. La mia Milano (oltre ad essere interista) mi ha sempre affascinato, un po’ come lettore del Corriere della Sera dal lontano 1967, ed un po’ essendo stata per cinquant’anni la locomotiva d’Italia.
Signor Presidente della Giunta lombarda, signor sindaco di Milano e di Bergamo, coi vari Prefetti (che non servono a niente), avete gestito con i piedi una emergenza così catastrofica. Dovevate fare come i cinesi, avete sbagliato a chiudere gli aeroporti, dovevate blindare le città, le industrie. E i tifosi dell’Atalanta a Lecce e a Valencia in Champions League? Voglio cucirmi la bocca. Asini, insieme al Ministro della sanità, incapace a gestire il Covid e oltre ad essere incapace firma provvedimenti dimenticando l’italiano. Chi di Speranza vive… disperato muore!
Cari concittadini, avete avuto modo di ascoltare il Segretario generale dell’Onu? L’Onu, quella disorganizzazione nazioni unite che non serve neanche a pulire le latrine dei soldati in trincea. Mi auguro una forte presa di posizione da parte dei cittadini che vogliono bene al mondo intero, perché il mondo non è solo e soltanto degli essere umani. Va riformata l’Onu, senza diritto di veto da parte dei 5 Stati membri permanenti, affinchè bandisca le armi chimiche-batteriologiche con la forza e fare in modo che gli Stati aderenti siano democratici.
Mi auguro in un mondo migliore, senza femminicidi e guerre e uno Stato italiano più vicino alle piccole e medie imprese che grazie a loro sono e saranno la forza trainante dell’economia italiana.
Riconoscere 600 euro al mese non è una vergogna, è la vergogna delle vergogne.
Il signor Di Maio sicuramente fino a 6 anni fa non le guadagnava al San Paolo di Napoli, oggi se avesse avuto una briciola di cervelletto e ricoprendo il ruolo di Ministro degli Affari Esteri avrebbe proposto ai colleghi di rinunciare per 3 mesi a qualsiasi indennità e rimborso spese”.
Questa è l’Italia che vogliamo?
Franco Lasala