Il segretario regionale Cisl Fns Rocco Scarangella, il segretario regionale Siulp Remo Buonsanti, il segretario regionale Unarma ASC, Antonio Pagano e il segretario nazionale Sinafi, Eliseo Taverna, hanno inviato una lettera ai Prefetti di Matera e Potenza per chiedere misure urgenti a favore degli operatori di polizia e del pubblico soccorso per il contenimento dei contagi. Di seguito la nota integrale,
Oggetto: Emergenza COVID 19 – Misure urgenti per il contenimento dei contagi
Eccellenza, com’è noto la situazione epidemiologica in corso sta interessando la provincia di Matera con un purtroppo costante aumento dei casi.
In prima linea, sul fronte di questa inusuale battaglia, ci troviamo anche noi, operatori appartenenti alle forze dell’ordine e al soccorso pubblico, a combattere contro un nemico con cui si ha veramente poca confidenza.
Il virus è dietro l’angolo! Pronto ad infettarci e venire con noi nei nostri uffici e nelle nostre case, alla fine di ogni turno. E’ ben noto infatti come ci possano essere, tra noi, persone che pur non presentando sintomi di infezione evidenti, possono invece veicolare il virus poiché inconsapevolmente infette.
E proprio gli operatori di polizia e del soccorso pubblico sono, in questo momento, tra quelli notevolmente più esposti a questo tipo di contagio, diventando essi stessi inconsapevoli potenziali veicolo di trasmissione. Specialmente se si considera che siamo costretti ad operare in precarie condizioni di salvaguardia per l’oramai acclarata e sconcertante carenza dei più elementari dispositivi di protezione personale. Ma di questo, ci siamo lamentati nelle debite sedi. Con questa nota invece, vogliamo chiedere a Sua Eccellenza se non sia il caso di considerare l’opportunità di predisporre, con un Suo autorevole intervento, idonei ambienti – camerate di caserme, foresterie o stanze d’albergo – per il biocontenimento degli operatori di polizia e del pubblico soccorso che, nell’assolvimento dell’attuale delicato compito, dovessero contrarre il virus ed avessero la necessità di trascorrere il periodo di isolamento, lontano dalla propria abitazione.
Una tal misura sarebbe certamente ben vista tra il personale in quanto infonderebbe maggior serenità nell’assolvimento dei delicati compiti istituzionali che stanno inducendo, oggi, un elevato tasso di stress dovuto non solo al rischio di subire il contagio ma anche alla paura di poterlo veicolare ai propri cari.
Certi che vorrà prendere in considerazione il nostro appello, cogliamo l’occasione per porgerLe i più deferenti saluti.